Genesi




Recensione di Loredana Cescutti


Autore: Karin Slaughter

Traduzione: Vanessa Valentinuzzi

Editore: Fanucci

Serie: Will Trent #3

Genere: Thriller

Pagine: 560 p., R

Anno di pubblicazione: 2012

Sinossi. Un incidente d’auto. Una giovane donna è stata investita. E tuttavia ai medici appare subito chiaro come le ferite che offendono quella carne non siano dovute semplicemente all’impatto contro il veicolo. Qualcuno, prima dell’incidente, deve averle inflitto delle sofferenze atroci: una mente malata che forse, in quello stesso istante, sta scegliendo un nuovo terreno di caccia, un nuovo corpo da seviziare. Starà al coroner Sara Linton, al detective del Georgia Bureau of Investigation Will Trent e alla sua partner Faith Mitchell scoprire l’atroce verità, celata in una camera degli orrori incuneata nel buio dei sotterranei della città, una caverna in cui sono nascosti strumenti di tortura “così complicati, così orrendi, che la mente di Will non riusciva ad immaginare come l’assassino li facesse funzionare”. In quella caverna, c’è il corpo di una seconda vittima. E mentre le indagini stentano a trovare una direzione, il tempo sembra essersi alleato con il male e scorre, inesorabile, mentre un’altra vittima viene scelta, catturata, ed è ormai pronta per essere straziata…

Recensione. L’amore come l’acqua segue il suo corso scavalcando ogni resistenza.”

Proprio come riportato dalla sinossi ha il via questo nuovo libro, che partirà da subito in modo forte e brutale e sarà sufficiente leggere ancora qualche pagina per rendersi conto che le cose si metteranno sempre peggio.

Per una coincidenza, Will e Faith sono presenti proprio nell’ospedale dove la vittima viene portata e l’agente del Gbi vorrebbe occuparsene ma, formalmente, perché il suo ufficio possa seguire l’indagine, è necessaria una richiesta precisa daparte della polizia del luogo.

Subito, però, si presenta un problema, cioè che il capo del Georgia Bureau of Investigation non va d’accordo con il capo della polizia della contea in cui la vittima è stata ritrovata; capirete, quindi, che le cose diventeranno più difficili.

Trent ama seguire le sue sensazioni (che raramente si rivelano sbagliate) e capisce immediatamente che questo caso andrebbe affrontato da una certa prospettiva. Quando alla prima vittima se ne aggiungeranno altre, diventerà chiaro che il fattore tempo, per la soluzione del caso, è determinante, se l’intenzione è quella di riportare a casa le nuove donne rapite, sane e salve.

La prima domanda a cui rispondere è sicuramente quella relativa a quale sia il denominatore comune fra le vittime.

Depistaggi, menzogne, tracce pasticciate e altri inconvenienti renderanno il lavoro dei due agenti molto più complicato.

A dare manforte, la dottoressa Sara Linton che, con un suo bagaglio personale altrettanto complesso, alla pari del duo Will e Faith, dapprima in punta di piedi e poi sempre più di forza, sarà d’aiuto alla squadra sia sul lavoro che nella sfera più personale.

Questo si rivelerà un libro dal contenuto duro e tagliente, poiché per buona parte della storia leggeremo di ogni sorta di tortura e violenza, di annientamento della persona e della sua volontà, ma mancherà un vero collegamento, che potrebbe essere decisivo per comprendere in che modo il killer sadico di cui si parla cerchi le sue vittime.

Una volta che la motivazione sarà stata trovata, tante domande rimarranno aperte, a partire da “chi potrebbe essere il killer.

Per me questo è il terzo capitolo della saga e il mio rapporto con i personaggi ne ha beneficiato, rafforzandosi ulteriormente.

Will era un uomo attraente, indiscutibilmente bello, ma aveva l’autostima di un’ameba.”

A causa della sua dislessia, lagente Trent si sente talmente indegno rispetto agli altri, che a volte con i suoi gesti nulla fa se non rendersi ancora più ridicolo nei confronti dei colleghi, agli occhi dei quali è già considerato un fastidio, pur senza sapere del suo problema (altrimenti sarebbe peggio).

Attraverso questa indagine, che farà rivivere a Will alcuni aspetti del suo passato, nuove informazioni sulla sua infanzia verranno rese note per bocca sua, fornendoci una chiave di lettura aggiuntiva per comprenderne il carattere così chiuso e diffidente nei confronti degli altri.

Forse è per questo che la sua vita personale non è proprio al top e il rapporto con Angie, la sua compagna storica, che conosce da quando vivevano nello stesso orfanotrofio, è di sottomissione. Lei è l’unica che sa veramente chi sia Will Trent, ma non appare come una figura positiva; la loro sembra una relazione malata e logorante.

Anche il rapporto di Will, con atteggiamento reverenziale nei confronti del suo capo, Amanda Wagner, non sembra normale. Da un lato lei si presenta dura e sprezzante e non perde occasione per umiliarlo, dall’altro ne riconosce le abilità ed essendo al corrente del suo limite lo copre, e soprassiede alle sue mancanze.

Indiscutibilmente Faith Mitchell, dal carattere prepotente e autoritario (ma forse è solo facciata) e Will Trent appaiono come una coppia disfunzionale, per la quale la Slaughter ha saputo trovare un equilibrio, nonostante le notevoli differenze esistenti fra i due individui, rendendoli credibili agli occhi del lettore. Dopo quasi un anno i due sono finalmente diventati una coppia”,lavorativamente parlando, e anche se Will stenta a riconoscerlo, la sua collega è diventata fondamentale poiché supplisce ai limiti dati dalla sua dislessia.

Indubbiamente anche in questa nuova avventura il lavoro di squadra sarà determinante. Il finale sarà al cardiopalma: tante potenziali vittime da salvare, e a rischiare non saranno solo queste ultime.

Ho atteso di giungere allepilogo in ansia pressoché costante, perché la Slaughter ha deciso che le crudeltà lette fino agli ultimi capitoli non erano ancora sufficienti e che io non dovessi avere neanche un attimo di pace.

Sappiatelo, mi ha fatto rimanere sulle spine fino all’ultimo, ma di più non vi dico.

Per concludere, posso solo affermare che, giunta a questo punto, Will e Faith non sono ancora riusciti a stancarmi e pregusto fin da ora di trascorrere altre ore in loro compagnia.

Buona lettura!

Karin Slaughter


Karin Slaughter. (Georgia, 1971) è una delle regine del crime internazionale: i suoi thriller sono sempre in vetta alle classifiche con trenta milioni di copie vendute nel mondo e traduzioni in trenta Paesi. Ha all’attivo due serie, una denominata Grant County e l’altra che vede per protagonista Will Trent. A ciò si aggiungono anche dei thriller indipendenti.

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