Giallo alle Eolie




 GIALLO ALLE EOLIE

di Dario La Rosa

Independently published 2023

Thriller, pag.171

Sinossi. Iachìno Bavetta e il collega Gerlando Guarrasi, giornalisti di satira e investigatori amatoriali, sono in vacanza rispettivamente alle Eolie e nella costa Agrigentina. Prendono una pausa prima dell’uscita del nuovo numero di “Ulapino”, la loro rivista, ma per entrambi la vacanza si trasforma in un giallo hard-boiled di cui seguire le tracce. Gerlando si imbatterà in un maestoso carico di droga spiaggiato, mentre Iachìno in un cadavere recuperato fra le splendide acque di Filicudi. Questi due ritrovamenti si intrecciano mentre vengono fuori i cibi sopraffini di cui è ricca la Sicilia e luoghi che vien voglia di visitare. Sullo sfondo le indagini si fanno serrate e si scaverà con un po’ d’azione e avventura per ricostruire il filo conduttore di una rete criminale. Gioie e risate si mischiano a un romanticismo profondo e a un senso di giustizia in cui c’è tutta la potenza della Sicilia, dei suoi profumi, dei colori e dei sapori in cui a trionfare sono valori e gesti semplici di cui spesso tutti noi andiamo alla ricerca.


Recensione di Gabriella Grieco

Questo è il secondo romanzo di Dario La Rosa che leggo. E l’ho scelto proprio perché, avendo apprezzato l’autore in precedenza, ero ansiosa di scoprire di più.

A questo punto mi devo fare due domande.

La prima: mi è piaciuto allo stesso modo del primo?

E la seconda: mi è piaciuto?

Allora, alla prima domanda rispondo che no, non mi è piaciuto così come era accaduto col primo che ho letto, ma di cui non so/non ricordo la data di pubblicazione. L’altro era stato come un pugno nello stomaco, che anche quando passa il dolore ti rimane impresso. E non è stato così con Giallo alle Eolie.
Ma adesso mi tocca rispondere alla seconda domanda, più sintetica. Sì, mi è piaciuto. In maniera e in misura non comparabili con l’altro, tanto che mi è parso di leggere un autore diverso. Lì dove c’era cupa durezza, qui si trova la dolcezza del mare e del vivere gentile.

Sempre di un giallo si tratta, e ci sono morti, vedove e padri in lutto, crimini e criminali, ma tutto viene sfumato con le tinte allo stesso tempo pastello e forti dell’isola. E, su tutto, il mare. 

Ha una grande valenza il mare, in questa storia. È complice del crimine, perché aiuta i delinquenti. Ma è anche generoso con chi indaga, siano essi poliziotti, magistrati, o semplici giornalisti, perché provvede a restituire indizi e indiziati.

Giallo alle Eolie non ti affanna, inducendoti a correre per scoprire chi è il colpevole e chi la vittima, ma ti vizia con i gustosi assaggi del cibo, quel pesce freschissimo cotto e mangiato, con i dolcetti alle mandorle di cui i siciliani sono cultori, coi i profumi e i colori… Va gustato un poco alla volta, meglio sarebbe al mare, con i piedi lambiti dalle onde e lo sguardo che a tratti si solleva e si perde all’orizzonte. 

Ma non per questo la parte gialla ha scarsa importanza, sia pure alleggerita dalle battutine salaci che si scambiano i diversi personaggi, tutti talmente ben caratterizzati che te li vedi davanti come fossero vivi.

Insomma, Giallo alle Eolie è davvero un piccolo gioiellino!

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Dario La Rosa


Dario La Rosa (1980) è giornalista professionista. Ha iniziato a scrivere la serie dell’investigatore amatoriale Iachìno Bavetta per caso e poi non ha più smesso. Vive a Palermo, lavora sodo e si diverte come può. 

Gabriella Grieco

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