Giorni e notti




fatti di piccole cose


Recensione di Francesca Marchesani


Autore: Tishani Doshi

Traduzione: Silvia Roti Sperti

Editore: Feltrinelli

Genere: Narrativa

Pagine: 272

Anno di pubblicazione: Giugno 2020

Sinossi. In fuga da un matrimonio in fallimento, Grace torna a Pondicherry, in India, per cremare la madre. Una volta lì, si ritrova a occuparsi di un’eredità che non si aspettava, una proprietà sulle spiagge di Madras e una sorella che non sapeva di avere: Lucia, nata con la sindrome di Down, che finora ha passato la sua vita in una struttura residenziale. Grace tenta di costruirsi una nuova e incerta esistenza lungo le coste infinite del Tamil Nadu con Lucia, Mallika, una donna del villaggio vicino che viene a fare le pulizie, la divertente e caustica zia Kavitha e una valanga di cani e cuccioli più o meno randagi. I suoi sforzi di farsi casa si dimostrano prima una sfida, poi sempre più estenuanti, per infine scoprire la tenerezza, la furia e lo stupore di una vita con Lucia. Luminoso, divertente, sorprendente e struggente,  Giorni e notti fatti di piccole cose  è la storia di una donna, colta in un momento di trasformazione, e sui sacrifici che facciamo per forgiarci delle vite che abbiano un senso, tutto sullo sfondo di un’India autentica, poco raccontata in letteratura.

Recensione

La nostra protagonista Grace torna in India, alle sue origini quando ormai metà della sue radici sono state estirpate. La morte di sua madre le fa tornare in mente quanto in realtà la conoscesse davvero poco.

Sente stralci della sua esistenza fra i racconti della zia, e del padre che è andato a vivere a Venezia, fra calli e gondole come se il suo passato in India non fosse mai esistito.

Grace invece vuole tornare sui suoi passi. Una casa sulla spiaggia e tanti cani di cui occuparsi. Ma sua madre le ha lasciato in eredità ben altro.

Una sorella di cui non conosceva l’esistenza, abbandonata in un istituto dopo la scoperta della sindrome di Down. Per pulirsi la coscienza la mamma di Grace andava a trovarla una volta a settimana, faceva donazioni all’istituto.

Ma non bastava mai. Ora lei può scegliere se prendersi cura di questa sorella caduta dal cielo o se lasciare l’incombenza a qualcun altro.

Così lei intanto può tornare alle sue feste, al sesso occasionale, a ricominciare a vivere dopo un matrimonio fallito.

Doshi parla del passato come un luogo in cui si può sempre fare ritorno. Dove le cose continuano a scorrere, immutate, come un fiume che segue sempre lo stesso corso. Ma a volte ci sono massi e dighe che non si possono ignorare.

Un salto in un’ India affollata e violenta, ma con un retrogusto dolce e speziato.
 

 

Tishani Doshi


Tishani Doshi è una poetessa e ballerina che vive a Madras, in India. La sua prima raccolta di poesie, Countries of the body, ha vinto il Forward Poetry Prize 2006. Il piacere non può aspettare è il suo primo romanzo, edito in Italia da Feltrinelli nel 2010.Un suo racconto è incluso nell’antologia Dignità! Nove scrittori per Medici Senza Frontiere (Feltrinelli 2011).

 

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