Gli alberi del Nord




GLI ALBERI DEL NORD 


Autore: Marco Bosonetto

Editore: Baldini+Castoldi

Genere: Noir

Pagine: 368

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. Il commissario Pietro Gastaldi si sente già in pensione quando vengono scoperte tre donne africane impiccate a un ontano in riva al Po, vicino a Piacenza, in una mattinata di nebbia. Una delle tre, giovanissima, è ancora viva, aggrappata ai cadaveri delle altre. Le indagini imboccano la pista del regolamento di conti fra bande che sfruttano la prostituzione. Eppure Gastaldi non è convinto. C’è un eccesso di ferocia in quel delitto che oltrepassa la razionalità criminale. «Gli alberi del Nord portano strani frutti», la versione deformata di una canzone resa celebre da Billie Holiday, sui linciaggi degli afroamericani negli Stati Uniti del Sud, risuona nella mente del commissario. Ora sono gli alberi del Norditalia a essere carichi dei frutti del razzismo. E il commissario Gastaldi ha raccolto uno di quei frutti che ancora respira. Purtroppo la superstite non è in grado di testimoniare, neppure quando riprende conoscenza, perchéparla una lingua ignota, che appartiene a un gruppo etnico estinto. Stavolta Gastaldi, che per gran parte della sua carriera è riuscito a tenersi alla larga da inchieste pericolose, non può sottrarsi alla responsabilità di dare giustizia alla ragazza sopravvissuta, intrappolata in una lingua che nessuno capisce

Recensione di Marina Toniolo

“Il razzismo è uno status symbol. Se te lo puoi permettere, lo ostenti”

Pietro Gastaldi, commissario nella città di Piacenza, si trova a risolvere un bel rebus: durante la piena del Po tre ragazze vengono trovate impiccate ad un albero su un isolotto in mezzo al fiume. Una, per fortuna, sopravvive abbarbicandosi come un’edera al corpo di un’altra. E sono tre ragazze di colore.

Gastaldi spera con un’interprete di capire chi le ha appese; purtroppo quando la bambina si risveglia scopre che la sua lingua è un  idioma africano che più nessuno parla e comprende. Il commissario però non si perde d’animo. Ponendo come perfetta scusa di essere quasi in pensione svolge delle indagini parallele a quelle del suo vice con cui è ai ferri corti.

Il febbraio, nella Pianura Padana, neanche si vede, letteralmente. La nebbia ricopre ogni cosa con il suo manto umido e grigio e dispera l’animo del commissario che vorrebbe con tutto il cuore poter ritornare al suo paese natio in montagna nel Piemonte. E pure fare il nonno impegnato e felice di Ettore: una routine fatta di frittate, documentari visti in televisione, coccole sul lettone e prese all’asilo.

Ma la bambina salvata chiede che le sia fatta giustizia e che i colpevoli vengano prontamente consegnati alla polizia. Si avvale quindi di due collaboratori abbastanza scettici sul modo di comportarsi del commissario, suggerendo metodo investigativi diversi. E lo potremmo fare anche noi leggendo il libro, poiché scorre in modo così lineare e asciutto che arriviamo alla fine con la certezza che i vecchi metodi quali intuizione e perseveranza funzionano sempre.

Bosonetto presenta un forte giallo sociale ponendo in evidenza la supponenza di persone arricchite e che pensano di restare sempre impunite.

Il tema della prostituzione viene presentato senza orpelli: se le lucciole ci sono è indecoroso se non ci sono c’è chi si lamenta. È un libro fortemente caratterizzante della popolazione che sta a metà tra Emilia Romagna e Lombardia. Memorabili le prese in giro e i soprannomi dati agli abitanti dei vari luoghi che denotano un antagonismo vecchio di secoli. Si legge anche della denuncia di una pianura trasformata dall’uomo, con il famigerato Polo Logistico. Una bruttura talmente grande che acquista bellezza solo con la nebbia fitta.

C’è amore e c’è repulsione nell’autore verso questi luoghi. E con la sua scrittura pungente eppure fluida percorriamo anche noi in pieno febbraio, in una barca a motore, il Po. Pronti a dare suggerimenti al commissario Gastaldi su come svolgere le indagini. E me lo immagino che alza gli occhi verso il cielo grigio dove un pallido sole brilla e ci risponde:

Maledetti giallisti”.

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Marco Bosonetto


Marco Bosonetto è uno scrittore italiano. È nato a Cuneo nel 1970, ha esordito nel 1988 con Il “Sottolineatore Solitario” (Einaudi). In seguito ha pubblicato altri tre romanzi e una raccolta di racconti, uno dei quali è diventato il film “Due vite per caso”, di Alessandro Aronadio, presentato al Festival di Berlino nel 2010. Per i lettori più giovani ha scritto “Uffa, cambio genitori!” (Einaudi Ragazzi, 2011) e “L’economia è una bella storia” (Feltrinelli Kids, 2013). Nel 2015 pubblica con Piemme il romanzo “Un’ora sola”, nel 2018 “Il bacio della Dea Montagna”.

A cura di Marina Toniolo

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