Gli ultimi anelli della catena




Recensione di Costantino Giordano


Autore: Fedora D’Anzeo

Editore: AUGH!

Collana: Ombre

Genere: Giallo/Poliziesco

Pagine: 136

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. Quando arriva sulla scena del crimine, il commissario Alessia Licata si rende conto di conoscere quell’appartamento. Ci vive Theresa Smithson, l’amante di suo padre, la donna che aveva spezzato per sempre la sua famiglia. La donna che aveva condotto Sergio Licata a togliersi la vita. Ora Theresa è morta. Suicidio, sembra. Ma Alessia sa che qualcosa non torna. “Gli ultimi anelli della catena” è un romanzo sulla vendetta e l’integrità, sulla fragilità e la complessità dei rapporti umani. Un’indagine che intreccia vita privata e professionale verso un mistero che va oltre la risoluzione di un crimine, ma porta alla luce i segreti nascosti che custodiamo negli abissi del nostro animo.

Recensione

Quando l’uomo se ne fu andato e lei rimase in casa di nuovo da sola, tornò a sedersi sul divano e chiuse gli occhi. Due minuscole gocce apparvero ai lati del viso. Tuttavia, era fiera di sé.”

È raro chiudere un libro e fermarsi a pensare al personaggio principale. Spesso, quasi sempre, alla fine di un libro si ragiona su come sia stata ben costruita l’indagine, su come gli indizi fossero complicati e su come invece il protagonista sia riuscito a risolvere gli enigmi in modo brillante e inaspettato.

Invece, in questo caso, l’attenzione è rivolta tutta verso il commissario Alessia Licata,un personaggio meravigliosamente complesso, con un carattere introverso e articolato, difficile da comprendere fino in fondo ma con una forte esigenza, in realtà, di ricevere affetto e amore.

Spesso, gli autori, quando decidono di utilizzare un protagonista femminile, non sempre riescono a dare la giusta forza emotiva a quest’ultimo anzi, a volte, cadono in inutili e stupidi cliché che allontanano il lettore dalla storia e dal personaggio stesso.

Un libro scritto in modo magistrale con una trama lineare e una indagine che sarà il mezzo attraverso il quale sarà possibile esplorare i meandri della mente e le paure più nascoste del commissario; scopriremo che, sotto una corazza fatta di silenzi, si cela una donna fragile, che si è chiusa troppo presto al mondo e alle emozioni, per colpa di ferite profonde e dolorose che, in un modo o nell’altro, tornano sempre in superficie per bruciare, fare male e intimidire.

Alessia Licata è una donna che ha deciso, pur di non sentire quel bruciore, di sotterrare tutto e diventare asettica, sperando che il tempo e l’indifferenza riescano a cicatrizzare la ferita. Ma non sempre la cicatrice,una volta sanata, smette di fare male anzi, a volte, si fa sentire con delle fitte che prendono l’anima e il cuore!

Ma questo dolore non potrà sempre sovrastare l’anima e le emozioni del commissario; infatti, capirà che in fondo, l’amore per se stessi, il volersi bene, l’amarsi, possono aiutare più di qualsiasi corazza!  

Un libro che vi sorprenderà, che darà modo al lettore di comprendere quanto sia meraviglioso il fantastico mondo che si cela nell’animo di una donna!

Riuscirà il commissario Licata a mettere ordine nella sua vita e a risolvere l’indagine in corso?

La soluzione sembra essere a portata di mano, eppure, come spesso accade, per trovare la soluzione finale c’è bisogno di un tassello mancante per ultimare il puzzle o più semplicemente gli ultimi anelli che servono per completare una catena lunghissima che ha radici molto profonde, radici che arrivano fino all’animo umano e al cuore del lettore.

 

 

Fedora d’Anzeo


È nata a San Severo, in provincia di Foggia, e vive ad Arezzo dal 2002. È laureata in giurisprudenza e svolge l’attività di giornalista. Ha pubblicato due libri, Mosche, Natascia le teneva tutte sparse (2005) e Stalking, conoscerlo e difendersi (2010). È inoltre autrice e interprete dello spettacolo Quei quattro scarafaggi dedicato alla storia musicale dei Beatles che rappresenta in giro per piazze e teatri assieme alla Ballantine Band.

 

 

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