I bambini silenziosi




Recensione di Loredana Cescutti



Autore:
Patricia Gibney

Traduzione: Laura Miccoli

Editore: Newton Compton

Serie: Lottie Parker #5

Genere: Thriller

Pagine: 416 p., R

Anno di pubblicazione: 2022

 

 

 

 

 

Sinossi. Una calda sera d’estate, Mikey Driscoll, un ragazzo di undici anni, sta tornando a casa, dopo aver trascorso il pomeriggio con gli amici. Il giorno dopo il suo corpo senza vita viene scoperto da alcuni adolescenti, disteso su un letto di fiori appena raccolti. Le indagini vengono affidate a LottieParker. Per la detective si tratta di un caso che la riguarda molto da vicino: la vittima era un amico intimo di suo figlio Sean. Nonostante Sean le ripeta che Mikey si comportava normalmente prima di morire, Lottie sente che non le sta dicendo tutta la verità… Poco dopo, un altro ragazzo viene trovato morto, circondato da fiori selvatici, vicino al bellissimo lago Ladystown. C’è un assassino in circolazione. Qualcuno che si nasconde dietro una fitta rete di segreti all’interno della cerchia degli amici di Mikey. Lottie sa che dovrà agire in fretta. Perché è solo questione di tempo prima che il serial killer torni a far parlare di sé. E la vita di suo figlio potrebbe essere in grave pericolo…

La tua casa piena di ricordi non esiste più… devi prenderlo come un segno e voltare pagina.

… sono ridotta peggio di quella casa. Mattoni e calce. Non era altro che questo. Ma era stata di più, molto di più. Aveva custodito tutti i suoi ricordi, e adesso non era nulla.”

 

Recensione

“… pensi di aver capito tutto. Ma niente è semplice come appare.

… la storia della nostra famiglia si cela sotto strati di oscurità. Le uniche persone che conoscono tutta la verità o sono morte o…

… La mia vita è stata costruita su così tante menzogne che sono sorpresa di poter ancora credere a una sola parola che esce dalla bocca degli altri…”

Questa è Lottie, nel bene e nel male…

Potete vederla in un verso, o nell’altro, oppure prenderla in antipatia completamente… non è un problema suo.

Se non l’avete ancora capita, è un problema vostro, altrimenti, pace… la dovrete, eventualmente, accettare così com’èe non avrete altra scelta, la lascerete libera.

Completamente.

Ma focalizziamoci su questa storia.

È incredibile come riescano a concentrarsi tutto il peggio dei segreti e del male in un piccolo paese di provincia.

Nemmeno fossimo a Dublino, o ancor meglio a Londra.

Lottie e i segreti sulla sua famiglia, per lei assurdamente inaccessibili, una vita disastrata che peggio non si può, una famiglia che più disorganizzata e priva di certezze non ce n’è, ma nonostante tutto, la volontà di essere sempre alla ricerca del meglio possibile per i suoi cari.

Ma i segreti, quelli taciuti e anche quelli non conosciuti, si fanno strada su ogni cosa, su ogni persona, su ogni luogo.

Tentano in ogni modo di raggiungerla e apparentemente, il loro unico scopo sembra proprio quello di distruggerla.

E la stagione poi: l’estate, in apparenza rovente per il luogo, ed estremamente incandescente per la nuova situazione che Parker si ritroverà ad affrontare.

Una sequela di morti non comprensibili, piccoli esseri innocenti che urleranno con forza incredibile l’inutilità del loro sacrificio incolpevole, in quanto anime ferite e colpite in modo totalmente inaccettabile.

Credo di aver inserito e riassunto in modo abbastanza chiaro la situazione che mi sono ritrovata ad affrontare.

Aspettavo Lottie, ancora, di nuovo come a ogni romanzo ma questa volta, forse anche di più, poiché con il precedente “Nessun luogo è sicuro”, finalmente alcuni segreti sul suo passato, sconosciuti persino a lei, avevano iniziato ad emergere, a schiudersi e a rivelare i pezzi di un puzzle estremamente complicato, originato da un passato costruito sulla menzogna e sulla follia, di persone che hanno giocato con la vita di altri.

Insomma, per fortuna che Gibney è tornata, con la sua penna scorrevole e incisiva, che incuriosisce il lettore di pagina in pagina, che a volte ti fa pure sorridere, ma che soprattutto trasmette il legame profondo con il suo personaggio e che rivela, una cura particolare nel raccontare della vita familiare di Lottie.

Una vita fatta di complessità quotidiane, la nostalgia ancora profonda per il compagno prematuramente mancato, le difficoltà di un dialogo e di un rapporto con i figli che però, nonostante tutto, riesce a mantenere sempre accanto a , seppur in modo precario e a singhiozzo, perché anche se nella sua imperfezione, lei per loro c’è e sarebbe disposta a dare la sua vita.

Una madre impicciona, con la quale, però, forse proprio ora sta ricominciando a trovare un legame mai veramente esistito e poi, lui, la persona che nonostante tutto, continua a starle vicino sul lavoro e nella vita, anche se lei, non sa ancora come comportarsi, per paura di soffrire e di farlo soffrire.

“… si domandò se fosse ancora in grado di fare del proprio meglio sul lavoro. Le cose stavano sfuggendo al suo controllo, e non aveva idea di come rimettere tutto in ordine.”

Un’indagine, questa volta, che metterà a dura prova Lottie, la sua squadra e l’intera popolazione di Rugmullin, per la complessità, la delicatezza dei temi trattati poiché ad essere colpiti saranno i bambini, la brutalità a cui saranno sottoposte le vittime e l’aspetto emotivo destabilizzante, che rimarrà ad aleggiare sui personaggi, ma che si appoggerà anche sopra il lettore.

Perché ci sono storie e storie.

E questa storia è una di quelle destinate a sconvolgere.

Una trama intricata ed un tema che raggela, ma proprio grazie all’abilità dell’autrice, il romanzo assume le sembianze di un thriller scorrevole, da leggere velocemente, a perdifiato, fino a raggiungere l’ultima pagina, per poi, ricordarsi di dover riprendere a respirare, dopo un’apnea durata tutto il tempo della lettura.

Come si sta riducendo Ragmullin?, si domandò Lottie. La città stava morendo sotto gli occhi di tutti, intrappolata in un pantano di corruzione, omicidi e abusi. Ormai ne aveva avuto abbastanza.”

Se lo chiederà Lottie, ma saremo costretti a chiedercelo anche noi, perché in fin dei conti, in tutte le società vi è sempre una bolla nascosta, che sotto la superficie, lontana dalla luce del sole e da occhi indiscreti si muove autonomamente, trascinando con sé dolore e azioni indegne.

Che dire ancora, non vedo l’ora di poter proseguire questo viaggio assieme a Lottie, che promette ancora tanti misteri da dover svelare e mi auguro, anche un po’ di stabilità e serenità per questa intraprendente poliziotta oltre che “casalinga disperata”.

Scherzi a parte, a presto detective Parker!

 

 

 

Patricia Gibney


Patricia Gibney proviene dal cuore dell’Irlanda. La serie incentrata sul personaggio di Lottie Parker è diventata un caso editoriale, con oltre 1 milione di copie vendute e traduzioni in numerosi Paesi. La Newton Compton ha già pubblicato L’ospite inatteso, Le ragazze scomparse, Uccidere ancora e Nessun luogo è sicuro.

 

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