I giorni dell’illusione




I GIORNI DELL’ILLUSIONE 


Autore: Paola Sironi

Editore: Todaro

Genere: Giallo

Pagine: 200

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. Per far colpo su Caterina Cederna, avvenente ispettore di polizia con uno spiccato gusto per il macabro, il dottor De Rovere organizza un appuntamento galante in una cripta piena di scheletri del XVII secolo. Durante la serata scoprono però un cadavere più recente. Le indagini, condotte dalla squadra “Desbrujà rugne” della Questura di Milano si svolgono nell’estate del 2020, durante la terza fase della pandemia di Covid, caratterizzata da un’illusione diffusa di ritorno alla normalità, la stessa illusione dell’omicida di “passarla liscia”. Come nei due precedenti romanzi dedicati alla squadra più eccentrica della polizia milanese, ritroveremo gli ispettori Annalisa Consolati e Vilnev Rosaspina, Minerva la saggia e Patrizio “il continuatore di film”, personaggio particolarmente amato dai lettori.

Recensione di Patrizia Argenziano

E’ un’estate strana quella del 2020, un’estate in cui aleggia una certa diffidenza verso tutto ciò che ci circonda ma anche un desiderio, fin troppo represso, di tornare a vivere in assoluta libertà, privi di vincoli e costrizioni. Ed è proprio in questo momento in cui il mondo sembra essersi fermato a riflettere su come comportarsi che la nostra squadra “Desbrujà rugne” si trova coinvolta in una storia triste e bizzarra.

Bizzarra visto il luogo di ritrovamento del cadavere, una cripta, e triste perché nessuno ne aveva mai denunciato la scomparsa anzi…Bizzarra e triste sì, in questo caso pare che i soldi non siano stati nemmeno sufficienti a coronare sogni di gioia.

Squadra in azione, poche piste, tante incertezze anche sulla vera identità del cadavere, alcune risposte omesse e altre date a denti stretti: la sensazione che, a distanza di anni dall’accaduto, qualcuno stia operando contro la giustizia e contro chi, ormai, non ha più niente da perdere.Colleghi e amici non sono certo collaboranti!

Tra le righe si legge fastidio, insofferenza come se questo caso non li riguardasse affatto, come se quella “vita fosse scomparsa per sempre dalla loro, in un modo o nell’altro, e senza lasciare traccia.

Una vicenda intricata, lontana anni luce e che puzza di bruciato, un po’ come tutte quelle vecchie storie che crediamo di avere dimenticato per sempre e che ogni tanto riaffiorano prepotentemente in superficie martellando insistentemente nel cuore e provocando un soffocante disagio interiore. Una vicenda che non fa sconti a nessuno e per cui anche la nostra squadra continua a riunirsi e a cercare l’anello debole della catena.

Ritrovare i personaggi di sempre è come partecipare attivamente alle indagini, coglierne le sfumature, è come assistere di persona alle continue battute, agli scambi di informazioni, alle prese di posizione, è come essere presente, senza filtri. Tutto ciò è possibile anche grazie alla grande capacità dell’autrice di delineare i personaggi, di renderli unici ma comuni e quindi molto vicini al lettore.

Le vicende personali di Annalisa e Minerva si intrecciano con il caso in questione, ravvivano l’ambiente, o almeno tentano, e mescolano le carte in tavola.

Rimane lui, la perla di ogni romanzo, lui che con la sua disperata genialità ha involontariamente l’asso nella manica. Lui, Patrizio Consolati,Il continuatore di film” che ammalia il lettore, lo trasporta nel mondo dei sogni e soprattutto lui che dovrebbe, di diritto, entrare ufficialmente a far parte della squadra Desbrujà rugne.

Siete d’accordo? Che domande, ovvio per noi lettori è già della squadra.

I gialli che vogliamo leggere.

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Paola Sironi


Paola Sironi, nata nel 1966 a Milano, vive nell’hinterland milanese e attualmente è analista funzionale presso una società di credito. I giorni dell’illusione è il suo settimo romanzo, il terzo che vede protagonista la squadraDesbrujà rugnedella Questura di Milano, serie iniziatanel 2018 con Donne che odiano i fiori e continuata nel 2020 con Sotto scorre il fiume. È inoltreautrice della commedia teatrale La staffetta perenne, rappresentata nel 2017.

A cura di Patrizia Argenziano

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