I Greenwood




Recensione di Marina Toniolo


Autore: Michael Christie

Editore: Marsilio Editori

Traduzione: Fabio Zucchella

Genere: Narrativa straniera

Pagine: 592

Anno di pubblicazione: 2021

Sinossi. Jacinda “Jake” Greenwood lavora come guida naturalistica e accompagna ricchi turisti appassionati di ecologia a visitare le rigogliose foreste di un’isola della British Columbia, che curiosamente – una coincidenza? – porta il suo nome. Senza radici e senza una famiglia alle spalle, un giorno Jake entra in possesso del diario della nonna, un aiutoinatteso che le permette di ricostruire il suo passato. Come se percorresse la circonferenza di un albero secolare, un cerchio dopo l’altro, è finalmente in grado di attraversare il tempo che è stato, gli anni che si sono accumulati come fa il legno: strato su strato. Leggendo quelle pagine, Jake si rende conto che anche la sua esistenza poggia su strati invisibili, racchiusi nelle vite di quelli che l’hanno preceduta, nella serie di crimini e miracoli, casualità e scelte che ha portato a lei: ogni strato è la conseguenza di un altro, così come ogni successo e ogni disastro vengono conservati per sempre.

Recensione

Questa è una storia che dura cento anni. Ma forse anche molti di più, come i mille che vivono gli abeti di Douglas, alberi imponenti che ricoprivano intere foreste del Nord America.

Partiamo da un futuro non troppo lontano, con il Grande Avvizzimento che ha azzerato la popolazione boschiva e reso l’atmosfera terrestre irrespirabile; proseguiamo incontrando personaggi che a primo acchito sembrano completamente scollegati ma, avanzando a ritroso nel tempo, cogliamo l’attimo iniziale che ha determinato la nascita della famiglia Greenwood.

Ed è incredibile come la casualità, il fato, il destino o come ognuno di noi possa chiamare la predestinazione abbia costruito vite così incredibili e diverse, tutte tese perché alla fine Jacinda possa nascere.

Come anelli di un albero cresciamo e prosperiamo oppure soffriamo i periodi bui, fino alla fine naturale dovuta a malattia o termine.

Se c’è qualcosa che la vita gli ha insegnato, è che si deve essere più riservati, più protettivi e più spietati del proprio prossimo. Altrimenti tutto ciò che si è, tutto ciò che si ha e tutte le persone amate possono essere calpestati in un istante”.

Esiste un proverbio che recita: aiutati che il ciel ti aiuta. E in questo libro si può capire che, anche se il cielo non ti aiuta nell’istante esatto della richiesta, qualcosa arriva sempre, prima o poi. Ne è testimone Temple che negli anni della Grande Depressione sfama chiunque si presenti alla sua porta. E che quando perde la fattoria a causa di un tornado, migliaia di hobo, vagabondi, arrivano da ogni dove per darle il loro personale contributo. E con quel contributo ricostruirà la fattoria. Che superbo insegnamento!

Mai come in questi tempi l’ambiente è importante, mai ci siamo resi così conto che la salvaguardia delle risorse e in particolare degli alberi è fondamentale. Qui si impara a guardare la natura con reverenza, a capire la maestosità dei giganti della Terra, ad immaginare di poterci camminare vicino e di assaporarne la linfa vitale e la forza che ne scaturisce.

E le foreste sono nulla senza gli alberi, così come le città sono vuote senza le persone. Ma

cosa sono le famiglie, se non opere di finzione? Storie che per ragioni particolari raccontano un insieme particolare di persone? Come le storie, le famiglie non nascono, vengono inventate e ricomposte con l’amore e con le menzogne”.

La famiglia non è solo legame di sangue ma anche la meravigliosa capacità di aiutare il prossimo e di prendersene cura, tramandando la storia. Così come i giganti Douglas intrecciano le radici, in modo che la linfa vitale possa scorrere in tutti. Così come, all’unisono, decidono di spargere i semi per preservarne la specie.

Un romanzo istruttivo, commovente, in cui mi ritrovo e che mi tocca particolarmente. Perché la complessità della semplicità degli eventi della vita è misteriosa e imperscrutabile.

Sublime.

A cura di Marina Toniolo

https://ilprologomarina.blogspot.com/

Michael Christie


 tra gli scrittori più acclamati del Canada è stato anche falegname. I Greenwood, un successo internazionale, è stato selezionato per i più prestigiosi premi letterari canadesi, tra cui lo Scotiabank Giller Prize, e diventerà presto una serie tv. Nato nell’Ontario, Christie vive insieme alla sua famiglia sull’isola di Galiano, nella British Columbia, in una casa di legno da lui stesso costruita

 

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