I luminari




A cura di Giulia Manna


 


I Luminari – Il destino nelle stelle (The Luminaries) è una miniserie televisiva anglo-neozelandese basata sull’omonimo romanzo di Eleanor Catton e diretta da Claire McCarthy. È incentrata su una giovane avventuriera chiamata Anna Wetherell, che viaggia dal Regno Unito per iniziare una nuova vita nella costa occidentale dell’Isola del Sud durante la corsa all’oro nel decennio degli anni ’60 del 1800.

 

 

Trama. 

Nel 1865, nel pieno della corsa all’oro, la giovane avventuriera inglese Anna Wetherell si mette in viaggio da Londra verso la Nuova Zelanda nella speranza di lasciarsi il passato alle spalle e iniziare una nuova vita. Durante il viaggio conosce Emery Staines, dal quale rimane subito attratta. I due decidono di rivedersi una volta giunti a destinazione, ma una volta sbarcata Anna incontra l’affascinante chiromante Lydia Wells, che si rende conto della sua vulnerabilità e che finisce per approfittarne senza farsi troppi scrupoli. Nel giro di poco tempo, Miss Wetherell si ritrova coinvolta in una fitta rete di inganni e ricatti, e alla fine verrà anche accusata (ingiustamente) di omicidio. Emery è l’unico che può provare la sua innocenza.

Personaggi

Anna Wetherell, interpretata da Eve Hewson, doppiata da Letizia Scifoni. Giovane avventuriera analfabeta, arrivata da Londra in Nuova Zelanda, alla ricerca di un nuovo futuro.

Emery Staines, interpretato da Himesh Patel, doppiato da Gianfranco Miranda.Giovane avventuriero che viaggia per la Nuova Zelanda per partecipare alla corsa all’oro.

Francis Carver, interpretato da Marton Csokas, doppiato da Christian Iansante. Ex detenuto e amante di Lydia, propone un accordo a Emery per la prospezione del territorio.

Crosbie Wells, interpretato da Ewen Leslie, doppiato da Daniele Raffaeli. Marito alcolista di Lydia che ritorna dopo aver fatto fortuna nelle miniere d’oro di Hokitika.

Richard Dick Mannering, interpretato da Erik Thomson, doppiato da Massimo De Ambrosis. Immobiliarista e padrone della casa in cui vivono Lydia e Crosbie.

George Shepard, interpretato da Callan Mulvey, doppiato da Francesco Prando. Governatore che accusa Anna dell’omicidio di Crosbie.

Alistair Lauderback, interpretato da Benedict Hardie, doppiato da Emiliano Coltorti. Politico e membro del parlamento ed ex amante di Lydia. È il proprietario di un brigantino chiamato Godspeed.

Te Rau Tauwhare, interpretato da Richard Te Are, doppiato da Paolo Vivio. Giovane cercatore di pounamu Māori che fa amicizia con Emery.

Sook Yongsheng, interpretato da Yoson An. Figlio di esportatori di Guangzhou. Brama la morte di Francis.

Lydia Greenway Wells, interpretata da Eva Green, doppiata da Domitilla D’Amico. Chiromante, gestisce un salotto chiamato “La casa dei mille desideri”. Incontra Anna e si approfitta della sua ingenuità e la invita a casa sua.

Curiosità:
Una co-produzione tra la britannica BBC e la neozelandese TVNZ, I Luminari è l’adattamento televisivo del romanzo omonimo scritto da Eleanor Catton, anche ideatrice e sceneggiatrice della miniserie. Pubblicato nel 2013, lo stesso anno il libro è stato premiato con il prestigioso Booker Prize, facendo della Catton il più giovane autore (all’epoca aveva 28 anni) a vincerlo. Inoltre, prima di lei c’era riuscito solo un altro neozelandese, Keri Hulme per The Bone People, premiata nel 1985, anno di nascita della Catton.

La miniserie è stata girata in diverse zone della Nuova Zelanda, inclusa la costa sudorientale dell’Isola del Sud, Hokitika sulla West Coast e vicino a Auckland. La strada principale di Dunedin è stata ricostruita in una grande area di sosta di uno studio cinematografico locale. Altre scene sono state girate alla penisola Tawharanui, Te Henga, Whangaroa, nei pressi del Crooked River e di una fattoria dove sono stati ricreati Hokitika e Chinatown.

Recensione

Confesso subito che ho guardato questa serie televisiva per Eva Green! L’indimenticabile Eva Green di Penny Dreadful!

Una storia ricca di suspense e intricata di amore, omicidio, magia e vendetta ambientata in Nuova Zelanda al culmine della corsa all’oro del 1860, basata sul romanzo di  Eleanor Catton vincitore del premio Man Booker. Nell’adattare il romanzo al prodotto televisivo, la regista Claire McCarthy cerca di preservare il ritmo narrativo, i tempi lunghi necessari a complicare la trama. Non è dunque una serie da consumare in fretta! E’ una specie di rebus dove scene del passato e quelle del presente si alternano tra di loro e lasciano scoprire un poco per volta i numerosi dettagli disseminati per capire la storia.

Il racconto è soprattutto incentrato su personaggi femminili. Al centro della storia vi è Anna Wetherell, giovane donna analfabeta all’identità misteriosa che arriva in Nuova Zelanda nel giorno del suo compleanno con l’intento apparente di unirsi alla corsa all’oro che sembra ossessionare tutti, soprattutto gli uomini. Durante il viaggio, incontra Emery Staines, nato anche lui il suo stesso giorno, con cui si instaura da subito uno strano legame molto profondo.

Una volta eseguite tutte le procedure di sbarco per rimanere in Nuova Zelanda, Anna si mette subito alla ricerca di Emery, ma si imbatte nell’affascinante astrologa Lydia Wells che ostacola fin da subito il ricongiungimento della coppia.

Anna è interpretata da Eve Hewson che sinceramente non mi è piaciuta molto. L’ho trovata un po’ insipida. Lydia Wells, invece, è interpretata dalla strepitosa Eva Green che è a suo agio in questi panni anche se questo personaggio non le rende giustizia. Troppo poco mistico e forse troppo mieloso e patetico. O forse sono io che sono ancora troppo legata alla sua spettacolare interpretazione in Penny Dreadful di donna autonoma, emblematica e dalle mille sfaccettature.

Tra gli uomini mi è piaciuta molto l’interpretazione di  Himesh Patel che è Emery Staines ed anche di  Ewen Leslie che interpreta il marito alcolizzato di Lydia.

Sinceramente la serie mi è piaciuta e non mi è piaciuta. Manca qualcosa. Manca quel tocco di personalità o di sale. Inoltre, sembra esserci una forzatura nella serie che nel libro non si sente, ovvero quella sensazione di complicare inutilmente il rebus più del dovuto, forse dovuto proprio all’attenzione maniacale al dettaglio.

Come sempre, sostengo che tutto merita di essere visto ed ognuno di noi deve formare la propria opinione, indipendentemente dalla mia. Sarei molto curiosa di conoscere la vostra, soprattutto di chi inizia a guardarla senza alcuna aspettativa, perché non ha letto il libro o già visto gli attori in altre serie tv.
Buona visione!