I motori della rivoluzione




Elena Forno


DETTAGLI:

Illustratore: GEC

Editore: Buendia Books

Genere: Narrativa moderna e contemporanea

Pagine: 144

Anno edizione: 2024

Sinossi. Gli antichi Maya ascoltano il rombo della Poderosa, al Cairo un’auto gialla si muove sul confine sottile tra i vivi e i morti, mentre negli Stati Uniti una ferrovia sotterranea collega città, destini e storie… Sei racconti a due o quattro ruote, con i cingoli o le ali, per viaggiare da una parte all’altra del mondo, tra realtà e fantasia, mentre il vento della rivoluzione e della libertà continua a soffiare.

 A cura di Marina Toniolo


Sei racconti brevi in cui l’autrice, che è una storica contemporanea, si diverte a mischiare personaggi plasmando la realtà con dei salti temporali che fanno avvicinare l’impensabile. Lo stile è asciutto eppure poetico, quasi un canto primaverile che risuona dopo un lungo inverno.

Primavera che è simbolo di rinascita, di rivoluzione. Rivoluzione che associo immediatamente al rombo di motori destinati all’industria tessile, memorie di scuole passate. Qui Forno gioca con motori a due o a quattro ruote passando agevolmente da motociclette a ferrovie sotterranee. 

Tutti i protagonisti sono fautori o vittime di movimenti rivoluzioni del Novecento.
C’è la ragazzina sudamericana perseguitata dalla dittatura; il suo carceriere è un ragazzo addestrato alle torture ma nasconde un passato con Ernesto e Alberto che, in sella ad una Norton 500, portano cure e idee innovative nell’arretratezza dei popoli nativi.

Emblematico è il ciondolo che ad ogni persona viene donato: un piccolo cuore per non dimenticare mai la tenerezza.

C’è un taxi giallo che aiuta un giovane egiziano durante la rivoluzione del Cairo; una bicicletta che aiuta il fratello di latte di Mao a recapitare corrispondenza privata con il leader comunista; un aereo affondato fa scomparire uno scrittore durante la rivoluzione spagnola; uno scuolabus aiuta un irlandese durante la Domenica di Sangue a Londonderry; una ferrovia sotterranea che funge da salvavita a migliaia di fuggitivi africani durante i primi decenni dell’Ottocento.

Ho trovato la lettura molto agevole e profonda a dispetto delle poche pagine dedicate ad ogni storia. L’autrice è spettatrice degli eventi narrati e lascia al lettore l’analisi intima di ciò che viene raccontato. L’amore per la conoscenza, il rispetto per gli anziani, la verità che arriva da un amico intimo in dissidio, la tenerezza verso chi è fautore di cambiamenti sociali proattivi.

Elena Forno è un’ottima divulgatrice: la sua scrittura è capace di coinvolgere e di far sognare ad occhi aperti.

Acquista su Amazon.it: 

Elena Forno


è nata e vive a Torino. Laureata in Storia Contemporanea, lavora in ambito amministrativo presso UniTo. Nel 1995 ha vinto il primo premio in occasione del cinquantesimo anniversario della Resistenza con il testo teatrale ‘L’ora del lupo’. E’ regista e attrice teatrale, soprattutto in ambito civile e svolge laboratori per i giovani. Dal 2017 collabora con Orme Scuole di Arti Sceniche e Impegno civile. Nel 2017-2018, con Asai, ha preso parte a un progetto di integrazione dei giovani nelle periferie urbane, nell’ambito del doposcuola di aggregazione di Mirafiori Sud. E’ stata fondatrice e presidente dell’associazione Primavera Pajetta, comitato civico per il recupero di spazi, luoghi e tempi urbani sul territorio di Mirafiori e ha contribuito alla nascita di Historia Magistra, associazione culturale per il diritto alla storia.

A cura di Marina Toniolo

https://ilprologomarina.blogspot.com/