Iceland




Recensione di Roberto Forconi


Autore: Samuele Alinovi

Editore: Nulla Die

Genere: Giallo/Mystery

Pagine: 198

Data di pubblicazione: 2 Marzo 2020

Sinossi. Nord-ovest dell’Islanda. Nella tranquilla località di Arnarstapi si è appena consumato un inquietante delitto; la soluzione del caso viene affidata a un detective inglese ingaggiato dalla polizia locale. Parallelamente alle indagini, prendono corpo le vicende personali di due amici: il primo è un italiano, trasferitosi sull’isola alla ricerca di un riscatto, mentre il secondo è un giovane islandese che scopre che l’omicidio potrebbe avere un legame col suo passato. Ma la protagonista della storia è Iceland, la terra di ghiaccio, con la sua immobilità silenziosa e le sue forze oscure che, nel corso del romanzo, finiscono per prevalere sulla volontà delle persone.

Recensione


Ci immergiamo con l’anima pura in uno scenario nordico fatto di ghiacci e distese di sabbia lavica, laddove mitici silenzi parlano di leggende sussurrate e magie lontane nel tempo.

Sorvoliamo quei luoghi dove l’acqua dell’Oceano Atlantico accarezza il verde incontaminato e ci fermiamo nel sud estremo della penisola islandese, in un villaggio fatto di qualche casa sparsa, chiamato Arnarstapi. E’ qui che inizia questa storia con il ritrovamento di un cadavere tra i ghiacci; Viggo era un ragazzo di appena 17 anni e l’ultima volta che è stato visto era in compagnia del gruppo di escursionisti. Una scomparsa che desta stupore e che sconvolge la vita di due amici, Natan e Rafael arrivati da poco in paese per lavorare in una fattoria.

Lo scrittore Alinovi utilizza il leitmotiv del giallo per narrare una storia che si addentra nella psiche della terra dei ghiacci, andando a scovare quell’intimità fatta di personaggi locali, in un crescendo di colpi di scena fino a che girando l’ultima pagina se ne vorrebbero leggerne ancora.

Un giallo mystery che potrebbe essere paragonato alle atmosfere del libro “Picnic a HangingRock” dell’australiana Joan Lindsay, dove tutto sembra il contrario di quello che appare, e sono i personaggi a far da traino alla storia.

C’è tutto l’amore per una terra lontana e ricca di storia nella ricerca della verità del detective Gynt venuto dal grigiore di Reading in Inghilterra per affiancare la morbidezza e la tranquillità di una Penisola non abituata a crimini efferati – “Qui da noi non siamo abituati a girare con le pistole d’ordinanza”.

Questo libro ha una potenza evocativa non indifferente e una scrittura così snella da far volare vorticosamente le pagine del libro. Differente dagli stilemi nordici a cui siamo abituati, il libro sorprende soprattutto per la sua volontà di trasportare con colori, suoni ed eventi il lettore nell’indagine.

Preparatevi dunque ad ascoltare la lontananza e il fascino senza fine dei Sigur Ros, e le leggende di demoni e folletti del Nord. E magari, a fine lettura vi verrà voglia di prenotare un lungo viaggio verso questa bellissima terra.

 

 

Samuele Alinovi


Samuele Alinovi: è nato nel 1975 a Parma, ma vive da sempre a Bergamo. È diplomato in Pianoforte e laureato in Lettere. È insegnante e pianista. Nel 2015 ha esordito con Mal di Po, un giallo-noir ambientato a Comacchio. Nel 2017 è stata la volta di Valle Promessa, un crudo scavo nei segreti delle valli ferraresi. Nel 2018 i due romanzi sono diventati Mal di Valle, uno spettacolo teatrale di cui ha curato sceneggiatura e regia.

 

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