Il cliente di riguardo




Sinossi. Dario Corbo, ex cronista di nera diventato addetto stampa di una ricchissima fondazione d’arte e braccio destro della sua proprietaria, Nora Beckford, quasi a forza stavolta è trascinato dentro un brutto affare. Attorno alla turbinosa e affascinante «capa», ha preso corpo una macchinazione. È stata ritrovata un’opera unica, del padre di Nora, il grande scultore scomparso Thomas Beckford, un ritratto: lui che ritrattista non era. Sembra autentico e lei vuole recuperarlo, per motivi di affetto e anche per inglobarlo nella fondazione. Solo che il quadro è in possesso di Maddalena Currè, la pretenziosa figlia di un trafficante d’arte antica, la quale mira a infiltrarsi per i suoi fini nella fondazione. Dario tratta, osserva, è ritroso, però per lui più che la prudenza finisce per contare una doppia ossessione. Una sfinge etrusca, divisa in pezzi sparsi da ricomporre, reperto archeologico preziosissimo e di quasi magica attrazione, potrebbe andare a Currè in cambio del ritratto, in un crescendo di minacce, di trappole e di ricatti. Fanno capo, a quanto pare, all’onnipresente e losco Currè. Ma è così? O c’è una mano nascosta, tanto più rapace quanto più alta è la posta? E tanto più assassina. E questo coinvolge la seconda ossessione di Corbo, il passato. La morte dell’ex moglie di Dario che per lui è un delitto mentre secondo gli atti è soltanto uno strano incidente. Un delitto che ancora una volta riporta alle tracce del «clan» Currè, della sfinge, del corrotto archeologo Weber. Ombre forse.
La maestria di Giampaolo Simi è il mistero che serpeggia intricato, che sparisce e ricompare carsicamente e più carico di sorprese; e la capacità di farlo scaturire, oltre che dai fatti, anche dalle elusive psicologie dei personaggi. Ogni situazione, per Simi, ha due facce, come il legame tra Dario e Nora che sembra sempre sull’orlo di andare dove non va.

 IL CLIENTE DI RIGUARDO

di Giampaolo Simi

Sellerio Palermo 2023

Noir, pag.416

 Recensione di Silvana Meloni

“L’ex giornalista Dario Corbo torna con una delle avventure più avvincenti della serie. Come in una spy story, gioca su più tavoli, indaga e acquisisce informazioni, disinnesca pericoli, manipola amici e nemici, tutto pur di proteggere i suoi affetti. La resa dei conti non può essere rimandata.”

Con queste parole, nel sito della Casa Editrice viene presentato il nuovo romanzo di Giampaolo Simi, il quarto della serie in cui è protagonista Dario Corbo, dopo La ragazza sbagliata, Come una famiglia e Senza dirci addio.

Ognuno di questi romanzi ha una storia autonoma, tuttavia li lega un filo conduttore importante che attraversa vent’anni di Storia italiana e di storia personale del protagonista. Ciascuna di queste vicende affronta un tema autonomo, che ci indicano gli stessi titoli dei romanzi: un’indagine giornalistica che “sbatte il mostro in prima pagina”, senza preoccuparsi delle conseguenze disastrose nella vita delle persone coinvolte; il dramma, e il senso di colpa, dei genitori di fronte alla scoperta che il loro figlio è una persona molto diversa da quella che immaginavano; il dolore, e il senso di inadeguatezza, di fronte alla scomparsa improvvisa di una persona cara, morte che lascia il dubbio di un omicidio, nonostante le apparenze portino a strade diverse; il malessere legato all’avanzare dell’età, nella consapevolezza di aver trascorso la maggior parte della propria esistenza ai margini, nel tentativo, infruttuoso, di non farsi mai coinvolgere direttamente.

E questo è l’argomento sotteso al romanzo di cui parliamo. Per dirla con una metafora calcistica, il protagonista si duole di aver sempre cercato un pareggio, nella vita, arroccandosi in difesa, e di non aver mai azzardato un contropiede, lanciandosi deciso nella metà campo avversaria.

Così come premesso nella presentazione, Dario Corbo, per oltre il cinquanta per cento del romanzo, diventa un giocatore nella scacchiera del suo mondo, cercando di orientarsi e schivare gli ostacoli, nonché destreggiarsi tra gli individui generatori dei conflitti che deve affrontare sia in pubblico che in privato. Ma nonostante tutto questo agitarsi, nessuna scelta ha, per lui, un scopo finale chiaro. Mentre attraversa un malessere crescente, fisico e psicologico, si muove a vista: l’obiettivo è sempre quello immediato di ridurre il danno, schivare l’assalto e salvarsi la pelle. Nel mezzo del cammin della sua vita, si contorce nella paura e nel dubbio. Assisteremo alla sua metamorfosi? Dallo scoprirsi una spia per caso, riuscirà a comprendere e raggiungere il vero scopo della sua esistenza di adulto consapevole?

L’autore ha scelto di raccontarci questa vicenda dall’esclusivo punto di vista del protagonista, che narra in prima persona la sua storia. È certamente il modo migliore per coinvolgere il lettore nella selva oscura del malessere interiore di Dario Corbo, inseguire i demoni del personaggio e interrogarci su quale sarebbero le nostre scelte se fossimo al suo posto.

La trama, che inizialmente appare intrecciarsi su piani diversi, trova alla fine il suo sviluppo logico e vengono riannodati (quasi) tutti i capi sciolti. Quasi. Perché nel finale, benché sia chiarissimo il meccanismo globale della vicenda, rimangono aperti gli elementi imponderabili di ogni storia noir che si rispetti: la giustizia farà il suo corso? Forse, difficile dirlo, facile sperarlo, impossibile prevederlo.

Giampaolo Simi si conferma, se ce ne fosse bisogno, uno dei maestri del noir italiano, che riesce a costruire una trama orizzontale avvincente, mentre sviluppa l’indagine verticale della psicologia dei protagonisti. Il suo stile lineare e il lessico sobrio talvolta si piegano, senza tuttavia mai risultare stucchevoli, a qualche bella immagine poetica.

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Giampaolo Simi


Viareggio 1965, soggettista e sceneggiatore di serie come «RIS» e «Crimini», è autore della fiction «Nero a metà». I suoi libri hanno ricevuto vari premi e sono stati tradotti in Francia (nella «Série noire» di Gallimard e presso Sonatine) e in Germania (Bertelsmann). Ha pubblicato romanzi gialli e noir fin dal 1996, con la casa editrice E/O ricordiamo La notte alle mie spalle (2012), con Sellerio Palermo Cosa resta di noi (2015, Premio Scerbanenco e 2023), La ragazza sbagliata (Premio Letterario Chianti 2018), Come una famiglia (2018), I giorni del giudizio (2019), Rosa elettrica (2007, Sellerio 2021), Senza dirci addio (2022) e Sarà assente l’autore (2023).

A cura di Silvana Meloni

Instagram/silvana.meloni