Il diavolo a rovescio




Recensione di Marianna Di Felice


Autore: Sabrina Caregnato

Editore: Libromania

Genere: Narrativa storica

Pagine: 352

Anno di pubblicazione: 2021

 

 

 

 

 

Sinossi. Abruzzo, 1572. Una nobile e antica casata, due fratelli, due destini: immutabili, prestabiliti da ferree leggi dinastiche. Un duplice crimine sconvolge il solco tracciato dalla volontà umana. Il giovane cadetto deve partire per Venezia dove per caso, o forse per fatalità, riscopre il piacere non soltanto dei sensi, ma anche e soprattutto della libertà e dell’autodeterminazione. E per un nobiluomo le opportunità non mancano. L’avventura si trasforma così in una sorta di viaggio iniziatico, attraverso i fasti e i lati oscuri della città più edonistica e pragmatica dell’Italia tardorinascimentale. In Abruzzo però gli eventi famigliari incalzano. Proprio quando l’incontro con una donna misteriosa e sensuale sta per trascinarlo in un irresistibile vortice, un imprevisto rimescola le carte in gioco…

 

Recensione

La storia è piena di intrighi, tradimenti, ipocrisie, vendette, invidie e questa non fa eccezioni, anzi, esprime appieno ciò che poteva essere un classico esempio di vita in una casa nobile.

Si parte dalla madre, Marianna, che naturalmente soffre di melanconia visto che il suo matrimonio col barone sarà stato di mero interesse economico perché così funzionava una volta e, a volte ancora funziona così. Quindi con lei si può sentire l’odore del tradimento consumato in fretta, in un ambiente polveroso con una persona che doveva amare qualcun altro e nessun altro.

Durante la liaison travolgente i due non si accorgono della presenza di una terza persona. Si passa al Barone Guismondo dei Gudmundsson pieno di boria e mire economiche per il casato che non guardava in faccia a nessuno e sistemava i suoi figli in base ai propri interessi. Un uomo privo di amore pieno di odio, anche se forse aveva amato, ma non sua moglie.

Il lettore dopo aver conosciuto i due succitati in modo duro e crudo, passa a conoscere i figli, Carlo Adelmo il primogenito, Fradrizio il cadetto, Claudia  e le altre solo in modo superficiale. Il primogenito è quello che dà molti problemi perché non si piega ai voleri del padre e ha più vizi che virtù ,uno dei quali è l’ossessione quasi per le belle donne che gli causa non pochi problemi.

Si può vedere nella storia quanti problemi hanno causato storie d’amore alle quali non era dato il benestare. Il cadetto è il secondo figlio al quale è destinato un posto nel clero che il padre sollecitava in modo sfacciato ricorrendo all’aiuto di Alfonso Gesualdo un cardinale parente.

Naturalmente Fadrizio tutto sperava tranne di andare a Roma a prendere i voti, anche a lui piacevano le donne, ma lui era più per il corteggiamento. Aveva una visione spagnola sull’amore un po’ più chiusa meno libertina, ma non sa ancora che sta per perdere qualsiasi inibizione. Naturalmente anche per Claudia, la più piccola, sono arrivati gli obblighi, sarebbe andata in sposa a un ricco mercante di Venezia che aveva il triplo della sua età almeno.

E qui iniziano i colpi di scena tra Carlo Adelmo che ricompare dopo aver procurato guai con il vicino alleato del padre, il Duca di Popoli; Fadrizio che deve accompagnare sua sorella Claudia a Venezia dove scoprirà i costumi licenziosi della gente del posto; due segreti svelati che lasciano il figlio cadetto sconvolto; un piano malefico per eliminare qualcuno di scomodo.

Da un certo punto in poi per il lettore sarà tutta una scoperta che riveleranno altarini di famiglia e stimoleranno il lettore attraverso gli istinti di un personaggio che sembrava in un certo modo, ma che verrà travolto dai profumi della seduzione.

Da un’impostazione rigida del tutto spagnola in Abruzzo si passa a un erotismo veneziano per niente velato, da una situazione nebulosa di intrighi si passa a pozioni e profumi che travolgono i sensi, dalla suspense che può dare un thriller storico si passa all’eros in presenza di personaggi intriganti e dissoluti della Venezia dell’epoca senza creare confusione nel lettore, che anzi rimane avvinto sia dalla storia che dalla scrittura della scrittrice.

L’unico problema è il finale che lascia il lettore con una grande curiosità nei confronti di un seguito che dovrà attendere.

Buona lettura!  


A cura di Marianna Di Felice 

marisullealidellafantasia.blogspot.it

 

Sabrina Caregnato


è mediatrice, specialista in gestione dei conflitti e dei rischi psicosociali sul lavoro, vive a Ginevra, in Svizzera. Ha pubblicato vari racconti e poesie su riviste letterarie.

 

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