Il falso manoscritto




Recensione di Cristina Bruno


Autore: Jesus Valero

Editore: Newton Compton

Traduzione: Mariacristina Cesa

Genere: thriller storico

Pagine: 448

Anno di pubblicazione: 2021

 

 

 

 

 

Sinossi. Mentre sta lavorando al restauro di un’antica chiesa di Donostia, Marta Arbide trova un manoscritto antico dietro un falso muro. È il diario di Jean de la Croix, un monaco medievale al quale, mille anni prima, fu affidata una missione: portare al sicuro una misteriosa reliquia, nascondendola ai sicari che, per ordine di papa Innocenzo III, volevano impossessarsene. Il contenuto di quelle pagine è così sconvolgente che Marta decide di far luce sulla storia di Jean, aiutata nelle ricerche da un sacerdote dal passato oscuro, Iñigo Etxarri. Insieme intraprenderanno un viaggio a caccia di indizi sopravvissuti ai secoli, che li condurrà fino alle abbazie e alle foreste del sud della Francia, ai monasteri di San Millán e Santo Domingo de la Calzada, ai resti dell’antica Sanctus Sebastianus. Perché Jean de la Croix era in fuga? Qual era il potere dello strano oggetto che portava con sé? Un mistero il cui disvelamento conduce indietro nel tempo, fino all’anno 33, a poche ore prima della morte di Gesù…

 

Recensione

Siamo nel 2019 a Donostia, in Spagna, e la restauratrice Marta Arbide scopre una camera nascosta da una falsa parete all’interno di un’antica chiesa. Al di là del muro trova un manoscritto e uno scheletro, entrambi risalenti a molti secoli prima.

Marta tiene per sé il libro e, spinta dalla curiosità. inizia a leggerlo. Si tratta di un diario di un giovane monaco vissuto nel 1199. Il religioso era venuto in possesso di una reliquia le cui origini risalivano a Gesù. Si tratta di un misterioso manufatto che Gesù stesso aveva affidato all’apostolo Giacomo perché lo difendesse. Jean, questo è il nome del monaco, deve riuscire a nasconderlo e impedire che i Templari, su ordine del Papa, se ne impossessino.

La lettura avvince Marta che decide di mettersi in cammino sulle orme di Jean per scoprire se questo misterioso oggetto esiste veramente e dove eventualmente sia stato nascosto. Sulla sua strada incontrerà un giovane sacerdote, Inigo, che si offrirà di aiutarla mentre forze oscure cercheranno di ostacolarla e faranno di tutto per sottrarle il libro, unica fonte per arrivare alla reliquia.

La narrazione procede in parallelo lungo tre versanti. Il primo nel 33 a.C. inizia con l’affido del manufatto a Giacomo da parte di Gesù ormai prossimo alla passione; il secondo racconta la storia di Jean e le sue peripezie, assieme a un cavaliere vestito di nero, per difendere e nascondere l’oggetto; il terzo segue, ai giorni nostri, la caccia di Marta e Inigo alla reliquia.

Il lettore partecipa alla ricerca seguendo, passo dopo passo, le mosse dei due giovani che si muovono a loro volta sulle orme del monaco medievale. Chiese, pietre, sepolcri e antichi scriptorium prendono vita nella narrazione e disegnano scorci di vita e abitudini di un’età lontana e che possiede un indiscusso fascino. Manoscritti e reliquie sono infatti ingredienti che stuzzicano efficacemente l’immaginazione, come insegnano Umberto Eco e Dan Brown.

Il testo è scorrevole e riesce a coinvolgere il lettore che solo alla fine otterrà qualche informazione in più sull’oggetto da tanti desiderato. E il finale è il chiaro preludio a una imminente seconda parte.

Il cammino di Giacomo, Jean e Marta si svolge in tre periodi storici molto diversi tra loro. I tre protagonisti sono però accomunati dalla ricerca di un senso alla propria esistenza e il percorso fisico diviene percorso spirituale che cerca di far luce su un mondo, tanto esteriore che interiore, in trasformazione e vuole trovare, con la fede o con la ragione, una strada da seguire che sia ben delineata e in grado di offrire sicurezza e pace.

Attraverso Jean e Marta scopriamo la bellezza di molti luoghi storici, di chiese e libri antichi le cui pietre e le cui pagine parlano, se solo si ha la pazienza di rimanere in ascolto, dimenticando la fretta che ci assilla nel quotidiano e il rumore di fondo che troppo spesso ci distrae. Silenzio interiore e animo aperto sono la chiave per una lettura diversa non solo del testo, ma della nostra vita.

A cura di Cristina Bruno

http://fabulaeintreccio.blogspot.com/

 

 

Jesus Valero


è nato a Donostia, in Spagna, nel 1968. Ha un dottorato in Scienze Biologiche conseguito all’Università dei Paesi Baschi e ha completato diversi master in marketing e gestione aziendale. Ha lavorato alla conservazione dei beni culturali, partecipando al restauro di chiese e monumenti. Il falso manoscritto è il suo primo romanzo.

 

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