Il fiume dentro di noi




Recensione di Stefania Ceteroni


Autore: Karen Powell

Editore: Edizioni e/o

Genere: giallo

Pagine: 267 pagine

Anno di pubblicazione: 2021

Sinossi. È l’estate del 1955. Il corpo di Danny Masters viene ritrovato da tre amici nel fiume che bagna Starome, un paesino nella tenuta dei Richmond nella contea del North Yorkshire. Alexander, uno dei tre amici che hanno ritrovato Danny nonché unico erede di Richmond Hall, è sempre stato un ragazzo imprevedibile. Negli ultimi tempi è diventato sfuggente, il suo comportamento è più strano che mai. Sua madre, Lady Venetia Richmond, è da poco vedova ed è troppo impegnata a tenere insieme la vasta tenuta di famiglia per preoccuparsi di Alexander, anche se potrebbe aver bisogno del suo aiuto. Anche la seconda amica, Lennie Fairweather, ragazza di campagna e figlia del segretario personale del defunto Sir Angus Richmond, ha altro per la testa. Innamorata di Alexander, sogna di fuggire dal padre iperprotettivo e dal fratello dispotico, Tom, anche lui presente al ritrovamento del cadavere di Danny. Nelle settimane successive al tragico annegamento, il fiume comincia a svelare i suoi segreti. E mentre emergono le circostanze della morte di Danny, altre storie vengono a galla minacciando di sconvolgere i piani di tutti e di annientare un intero modo di vivere.

Recensione

Se solo potesse parlare il fiume avrebbe molto da raccontare: amori, passioni, segreti… Il fiume non ha voce ma, a modo suo, può sempre dire qualche cosa ad un orecchio attento.

Il fiume dentro di noi narra una storia di giovinezze interrotte, di segreti e silenzi, di amori e di legami conquistati, desiderati, perduti.  E lo fa con uno stile incalzante, proponendo salti temporali che permettono di avere a disposizione tutti quegli elementi che servono al lettore per comprendere determinate dinamiche e situazioni.

Devo ammettere che in alcuni punti ho rischiato di perdermi, come se mancasse qualche cosa, un aggancio per comprendere del tutto cosa stesse succedendo.

Certo è che le atmosfere sono rese alla perfezione con quel bosco che sembra catturare anche l’anima, quel fiume che nasconde nelle sue profondità verità mai raccontate ma pronte ad essere svelate sotto la superficie di un’acqua che non è disposta a restituire altro se non storie difficili da comprendere ed accettare.

Nell’Inghilterra degli anni Cinquanta quella raccontata è una storia di classi sociali, di doveri impliciti dovuti a dati di fatto con i quali non si può scendere a compromessi. Una storia di debolezze, di silenzi, di quei non detti che possono avere conseguenze irreparabili.

Una storia di paure, di emozioni spesso taciute e covate nel proprio intimo a tal punto da diventare dolorose. Sono diverse le esistenze che si intrecciano tra loro, tutte segnate da una mancanza, da un tormento, da un profondo dolore più o meno evidente o covato sotto la cenere.

Non c’è da aspettarsi un’indagine e la ricerca di un colpevole come si può pensare dopo aver assistito, nelle prime righe, al ritrovamento di un cadavere. Non ci sono commissari, denunce e niente del genere. L’autrice porta il lettore a ritroso nelle vite dei protagonisti e fornisce, raccontando la loro storia, gli elementi necessari per comprendere come si è arrivati ad avere quel cadavere che viene restituito dal fiume.

Lettura adatta a chi ama la letteratura inglese, le atmosfere misteriose, le storie che vanno decifrate e che non vengono rese al lettore con troppa facilità.

A cura di Stefania Ceteroni

https://libri-stefania.blogspot.com

Karen Powell


Karen Powell è nata a Rochester, nel Kent. Ha abbandonato la scuola a sedici anni ma è tornata a studiare Letteratura inglese, da adulta, al Lucy Cavendish College di Cambridge. Vive a York con suo marito e sua figlia.

 

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