Il guardiano dei coccodrilli




Recensione di Sabrina De Bastiani


Autore: Katrine Engberg

Traduttrici: Eva Valvo e Claudia Valeria Letizia

Editore: Marsilio

Collana: Farfalle

Anno edizione: 2020

Pagine: 416 p., Brossura

Ognuno di noi ha dei segreti, ma a volte i segreti sono bugie. Dalla Danimarca, il primo romanzo della serie di Copenhagen, un thriller sul potere della scrittura e della fantasia ad alto tasso di adrenalina.

«Che fantastico esordio! Adoro i personaggi, lo stile frizzante e le descrizioni di Copenaghen. Katrine Engberg è una star assoluta!» – Camilla Läckberg

«L’omicidio è intrigante, i personaggi taglienti, la città bellissima, in tutte le sue contraddizioni» – Publishers Weekly

«Un’appassionante novità nel pantheon del giallo scandinavo» – O, The Oprah Magazine

Sinossi. Chi poteva mettersi a scrivere su quella cartella se non l’assassino? Gli omicidi e il romanzo dovevano per forza essere inscindibilmente legati fra loro. Davanti al corpo tagliuzzato di Julie, giovane studentessa trovata morta nel suo appartamento, la polizia di Copenaghen non ha risposte: la sola traccia lasciata dall’assassino sembra essere il misterioso disegno, simile a un origami, che la lama di un coltello ha inciso sul viso della ragazza. A guidare le indagini è l’investigatore Jeppe Kørner, affiancato da Anette Werner: lui – con l’aria del classico sbirro separato – in profonda crisi di autostima, lei energica e dirompente, sempre di buonumore. La loro attenzione si concentra sulla padrona di casa, che vive al terzo piano della stessa graziosa palazzina in cui è stato rinvenuto il cadavere, nel centro storico della capitale danese. Docente di letteratura in pensione con la tendenza a organizzare scintillanti cene mondano-artistiche, Esther de Laurenti si rivela infatti essere un’aspirante scrittrice di gialli. E, curiosamente, l’omicidio di cui si legge nel manoscritto a cui sta lavorando ricalca esattamente le modalità con cui è stata uccisa la sua inquilina. Un collegamento tra finzione e realtà troppo clamoroso perché possa essere ignorato. Con la leggerezza e l’ironia che la contraddistinguono, Katrine Engbergè la sorprendente rivelazione del poliziesco scandinavo, di cui rinnova la tradizione con una voce fresca, la ricchezza emotiva e psicologica dei suoi personaggi, i colpi di scena e una profonda sensibilità nel ritrarre gli abissi dell’animo e i destini umani.

Recensione

Tu lo sai cos’è un guardiano dei coccodrilli?” Anette abbassò il finestrino e inspirò l’aria estiva a pieni polmoni. “Un uccello che si nutre degli avanzi rimasti in bocca al coccodrillo. L’uccello mangia e il coccodrillo si fa pulire i denti, per questo non lo divora. Finchè fa bene il suo lavoro, sono tutti contenti.””Altrimenti’” Jeppe chiuse insieme le mani, battendole forte. “Addio guardiano.”

In una Copenaghen poco Royal e molto real

Jeppe lanciò uno sguardo ai petali caduti e agli escrementi di piccione sulla ghiaia, e in quel momento il mosaico di fiori e merda gli parve un’immagine calzante di Copenaghen.

Due investigatori della polizia danese altrettanto poco regali emolto reali

Ecco chi sono, pensò Jeppe, (Kørner) (…) quello che manca il bersaglio ed è troppo coscienzioso per lasciare lì la cartaccia.

Anette (Werner): fece un ruttino con discrezione, buttando fuori l’aria da un angolo della bocca.

Tante menzogne e verità nascoste da scoperchiare

Non esiste nulla di peggio del dolore fisico”: non era così che aveva scritto Orwell? Ma era una bugia.

Uno, più delitti, efferati, misteriosi, intricati, sembrerebbero usciti dalle pagine di un thriller, ed infatti in un certo, tntrigante, senso un po’ lo sono, ma

Non è un romanzo, questo: sta succedendo davvero.

Già,  già. Non è un romanzo Il guardiano dei coccodrilli” di Katrine Engberg, è uno strepitoso, poderoso, appassionante, originale esordio letterario.

Un nordico che si inserisce nel filone di un genere, che pure non conosce stanchezza, irrorandolo di adrenalina e suspense, preciso e rigoroso nella descrizione e applicazione delle tecniche investigative, capace di notevole caratterizzazione e approfondimento dei personaggi, declinato stilisticamente con la verve, il ritmo, la grinta e l’ironia dei migliori hard boyledamericani ed al contempo impregnato dell’eleganza e dell’aplombtipici dei fiordi.

Il tutto a supporto di una storia ad altissimo tassodi thrilling e suspense, nella traduzione strepitosa di Eva Valvo e Claudia Valeria Letizi,  maestre nel restituire nella nostra lingua  il ritmo e le atmosfere  dell’originale.

Una lettura totalizzante ed entusiasmante, che cattura fin dalla prima battuta e non molla la “preda” fino al finale dalle molte e profonde implicazioni.

Il capitolo uno di quella che, stanti tali premesse, si preannuncia una serie imperdibile.

Un’autrice già matura e dallo stile personale, che impressiona e rimane impressa.

 

 

Katrine Engberg


Katrine Engberg (1975), ex ballerina e coreografa con un passato in televisione e teatro, è tra le più belle sorprese del poliziesco nordico degli ultimi tempi. Il suo romanzo d’esordio, Il guardiano dei coccodrilli, primo episodio di una serie di cui Copenaghen – la sua città – è protagonista, sarà pubblicato in venticinque paesi.

 

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