Il guardiano del faro




Recensione di Alessandra Ciancaleoni


Autore: Camilla Läckberg

Traduzione: Laura Cangemi

Editore: Marsilio

Pagine: 446

Genere: thriller

Anno di pubblicazione: 2014

Sinossi. In una notte d’inizio estate, un’auto percorre a gran velocità la strada che collega Stoccolma alla costa occidentale. La donna al volante ha le mani sporche di sangue. Insieme al figlio, Annie sta fuggendo verso Gråskär, nell’arcipelago di Fjällbacka. Quell’isola scabra, con il faro bianco e la vecchia casa del guardiano dove crescono le malvarose, appartiene alla sua famiglia, ed è l’unico posto in cui lei si sente al sicuro, lontano da tutto. La leggenda popolare vuole che lì si aggirino gli spiriti dei morti, ma questo non la turba, anzi, in quel luogo così solitario, dove il suo sguardo può spaziare solo su scogli e mare salato, ad Annie piace pensare che i fantasmi siano rimasti per farle compagnia. Intanto, a Fjällbacka, Erica Falck è totalmente assorbita dai suoi gemelli di pochi mesi, tanto più che Patrik, da poco rientrato in servizio, è alle prese con un’indagine piuttosto spinosa: il dirigente del settore finanze del comune è stato ucciso nel suo appartamento con un colpo di pistola alla nuca. Il movente dell’omicidio sfugge e la vittima, che poco prima di morire aveva fatto visita ad Annie all’isola degli spettri, sembra essere stato un uomo dai mille segreti. Sfidando un muro di silenzi, la polizia di Tanum scava nel suo passato e trova un collegamento con un’associazione di sostegno a donne maltrattate. Una pista che permetterà a Patrik, sostenuto dal calore di una famiglia solida e sempre più numerosa, di portare alla luce i mondi calpestati di persone a cui la parola casa desta soltanto il ricordo di cicatrici, deboli ombre che solo nell’amore per un figlio possono trovare la forza per continuare la loro fuga dal dolore che annienta ogni emozione, da caos e distruzione.

Recensione:

Il libro si apre con uno spaccato stupendo sui panorami svedesi, descrivendoli quasi come un posto in cui nulla di male può accadere. Il luogo in assoluto più bello è il faro di Gråskär nell’arcipelago di Fjällbacka nella quale fa capolino un mondo al limite della realtà.

Come nelle migliori atmosfere di Zafón il percettibile e l’impercettibile si sfiorano in ogni momento, quasi a riuscire a non far distinguere più la realtà dalla “fantasia”.

La storia di Erika e Patrick è una serie di passaggi tra la routine di tutti i giorni e le tragedie che potrebbero capitare a chiunque, che prosegue in una sequenza di colpi di scena che vanno a sfociare nel giallo vero e proprio, quando cercano di seguire le indagini del caso, anche aiutandosi l’un con l’altro.

È un susseguirsi di passaggi temporali che vanno indietro secoli e narrano la storia dell’isola, e soprattutto del faro, a momenti che ci riportano al giorno d’oggi con una serie di indagini su strani omicidi e fatti inquietanti…

State attenti a non perdervi troppo nel libro, rischiate di perdere il sonno!

Camilla Läckberg


Camilla Läckberg –  è nata a Fjällbacka, il 30 agosto del 1974.

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