Il mistero




Il mistero della finocchiona a pedali

Recensione di Stefania Ceteroni


Autori: Alessandro Mauro Rossi e Dario Cecchini

Editore: Giunti

Genere: giallo

Pagine: 228 pagine

Anno di pubblicazione: 2021

Sinossi. Panzano in Chianti: la macelleria di Dario Cecchini è il cuore pulsante del piccolo paese in provincia di Firenze ormai famoso in tutto il mondo. Non c’è panzanese che non passi di lì per mangiare un po’ di buona ciccia o per qualche succoso pettegolezzo: ci sono Alessandro, il giornalista migliore amico di Dario, Liliana, una delle “illuminate” del centro di Pescille con la passione per le banane e le poesie, Maurizio detto Baldoria, fotografo per vocazione e negoziante di elettronica per necessità, il capo dei cinghialai Ghigo, e molti altri. Così quando arriva la notizia che Nedo Panti, l’infermiere con la passione del ciclismo è stato trovato morto sulla strada che va a Mercatale, il maresciallo Sarra e l’appuntato Scoppellitti non sono i primi a saperlo, perché la voce ha già fatto il giro del paese. Come anche il sospetto che non si tratti di un incidente ma di un vero e proprio delitto. E quando un secondo ciclista viene ritrovato morto, il caso diventa serio: Panzano non è mai stata così in subbuglio! Tra ciclisti e cinghiali morti in misteriose circostanze, appostamenti notturni e scorpacciate diurne, Dario e Alessandro si metteranno sulle tracce del pericoloso serial killer.

Recensione

Dario Cecchini macellaio da 46 anni in Panzano in Chianti così come Alessandro Mauro Rossi, giornalista finanziario, condividono la vita in quel piccolo borgo che fa da scenario al libro e nel quale ci si conosce tutti. 

È prima di tutto Panzano il protagonista di un giallo che gli autori hanno definito “a colori” dove i personaggi, siano essi principali che secondari, sono tutte persone realmente esistenti – o quasi tutte – e dove, tra una battuta e l’altra, c’è un mistero attorno al quale fare luce. 

La morte di diversi ciclisti, tutt’altro che casuale, così come il ritrovamento di cinghiali uccisi da una misteriosa mano mettono in subbuglio il piccolo centro fiorentino. L’intera comunità è sconvolta da quanto accaduto ed ognuno sente il dovere di fare qualche cosa, in modo più o meno consapevole, per venire a capo del mistero.

A chi non è mai capitato di incontrare un bel gruppo di ciclisti schierati in mezzo alla strada e di borbottare, diciamo così, per via della loro presenza? Capita anche a Panzano, ma da qui a pensare di fare fuori quei ragazzotti in calzoncini aderenti ce ne passa…

Nelle more di quello che pian piano si rivelerà essere un vero e proprio intrigo internazionale viene raccontata la vita di ogni giorno in quel paese che è diventato famoso per la ciccia!

Ho letto con piacere le avventure del Commissari Sarra (anche lui realmente esistente anche se con una vocale differente nel nome reale), di Cecchini e Rossi ma anche di tutti gli altri personaggi: la bella Kim, la dolce Liliana e tutti gli altri. 

Il mistero è piuttosto intricato e con i tanti nomi che si rincorrono da una pagina all’altra sulle prime ho fatto fatica a mettere le tessere al loro posto. Solo all’inizio, però, perché poi ho preso confidenza con i personaggi e sono diventati come degli amici, dei conoscenti, con il loro intercalare fiorentino che mi ha davvero divertita e con le loro caratteristiche che hanno davvero fatto pensare a persone vere tanto sono resi in modo realistico.

Se dovessi mai andare a Panzano – non ci sono mai stata ma spero tanto di farlo – sono certa che cercherei i vari personaggi nei negozi del paese, nei bar, nella macelleria e mi sentirei come in una grande famiglia. Perché, l’ho ben capito già dalle prime pagine, a Panzano non si può certo dire che manchi lo spirito d’accoglienza!

Devo ammettere che i due autori hanno escogitato un ottimo modo non solo per mettere tra le mani dei lettori un godibilissimo e originale giallo, ma soprattutto per promuovere una località, una comunità, un ambiente che fanno venire voglia di essere lì, tra quella gente, a stringere quelle mani e a condividere quella goliardia che sembra non abbandonare mai nessuno, nemmeno nei momenti di maggiore tensione.

Ho molto apprezzato le spiegazioni finali che sono state concepite come un momento di condivisione per la comunità panzanese visto che i vari personaggi vengono messi al corrente dai protagonisti principali degli sviluppi di quelle singolarissime indagini, condotte su strade parallele, ognuno a modo proprio, in modo più o meno ufficiale e più o meno legittimo ma che, alla fine, hanno portato a scovare il responsabile. Allo stesso tempo, sono proprio quelle spiegazioni che aiutano il lettore a comprendere tutti i passaggi che hanno portato alla svolta conclusiva.

Davvero un ottimo modo di aiutare il lettore a tirare le fila senza rischiare di lasciare nulla di incompreso.

 

 

A cura di Stefania Ceteroni

https://libri-stefania.blogspot.com

 

Dario Cecchini e Alessandro Mauro Rossi


Dario Cecchini è nato e cresciuto a Panzano in Chianti. È stato definito «il macellaio più famoso del mondo» che ha esportato la carne della tradizione Toscana persino alle Bahamas. Il Times e l’Independent lo considerano un vero artista della macelleria, ama la Divina Commedia e le poesie di Borges, ascolta l’opera e gli AC/DC e ha celebrato il Funerale della Bistecca. Porta avanti con la sua goliardia ed esuberanza la tradizione di famiglia, l’Antica Macelleria Cecchini che ha ormai compiuto 250 anni di attività. Netflix gli ha dedicato una puntata di Chef’s Table.

Alessandro Mauro Rossi è un giornalista con più di 40 anni di esperienza. Ha lavorato per L’Unità e La Repubblica, è stato co-fondatore di Bloomberg Italia, di Milano Finanza e Italia Oggi. Attualmente è il direttore responsabile dell’edizione italiana di Forbes e direttore editoriale della casa editrice di BFC Media. Storico amico di Dario Cecchini e grande appassionato di gialli ha raccolto la sfida di scrivere un libro a quattro mani.

 

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