Il muro




Recensione di Marina Morassut


Autore: John Lanchester

Editore: Sellerio Editore Palermo

Traduzione:  Federica Aceto

Genere: Narrativa distopica

Pagine:  296

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. Un muro lungo centinaia di chilometri è stato costruito intorno alla Gran Bretagna. Serve a tenere fuori gli Altri, le moltitudini che arrivano dal mare, a caccia di un lembo di terra asciutta, al riparo dal cambiamento climatico. Sul Muro, a pattugliare le coste, giovani uomini e donne in servizio obbligatorio. Nessuno può sottrarsi alla difesa del paese. Kavanagh ha appena iniziato il suo periodo di sorveglianza. Se è fortunato, se niente va storto, durerà solo due anni, 729 notti. Se tutto va bene e sopravvive non dovrà mai più vedere il Muro in vita sua. Eppure ogni notte qualcosa può accadere, gli Altri possono arrivare, e per ogni invasore che supera il Muro un Difensore sarà abbandonato in mare. I diritti e le libertà individuali sono stati sacrificati in nome dell’interesse: non ci sono abbastanza risorse, tutto è diventato prezioso, l’acqua, l’aria, il cibo, ogni tipo di risorsa energetica. Il mondo è stato portato all’esaurimento, e ora bisogna proteggere la propria civiltà a ogni costo. Il Muro cambierà per sempre la vita di Kavanagh. Nel corso di quelle notti, nell’immobile attesa di un fantasma e di un nemico, si aprirà per lui lo spazio del riscatto e della libertà, assieme al sogno di un mondo diverso.

Recensione

Resistere. Aspettare. Adattarsi.

Questo impone il Muro nei due anni di ferma obbligatoria che tutti devono fare.

Il romanzo si apre con la descrizione di cosa troverai, una volta che inizi la ferma e che sali sul Muro, dopo solo sei settimane di un addestramento tutto sommato blando.

Freddo. Sostanzialmente freddo. E noia. E ansia. Tanta ansia, nell’attesa che arrivino gli Altri.

E tu sai che nei due anni sul Muro, gli Altri prima o poi arriveranno. Mors tua, vita mea. Niente altro che questo. Per ogni Altro che riesce a superare il Muro, uno dei Difensori verrà abbandonato in mare.

Il Muro sembra inizialmente essere in un luogo indefinito, ma dopo un po’ Joseph Kavanagh, il nostro protagonista, ci fa capire che siamo all’interno della Gran Bretagna. O meglio, siamo con Kavanagh in uno dei punti del Muro sulla costa della Gran Bretagna. Il Muro è enorme e si è mangiato tutte le spiagge, che sono diventate un mero ricordo per chi è abbastanza vecchio per ricordare il tempo prima del Cambiamento. Centinaia di chilometri di Muro, che proteggono dagli Altri. Nessun risentimento, nessuna acrimonia verso gli Altri che tentano di passare oltre il Muro per poter vivere su una parte di mondo asciutto, in cerca quindi di una vita migliore – o semplicemente disperatamente in cerca di poter vivere. Non c’è empatia per gli Altri perché gli Altri sono un concetto astratto, fintanto che non si fanno vivi e combattono fino alla morte pur di poter passare oltre al maledetto Muro. Non ci sono abbastanza risorse per poter accogliere gli Altri.

Sul Muro però si può trovare l’amore e stringere amicizie che soppianteranno quelle della vita precedente al Muro. Se si è fortunati, amicizie che dureranno tutta la vita. E dopo i due anni sul Muro, la vita può tornare a scorrere normalmente, perché sul Muro non ci dovrai tornare mai più. Per esempio potrai andare all’Università, se è quello che vuoi. Di mettere su famiglia non se ne parla nemmeno. Con un mondo così, come si fa anche solo ad accarezzare l’idea di mettere al mondo figli? E’ per questo che ci sono i Figliatori, scelta che magari si fa quando si è di ferma sul Muro, giusto per avere dei vantaggi che tutti gli altri Difensori non hanno…

I giovani che conosciamo per tramite di Kavanagh provengono per la maggior parte da famiglie problematiche. O meglio, il problema nasce sempre dalla stessa base: i genitori guardano i figli con la colpa negli occhi e i figli guardano i genitori con disprezzo. In mezzo fra loro, il Cambiamento del clima, che ha portato il mondo ad essere ciò che ora è.

Il Difensore Kavanagh salirà sul Muro e ci dovrà restare. Due anni anche per lui, come per tutti gli altri. Ma… riuscirà a portare a termine il suo servizio, per poter riprendere la vita del dopo Muro? Sogna la ricchezza, Kavanagh, per sfuggire a tutto questo. Sogna di far parte di quell’oligarchia che comanda il mondo così come è adesso. Ma non ci può essere speranza in un mondo così, perché il Cambiamento c’è già stato – ed ha portato con sé un disastro inimmaginabile solo un anno prima. E quindi dopo il Cambiamento ci possono essere solo regole e procedure fisse, perché chi è all’interno del Muro possa continuare a vivere in modo normale.

E leggendo il romanzo di John Lanchester, scopriremo che sorte ha in serbo il destino per questo giovane ragazzo, né meglio né peggio di centinaia di altri ragazzi. Semplicemente il nostro racconta-storia, con una vita ed un destino più grandi di lui. E che come tutti noi, cercherà di affrontare al meglio delle sue possibilità.

Non è molto difficile ravvisare in questo romanzo molti dei temi di un’attualità scottante: la Brexit e l’isolamento dall’Europa, lo sbarco di migranti in cerca di una vita migliore, la costruzione di Muri tra Stato e Stato… Qualcuno l’ha già definito il “1984” dei giorni nostri, adattato alla realtà dei nostri tempi.

Sia come sia e qualunque messaggio l’autore abbia voluto veicolare, attraverso gli occhi di Kavanagh vivremo molte delle esperienze che abbiamo citato sopra, ma finchè non capiremo tutti che un Muro, da qualsiasi parte lo si osservi, resta sempre una barriera, avremo perso tutti.

Saremo sempre impotenti e non ci rimarrà altro da fare se non: Resistere. Aspettare. Adattarsi. E alfine arrendersi.

A cura di Marina Morassut

libroperamico.blogspot.it

 

John Lanchester


Nato ad Amburgo nel 1962, vive e lavora a Londra. Cresciuto in Estremo Oriente ed educato in Inghilterra, ha esordito nella narrativa nel 1996 con “Gola”, originale biografia dello chef Tarquin Winot, insignita di numerosi riconoscimenti. Giornalista, fa parte del comitato editoriale del peridico London Review of Books, collabora regolarmente con il New Yorker con il Daily Telegraph ed è stato editor per la casa editrice Penguin Random House. Autore di 5 romanzi, un memoir e 5 opere di saggistica, dalla sua opera “Pepsy road” del 2012 è stata tratta una mini-serie Tv nel 2015. Il Muro è stato candidato al Booker Prize.

 

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