Il Predatore




Sinossi. Una notte, sulla montagna che sovrasta il borgo di Cimalta, accade un fatto di sangue orribile. Una strage destinata a sconvolgere per sempre la vita in paese. Le pulsioni represse e le paure ataviche trovano di colpo libero sfogo ed è a quel punto che comincia la caccia al mostro. La bestia. L’orso. Mentre i fucili sparano, s’intrecciano le vicende di quattro uomini, sulle cui esistenze gli artigli assassini hanno lasciato il segno più profondo: il potente sindaco che sogna lo scranno più alto della politica regionale; uno stimato cardiochirurgo che sogna di diventare primario; un commissario di provincia che sogna di diventare questore; un prete ribelle che sogna di ritrovare la fede. E quando il cerchio dei cacciatori in battuta inizierà a chiudersi inesorabile attorno al mostro, sarà forse troppo tardi per capire che il gioco, per tutti, è a perdere, e che ogni predatore, uomo o bestia, prima o poi rischia di diventare esso stesso preda. 

 IL PREDATORE

di Marco Niro

Bottega Errante Edizioni 2024

Noir, pag.328

 Recensione di Salvatore Gusinu

Il predatore è stato per me un’autentica scoperta, un romanzo che mi ha tolto il fiato dalla prima all’ultima parola.
La storia raccontata è bella, avvincente e ben contestualizzata all’interno del genere “noir“. Ma non è questa ad avermi colpito (perlomeno non solo); ciò che mi ha veramente attratto e che mi ha “costretto” (piacevolmente) a terminare il romanzo in due pomeriggi è stato indubbiamente il ritmo della scrittura, cadenzato a tratti e incalzante in altri momenti; la scrittura del testo, insieme con il suo andamento ritmico, ha fatto, a mio parere, molto di più della trama stessa.

Non ci sono, infatti, momenti di pausa o di vuoto (che assai spesso, in noir, si incontrano) che fanno perdere la suspence o la concentrazione emotiva; non troviamo inutili descrizioni fini a se stesse e, soprattutto, ogni personaggio è caratterizzato da poche “pennellate”, generalmente indicanti il carattere. Tutto questo rende il racconto snello, agile d lineare.

La storia narrata si colloca, inoltre, in una prospettiva contemporanea, affrontando il tema, purtroppo attuale, del difficile rapporto che l’uomo ha con gli animali e, in questo specifico caso, fra l’uomo e gli orsi. Non a caso, al di là dei personaggi “fisici”, Il Predatore ha anche un’altra inconsapevole protagonista: la Natura (quella del paesaggio di montagna); questa, infatti, accompagna tutta la narrazione, senza fungere da mera scenografia fine a se stessa.

Il Predatore è un romanzo che vale la pena di leggere, soprattutto da parte degli appassionati del genere. All’interno vi troverete tanti “ingredienti” che lo rendono unico, scorrevole e appassionante.

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Marco Niro


Fondatore insieme a Mattia Maistri del collettivo di scrittura Tersite Rossi, Marco Niro (1978) è giornalista e scrittore. Laureato in Scienze della comunicazione, ha collaborato con varie testate giornalistiche e oggi si occupa di comunicazione ambientale. Ha all’attivo un saggio (Verità e informazione. Critica del giornalismo contemporaneo, Dedalo 2005), un libro per ragazzi (L’avventura di Energino, Erickson 2022) e, con Tersite Rossi, quattro romanzi (È già sera, tutto è finito, Pendragon 2010; Sinistri, e/o 2012; I Signori della Cenere, Pendragon 2016; Gleba, Pendragon 2019) e due raccolte di racconti (Chroma. Storie degeneri, Les Flâneurs 2022; Pornocidio, Mincione 2023). Il predatore (Bottega Errante 2024) è il suo romanzo d’esordio.