Il prigioniero della notte




Recensione di Giusy Ranzini


Autore: Federico Inverni

Editore: Corbaccio

Pagine: 471

Genere: Thriller

Anno Pubblicazione: 2016

 

Federico Inverni, nel libro “Il prigioniero della notte” ci conduce abilmente in un gioco di mistero ricco di luci e ombre che si svela piano piano nella narrazione e, dove, i numerosi cambi di prospettiva, arricchiscono la storia.

Misterioso è il suo autore, che ha scelto di usare uno pseudonimo, celando la sua vera identità e lasciando che “Il prigioniero della notte”, trovi la sua strada tra i lettori, perché convinto che i libri abbiano una vita indipendente dal loro autore o forse perché teme che i personaggi gli assomiglino troppo.

Misteriosi sono i protagonisti del romanzo: due personaggi pieni di ombre, di segreti, con alle spalle una storia dolorosa, sconvolgente.

Uno è un detective, Lucas un uomo che ti intimidisce, ma allo stesso tempo ti affascina per la sua freddezza e il suo distacco fisico ed emotivo; dotato di un intuito sorprendente che rasenta spesso l’incredibile e di una personalità sfuggente e misteriosa non solo per i suoi colleghi ma anche per sè stesso; l’altra è una profiler, Anna, voce narrante, con un passato difficile da dimenticare, specialmente quando si è scelto di lavorare a stretto e costante contatto con il male.

Leggendo questo libro si ha la sensazione di entrare in uno stealth game, dove l’eccitazione non è di natura fisica, ma di natura celebrale: il vero mistero non è rappresentato dall’azione, ma dalla mente umana.

La trama tessuta ha una struttura molto complessa; l’autore è abilissimo a disorientarci e a spingerci a più riprese in una certa direzione, illudendoci di essere ormai prossimi alla soluzione dell’enigma per poi ribaltare la scena e farci ricadere nel mistero più profondo.

A mano a mano che si procede nella lettura si ha la sensazione di essere avviluppati nelle pagine dove diventa impossibile uscire perché il serial killer deve avere un nome e un volto, ma soprattutto, diventa indispensabile seguire il filo del racconto, per poter uscire dall’oscurità della notte.

Federico Inverni


Federico Inverni è lo pseudonimo di un autore che vuole rimanere anonimo, preferisce che a parlare per lui siano i suoi libri dove, tra le righe, nasconde i suoi interessi. Ha pubblicato Il prigioniero della notte (2016), Il respiro del fuoco (2017), Il prigioniero della polvere (2017), tutti editi da Corbaccio.