Il processo Bellamy




Recensione di Alessandra Ciancaleoni


Autore: Frances Noyes Hart

Traduzione: Massimo Ferraris

Editore: Elliot

Pagine: 320

Genere:  giallo

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. Stephen Bellamy e Sue Ives sono volti dell’alta società di Redfield, ricco sobborgo newyorkese, e sono stati accusati di omicidio. Dai primi indizi, entrambi si trovavano sul luogo del delitto nel momento in cui veniva uccisa Madeleine Bellamy, moglie di Stephen e – si crede – amante del marito di Sue. Come “Il grande Gatsby, Il processo Bellamy” è ispirato a un caso che negli anni Venti coinvolse famiglie importanti del New Jersey, un duplice omicidio seguito da ciò che i giornali chiamarono «il processo del secolo». Sei anni prima dell’esordio di Perry Mason, in anticipo di decenni su “Anatomia di un omicidio” e “Presunto innocente”, Frances Noyes Hart scrisse il primo romanzo giudiziario: un dramma in tribunale avvincente fin dalle prime pagine, in cui non c’è nessun detective dalla ricetta magica, e dove tutto è costruito affinché il lettore interpreti il giurato e arrivi a dare la sua sentenza.

Recensione

Avete presente quando cercate un libro tipo grande Gatsby, ma in chiave giallo???

Ecco questo allora è proprio il libro che fa che per voi.

Un libro ben scritto, scorrevole ma allo stesso tempo molto descrittivo visto il tema che affronta: il metodo giudiziario americano.

Si potrebbe quasi dire che con questo raccontoFrances Noyes Hart sia una dei precursori di Grisham, visto come  illustra bene il processo del signor Stephen Bellamy.

Ci fa calare nei panni sia degli imputati che degli avvocati in modo molto naturale, ma allo stesso tempo si riesce a percepire nella scrittura della Hart una sorta di classicismoin chiave moderna, considerando il periodo in cui è stato scritto il libro.

 Che dire??

Un libro molto coninvolgente e allo stesso tempo entusiasmante!

 

 

Frances Noyes Hart


Nacque a Washington nel 1890, figlia di uno dei fondatori dell’Associated Press. Scrisse su riviste prestigiose quali «Scribner’s Magazine» e «The Saturday Evening Post», dove Il processo Bellamy (1927) apparve a puntate. Morì a New York nel 1943.