Il ritorno




Marco Vichi


DETTAGLI:

Editore: Guanda

Genere: Narrativa

Pagine: 416

Anno edizione: 2024

Sinossi. In questo romanzo incontrerete una donna nata bambino che per non rinunciare alla propria identità più autentica dovrà attraversare l’inferno, quello costruito dagli uomini sulla terra. Sarà costretta a fuggire da molte gabbie, liberandosi da pregiudizi, malignità, umiliazioni, violenza. Sopporterà i tradimenti più dolorosi e la solitudine più estrema. Lontana da casa, sprofonderà nell’orrore e nello strazio della guerra dei Balcani, simile a una delle tante guerre che ammorbano questi decenni di pace apparente. Nella sua storia senza respiro, ogni affermazione e ogni negazione vengono rivoltate, amplificate, distrutte e poi sognate, nel tentativo folle di arrivare a un punto che sia almeno un po’ veritiero. Un luogo dove chi è generoso e sa amare abbia ancora diritto all’esistenza. Questa donna che non cede, che non si corrompe, che sa vedere, persino sorridere, e giocare, ha un nome semplice, si chiama Maria. Non è frequente, ma a volte succede che ci siano persone come lei e storie come la sua, nelle quali gli archetipi si manifestano e parlano delle vite di tutti. 

 Recensione di Renata Enzo


Immaginate la storia di un uomo, Mario, che sin da bambino si sente donna. Mario è una donna e vuole diventarlo a tutti gli effetti, liberandosi di quei brandelli di carne che lo tengono incatenato ad una identità non sua.

Dopo tante difficoltà, il suo desiderio si realizza e, in una clinica turca, un’operazione fa di Mario una donna. Prima di arrivare in quella sala operatoria, però, Maria ha vissuto anni di dolore. Un’infanzia senza la madre, con un padre alcolista; e poi una giovinezza di prostituzione, unica possibilità di sopravvivenza in quegli anni ’90, quando essere “diverso” era una condanna. 
Una storia così è già materiale più che sufficiente per un romanzo, ma l’autore non si accontenta e immagina per Maria un ritorno difficile dalla Turchia, dopo l’operazione.

Ed è così che ci troviamo con lei in un piccolo paese nei Balcani, durante la guerra. Ospitata da Zubick e Lubjanca, ritrova in loro la famiglia che non ha mai avuto: 

Solo adesso, in questo paese in guerra, in questo paese di cui non conoscevi il   nome, avevi trovato quello che desideravi… Zubick e Lubjanca, due vecchi bosniaci che avevano perso la loro figlia, due vecchi semplici e generosi… i loro abbracci erano anche negli sguardi, ti fidavi di loro come di nessuno…

Ma fuori dalla loro casa, tutto parla di distruzione e di violenza. La guerra è l’inferno e Il ritorno ce lo racconta nei dettagli, senza risparmiarcene le atrocità: violenza, stupri, tradimenti.

E tutti gli orrori vengono raccontati con parole dure, con espressioni crude e volgari.

No, non è un romanzo facile Il ritorno:

con lunghi periodi paratattici e un faticoso e doloroso monologo interiore, può persino respingere il lettore. Se i protagonisti sono intensi e reali, molti personaggi “secondari” fanno poco più di una breve apparizione, interrompendo con le loro vicende il flusso narrativo.

Ci vuole pazienza per leggere Il ritorno, quando la narrazione va avanti e indietro nel tempo si rischia di perdere il filo, di cercare il finale che non arriva. Rimane comunque un’interessante testimonianza delle atrocità della guerra dei Balcani, di quella storia che abbiamo visto dai telegiornali e che si rivela sempre di più la storia di  un inferno.

Il ritorno  è stato proposto per il Premio Strega da Gabriele Ametrano, con questa motivazione:

Marco Vichi riesce a narrare la solitudine e la speranza, superando la linea della sua consueta narrazione. Questo suo romanzo è una storia nel passato che ricordiamo, è un romanzo che leggiamo e riconosciamo nei nostri giorni.”. 

Acquista su Amazon.it: 

Marco Vichi


è nato nel 1957 a Firenze e vive nel Chianti. Presso Guanda ha pubblicato i romanzi: L’inquilino, Donne donne, Il brigante, Nero di luna, Un tipo tranquillo, La vendetta, Il contratto, La sfida, Il console, Per nessun motivo, Ombre e Vite rubate con Leonardo Gori; le raccolte di racconti Perché dollari?, Buio d’amore, Racconti neri, Il bosco delle streghe, Se mai un giorno, Oltre il limite e La casa di tolleranza; i graphic novel Morto due volte con Werther Dell’Edera, Il commissario Bordelli con Giancarlo ­Caligaris e Reparto macelleria con Monica Fabbri; e la favola Il coraggio del cinghialino. Ha inoltre curato le antologie Città in nero, Delitti in provincia, È tutta una follia, Un inverno color noir, Scritto nella memoria. Della serie dedicata al commissario ­Bordelli sono usciti, sempre per Guanda: Il commissario Bordelli, Una brutta faccenda, Il nuovo venuto, Morte a Firenze (Premio Giorgio Scerbanenco – La Stampa 2009 per il miglior romanzo noir italiano), La forza del destino, Fantasmi del passato, Nel più bel sogno, L’anno dei misteri, Un caso maledetto, Ragazze smarrite, Non tutto è perduto e Nulla si distrugge.

A cura di Renata Enzo

www.desperatelibrarians.it