Il sale della terra




Recensione  di Francesca Giovannetti


Autore: James Lee Burke

Editore: 1rosso

Collana: Hoboken

Traduttore: Daniela di Falco

Pagine : 608

Genere : Thriller

Anno di pubblicazione: 2014 (Italia 2017)

Cosa o chi si nasconde dietro questa serie di terribili eventi? Alafair è sicura che si tratti di Asa Surrette, il killer psicopatico che ha intervistato anni fa in prigione; l’unico ostacolo è che Surrette è deceduto in un incidente durante un trasferimento carcerario. O forse non è così?
“Il Sale della Terra” è il ventesimo capitolo dedicato al personaggio di Dave Robicheaux. Il lettore è accompagnato nella storia dalla voce narrante onnisciente dell’autore e dal racconto in prima persona di Dave Robicheaux; l’alternarsi dei punti di vista rende il libro più fluido e scorrevole, agevolando una lettura non breve.

Le descrizioni dello splendido habitat naturale del Montana e della Luoisiana, condite con leggende e cenni storici, non tralasciando la denuncia ambientale portata dal progresso, mostrano il grande amore e l’attenzione dello scrittore per la terra in cui vive.

Magistrali sono anche le descrizioni dei protagonisti, umanamente imperfette e per questo ancora più apprezzabili. Il male assoluto è Asa Surrette, killer psicopatico, narcisista e in preda a deliri di onnipotenza. La discesa nell’animo di questo assassino è una caduta libera negli istinti primordiali più malvagi dell’essere umano. Asa Surrette è il Male fatto persona, caratterizzato da un destino ineluttabilmente segnato fin dalla nascita.

L’altra tipologia di male che scaturisce dalle pagine è quella dettata dall’avidità umana, che trascina in un vortice di orrori che non hanno fine.
Inoltre si percepiscono vividi, attraverso la lettura, due nodi cruciali e primitivi dei sentimenti umani: la vendetta, inesorabile, implacabile, inevitabile, e l’istinto vitale di protezione verso la famiglia.

Sono questi i pilastri principali sui quali si regge tutta la trama, articolata in più strati, e che coinvolgono a turno i diversi personaggi che la animano.

L’autore ha la straordinaria abilità di riuscire a introdurre il lettore nell’ambiente e negli animi dei protagonisti; merito di una grande esperienza e di un incredibile stile narrativo che con sapienza guida chi legge nella storia, lasciando un’impronta nitida e numerosi spunti di riflessione.
Consigliatissimo a chi desidera un libro che lascia il segno.

James Lee Burke


Nasce a Houston (Texas ) nel 1936. Autore di numerosi romanzi polizieschi e thriller ha ottenuto notorietà internazionale nel 1987 con la creazione del personaggio di Dave Robicheaux, portato sugli schermi per ben due volte, nel 1996 e nel 2009, da attori del calibro di Alec Baldwin e Tommy Lee Jones. Tra i numerosi premi che gli sono stati conferiti è da ricordare che è stato uno dei pochi autori ad aver ricevuto per due volte l’Edgard Award, nel 1990 e nel 1998. La sua produzione bibliografica comprende anche la lunga saga della famiglia Holland, a partire dal capostipite Sam, realmente esistito, che prese parte alla battaglia di Alamo.James Lee Burke vive attualmente insieme alla moglie Pearl, tra Lolo, in Montana e New Iberia, in Louisiana. La figlia, Alafair Burke, procuratore distrettuale dell’Oregon, ha seguito le orme del padre ed è una nota scrittrice di polizieschi e thriller.

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