Il sale sulla ferita




 IL SALE SULLA FERITA

di Cristina Rava

Rizzoli 2023

Narrativa gialla, pag.320

Sinossi. Tempi duri per la dottoressa Ardelia Spinola. Sta rimuginando sul rapporto un po’ troppo intimo tra i suoi carissimi amici, il commissario in pensione Bartolomeo Rebaudengo e la pianista Norma Picolit, quando riceve una strana telefonata dal suo ex fidanzato Arturo. Strana perché ha come la sensazione che lui taccia il vero motivo della chiamata. Passano pochi giorni e Ardelia è sul luogo di un crimine per esaminare un cadavere, ma il corpo che viene ripescato con un proiettile nel torace dalla piscina della villa di Davide Drusi, imprenditore ligure, è quello di Arturo. Ardelia è sconvolta, e ancora di più la turba che i due uomini siano pressoché identici uno all’altro. Forse quella peculiare somiglianza potrebbe spiegare il delitto: uno scambio di persona. A stare vicino ad Ardelia e a risollevarla dal dolore c’è sempre Bartolomeo, che proverà in ogni modo a tenere la dottoressa Spinola lontana dai guai. Lei, però, visto il forte coinvolgimento emotivo, non sa rimanere alla larga dalle indagini.  Con il suo humour inconfondibile, Cristina Rava costruisce un’affilata commedia nera, un sapiente gioco di ruoli, che porterà alla luce un intrico di avidità e miseria umana, nel quale però rimane lo spazio per inaspettati avvicinamenti sentimentali.


Recensione Luisa Ferrero

In Il sale sulla ferita, la dottoressa Ardelia Spinola, la più amata medico legale del panorama noir italiano, si troverà a dover fare i conti con un evento delittuoso che la coinvolgerà molto da vicino. Infatti, il suo ex fidanzato Arturo Granero viene ritrovato ucciso a colpi di pistola nella piscina di un amico. Oltre a essere sconvolta dal dolore, Ardelia è dilaniata dai sensi di colpa perché, pur intuendo che l’ex le stava nascondendo qualcosa, aveva preferito non approfondire.

«… la morte spezza qualunque possibilità di comunicazione e risveglia i sensi di colpa: se avessi, se non avessi, non avrei dovuto, avrei potuto, ma dall’altra parte non c’è più nessuno che ti risponda e ti dia smentite o conferme.»

Anche se, fin da subito, sembrerebbe plausibile uno scambio di persona perché Arturo è stranamente molto simile dal punto di vista fisico all’amico che lo ospitava, Ardelia intuisce che potrebbe non essere questa la pista giusta e inizierà, come è solita fare, a indagare in autonomia cacciandosi in guai più grandi di lei. Per fortuna, i suoi amici più cari come l’ex commissario Rebaudengo e tanti altri correranno subito in suo aiuto perché «Con i veri amici si possono riprendere discorsi sospesi da anni come se fossero passati pochi giorni.»

Quest’ultima fatica di Cristina Rava è una commedia noir dal sapore malinconico che vede la dottoressa Spinola riflettere amaramente sul suo passato, sul bello che c’è stato e che ora non c’è più, sulle emozioni forti che gli uomini della sua vita le hanno saputo regalare, ma anche sulle grandi delusioni che, a volte inconsapevolmente, le hanno procurato.

La morte è un evento lacerante soprattutto quando avviene all’improvviso e ti costringe a profonde introspezioni, a bilanci di vita e a fare i conti con quelle ferite profonde che ancora sanguinano perché non elaborate e cicatrizzate. «L’immobilità e il silenzio sono sale sulla ferita, lui non indosserà mai più quel camice appeso all’attaccapanni, non ci sarà mai più musica ad accompagnare il suo lavoro di antico monaco erborista.»

Coinvolgente, come sempre, il personaggio di Ardelia, non solo medico legale attento e scrupoloso, ma anche donna normale che vive un’esistenza ordinaria, tra preoccupazioni e ansie esistenziali che l’accomunano a molti dei lettori. Cristina Rava è molto abile a congiungere, man mano che si procede nella lettura, fatti apparentemente privi di collegamento e a condurre così alla inaspettata risoluzione del mistero.

Come sempre, piacevole lettura che scorre veloce incantando con la bellezza dei paesaggi del savonese e facendo riflettere sui valori profondi della vita.

Ne consiglio, ovviamente, la lettura magari con il sottofondo musicale dell’incantevole brano Regina della Notte tratto dal Flauto magico di Mozart.

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Cristina Rava


Nasce ad Albenga nel 1958. Dopo aver iniziato gli studi in medicina ha fatto tutt’altro, ha lavorato nel settore dell’abbigliamento e successivamente in campagna, ma sempre con la scrittura come efficace salvagente per galleggiare nella vita. Già autrice di due raccolte di racconti e di una memoria storica, tutte legate al territorio ligure, dal 2007 ha intrapreso la via del noir con alcuni romanzi pubblicati da Fratelli Frilli tra il 2006 e il 2012. All’interno della serie con protagonista il medico legale Ardelia Spinola, troviamo i seguenti titoli: Un mare di silenzio (Garzanti, 2012); Dopo il nero della notte (Garzanti, 2014); Quando finiscono le ombre (Garzanti, 2016); L’ultima sonata (Garzanti, 2017); Il pozzo della discordia (Rizzoli, 2021).