Il segreto di Alejandra




Recensione di Francesca Marchesani


Autrice: Laura Madeleine

Editore: Piemme

Traduzione: Cristina Ingiardi

Genere: Narrativa

Pagine: 416

Pubblicazione: Luglio 2020

Sinossi. Cordova, 1928. Alejandra non ha mai conosciuto altro che l’Hostería del Potro: è qui che, da piccola, è stata abbandonata, ed è qui che ha cominciato prestissimo a lavorare, tanto da scambiare la locandiera e gli altri lavoranti per una famiglia. Nelle cucine dell’Hostería nasce la sua passione culinaria, che dà un senso alla sua vita e la fa sentire libera. Ma questo luogo, dove le cameriere non si limitano a servire cibo e alcol ai clienti, per la giovane Ale è diventato pericoloso. Deve guardarsi da tutti, e in particolare dalla padrona, che vorrebbe farla diventare come le altre. È così che, dopo essere stata accusata ingiustamente della morte di un cliente, Alejandra si trova costretta a fuggire, portando con sé il segreto di quell’omicidio che non ha commesso. Travestita da uomo e con un nome fittizio riesce a uscire dalla Spagna, e comincia un lungo viaggio nel Mediterraneo che la porterà fino in Marocco. Molti anni più tardi, lo squattrinato scrittore americano Sam Hackett si imbatte in un vecchio astuccio per la corrispondenza appartenuto proprio ad Alejandra. Dentro, trova una lettera, appena iniziata. Certo di aver trovato una storia, Sam si mette sulle tracce della ragazza, svelando i molti scandali della sua vita, e un segreto che Ale si è portata fin nella tomba: ciò che davvero accadde a Cordova. Tra la Spagna e il Marocco, con una straordinaria abilità di ricreare sapori, colori e sensazioni di mondi esotici e lontani, Laura Madeleine costruisce un racconto storico vivo e avvincente, senza tralasciare la passione per la cucina che si respira sempre nelle pagine dei suoi romanzi.

Recensione

Sono partita prevenuta nel leggere questo romanzo, davo per scontato che fosse una storia scialba e banale. Mi sono assolutamente dovuta ricredere, l’ho davvero divorato. Come avrei divorato volentieri i piatti di Alejandra, la cuoca di una squallida osteria di Cordova.

I sapori e gli odori dolci e speziati, tenaci e fragranti, che affollano queste pagine vengono dai piatti che Ale comincia a preparare fin dalla tenera età perché preferisce essere utile piuttosto che desiderabile.

E una cuoca spesso viene totalmente ignorata dalla folla di clienti ubriachi e molesti, cosa che non succede alle altre ragazze che fanno parte del personale dell’osteria, costrette a intrattenere i clienti per tutta la notte.

Poi, un delitto, orchestrato in modo magistrale per farla incastrare, la spinge a scappare invece che subire. Ale fugge portandosi dietro la macchia indelebile dell’assassinio di cui si sente comunque colpevole, nonostante non ne abbia minimamente preso parte.

Quindi fa la cosa che sa fare meglio, si mimetizza in mezzo allo sfondo, e chi passa più inosservato di un ragazzetto mal vestito che chiede passaggi in autostop?

Armata solo di un coltello fa molti chilometri, con la taglia che pende sulla sua testa che le fa nascondere sempre di più il seno sotto fasce strette e la chioma sotto cappelli eleganti.

Ogni capitolo della storia di Alejandra, viene preceduta da ricette di cocktail prese dal manuale del perfetto gentiluomo, un regalo che le farà il suo nuovo principale.

Dall’altro lato, a capitoli alternati, abbiamo la storia di Sam, uno scrittore in crisi costretto a vendersi la macchina da scrivere per pagarsi un’altra settimana di affitto a Tangeri. I suoi genitori minacciano di chiudere i rubinetti se non la finisce con questa follia di voler girare il mondo scrivendo. Si sta quasi per arrendere quando, nel negozio di cianfrusaglie del suo amico Abdel, non trova un necessaire da scrittura con un biglietto e delle iniziali A.L.

Questo accende in lui la scintilla della curiosità e una voglia impellente di scrivere gli scorre nelle vene, spingendolo a indagare sempre più. Finché le due storie inevitabilmente, finiscono una dentro l’altra. Talmente tanto che si fatica a distinguere cosa sia finzione e cosa sia realtà.

Una scrittura fluida, semplice ma che cattura l’attenzione e non la molla più. Come un piatto di patatas bravas, povero ma delizioso.

 

 

 

Laura Madeleine


Dopo aver trascorso l’infanzia a recitare in teatro, Laura Madeleine ha studiato letteratura inglese a Cambridge. È autrice del romanzo Una deliziosa pasticceria a Parigi (Piemme, 2016) e ama dedicarsi alla cucina, tanto che per alcuni anni ha scritto delle sue creazioni culinarie sul blog Domestic Sluttery. La ragazza delle ciliegie (Piemme, 2017), è il suo secondo romanzo.

 

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