Il segreto di Osiride




Recensione di Silvia Zucchelli

Autore: Clive Cussler, Graham Brown

Editore: Longanesi

Genere: Thriller avventura

Pagine: 364

Anno Pubblicazione: 2017

Il primo impatto con il romanzo mi ha dato la sensazione di trovarmi a contatto con una serie televisiva (“Lost” per la precisione, per il piacere dei molti fan). Il riferimento più diretto è la “Nebbia Nera”, per me la vera protagonista del racconto (in Lost c’è il “fumo nero”, un vero e proprio essere vivente). La Nebbia Nera è una sostanza gassosa misteriosa, un’arma chimica che ha la capacità di portare chi ne viene a contatto in uno stato non ben definito, una specie di coma in cui l’essere umano riduce a minimi inimmaginabili la frequenza cardiaca e gli atti respiratori. La Nebbia Nera fa la sua comparsa su un’isola, altra analogia con la serie Lost.

Solo che non si tratta di un’isola oceanica vera o presunta, esistente o no, ma della ben nota Lampedusa, nel Mar Mediterraneo. L’intera vicenda si svolge appunto in stati bagnati da questo mare. Kurt Austin si trova a bordo di una nave della NUMA (ente che si occupa del recupero di navi ed aerei scomparsi) quando riceve un segnale di aiuto proveniente da Lampedusa. Ci sono poche persone rinchiuse in una sala d’ospedale, forse i soli superstiti dei 6000 abitanti dell’isola. Renata, medico della struttura, è riuscita a portare in salvo una manciata di persone sigillando una stanza. L’ossigeno è ormai agli sgoccioli…. La Nebbia Nera ha ucciso un’intera isola? Ed è stato un incidente oppure no?

Kurt riesce a salvare i superstiti e Renata, una figura importante e che ha notevoli capacità per essere un semplice e banale medico. Spara con massima precisione, lotta con grandi capacità atletiche e conoscenza di tecniche, è perfino hacker. Potrebbe non essere solo ciò che sembra!

Il titolo del romanzo è tutto un programma. Osiride è il nome della dea egizia che stabiliva la sorte delle anime, cioè decideva chi rimaneva morto e chi poteva tornare in vita. Ma è anche il nome di una organizzazione che possiede la Nebbia Nera, che ha anche i mezzi per controllare le falde acquifere del Nordafrica, quindi ha in mano la vita e la morte di migliaia e migliaia di persone. Molto rapidamente vengono prosciugate le riserve d’acqua, portando gli stati sull’orlo di una guerra civile, allo stremo per la sete e in pericolo di sopravvivenza. C’è anche un altro conto alla rovescia, quello per trovare in tempo utile l’antidoto alla Nebbia Nera, chiamato “Il respiro dell’Angelo” sostanza che potrebbe risvegliare gli abitanti di Lampedusa intossicati dalla Nebbia Nera.

Una parola per definire questo libro?

Difficile da trovare. Completo: c’è di tutto e di più (storia, archeologia, simbolismo, mistero, mitologia egizia, politica, avventura, azione…). Frenetico: inseguimenti in ogni dove. Claustrofobico: ci sono immersioni, corse all’interno di canali d’acqua per la produzione di energia, o di tunnel sotterranei, o subacquei, o in superficie sulla terraferma, o con mezzi di navigazione.

Ho trovato molto interessante il doppio rapporto vita/morte. Osiride dea, che può riportare in vita esseri umani. Osiride “organizzazione”, che possiede la Nebbia Nera e Il respiro dell’angelo. L’acqua, che sulla superficie terrestre è fonte di vita e di energia, ma che in profondità di km potrebbe uccidere altre persone fra cui i protagonisti del romanzo, impegnati a cercare l’arma chimica e la sostanza che la può neutralizzare.

Nel libro si viene a contatto con una gran quantità di oggetti d’arte di valore, e di cianfrusaglie archeologiche (tavolette, lettere, diari, annotazioni, reperti vari, anche napoleonici…), una delle quali potrebbe contenere i riferimenti per la creazione dell’antidoto. Le indicazioni potrebbero essere state accuratamente nascoste o essere più o meno in bella vista… Pur con i ritmi frenetici della narrazione, ho avuto veramente la sensazione di trovarmi nel, e sul, Mediterraneo, di sentire il profumo di salsedine del mare, il vento che sparge la Nebbia. Ho avuto il fiatone e l’ansia nelle corse a Malta, nei vicoli per il porto, e il senso di claustrofobia nei sotterranei del Museo Oceanografico dell’isola. Ho respirato l’aria viziata nel laboratorio di Osiride, a km in profondità sotto la piramide di Giza. Insomma, posso dire di aver fatto una specie di crociera nel Mediterraneo! Molto particolare è il fatto che venga toccata dal racconto anche una cittadina francese chiamata Rennes, in quanto Rennes Le Chateau e una sua chiesa sono sfiorate anche da “Il codice Da Vinci” di Dan Brown.

Consiglio assolutamente di leggere questo libro, con l’avvertenza che non sia l’unico libro che si porta in una eventuale vacanza. Potrebbe essere terminato di leggere troppo presto…

Clive Cussler

Graham Brown


Clive Cussler è uno scrittore statunitense, famoso per i suoi innumerevoli romanzi d’avventura. Nato in Illinois da madre americana e padre tedesco, da piccolo si trasferisce con la famiglia in California. Comincia poi a studiare al Pasadena City College, ma interrompe dopo due anni per arruolarsi nell’aviazione: partecipa quindi alla Guerra di Corea come sergente e lavora anche come meccanico e ingegnere aeronautico per il Military Air Transport Service (MATS).

Graham Brown avvocato e pilota, è autore dei thriller Black Rain, Black Sun e The Eden Prophecy. Vive in Arizona.