Il sentiero del sale




Recensione di Gabriele Loddo


Autore: Raynor Winn

Editore: Feltrinelli

Traduzione: Laura Noulian

Genere: Viaggi

Pagine: 320

Anno di pubblicazione: 2022 (versione italiana)

Sinossi. Solo pochi giorni dopo aver appreso che Moth, suo marito da trentadue anni, ha una malattia incurabile, Raynor riceve la notizia che, a causa di una palese ingiustizia, hanno perso tutto quello che avevano, compresa la casa, che rappresentava anche il loro mezzo di sostentamento. Sono rimasti senza nulla e prendono d’impulso una decisione estrema: mettersi in cammino, con l’essenziale negli zaini, per 1.013 chilometri lungo il South West Coast Path, il fantastico sentiero che si snoda lungo la costa sudoccidentale dell’Inghilterra, dal Somerset al Dorset, attraverso il Devon e la Cornovaglia. Qui vivono nella natura selvaggia, tra rocce e scogliere modellate dalle intemperie, il mare, il vento e il cielo. E passo dopo passo, il loro cammino diventa un viaggio straordinario fatto di intensi incontri e sfide coraggiose, dove alla disperazione si oppone la forza della speranza. “Il sentiero del sale” è una storia vera, sincera e vitale su come venire a patti con il dolore e sulla scoperta dei poteri curativi della natura.

Recensione

Il sentiero del sale” è un romanzo autobiografico che descrive la vera storia di Raynor Winn e di suo marito Moth. I coniugi sono inseparabili, sono legati l’uno dall’altro come si può dipendere dall’aria che ognuno di noi respira. Si sposano contro il volere delle rispettive famiglie, mettono su casa e crescono due figli in gamba. La dimora è una fattoria che hanno allestito in B&b, gli permette di accogliere i turisti di passaggio e di trarre quei guadagni in grado di mantenerli condignità.

Purtroppo, dopo trentadue anni di sacrifici, in seguito a un investimento azionario fallito nel peggiore dei modi, perdono quello che possiedono, dalla casa al lavoro. Per l’assurdità delle leggi che governano il paese si ritrovano a incarnare la posizione di senzatetto, figure odiate dai propri connazionali. Presto Raynor e Moth vengono additati come dei barboni, come dei drogati nullafacenti e, nonostante le tante competenze acquisite nel tempo, non riescono a ricollocarsi nel mondo del lavoro.

A peggiorare una situazione di per sé già difficile,  sopraggiunge l’aggravarsi della DCB di cui soffre Moth, una patologia degenerativa che, nel tempo, lo condurrà a paralisi e rapida morte. Tutti voltano loro le spalle e, tra tutte le possibili opzioni che restano, Raynor sente che devono camminare, come se il destino li stesse chiamando verso un processo di crescita che li rinforzerà nel fisico e nello spirito.

Attraverso le pagine del romanzo Raynor Winn descrive il viaggio compiuto, passo dopo passo, nel South West Coast Path, la caratteristica costa meridionale dell’Inghilterra.

La loro avventura si srotola tra imponenti scogliere, tra pantani e splendidi spiagge, tra lo stridere dei gabbiani, il lento cammino dei tassi e la regale bellezza dei cervi, avvolti da una natura che offre ospitalità e non chiede nulla in cambio.

 

Raynor Winn


Dopo aver percorso il cammino lungo la costa sudoccidentale dell’Inghilterra, Raynor Winn è diventata una camminatrice professionista e scrive di natura, dei senzatetto e di camping selvaggio. Vive in Cornovaglia con il marito Moth. Con Il sentiero di sale si è aggiudicata il premio della Royal Society of Literature ed è arrivata finalista al premio Costa per le biografie e al premio Wainwright per il nature writing.

 

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