Audiolibro. Il silenzio dell’erba




Recensione di Ilaria Bagnati


Autore: Silvia Volpi

Lettore: Angela Ricciardi

Regia: GOODmood

Durata: 10h e 8m

Pubblicazione: 4 novembre 2021

 

 

 

 

 

 

Sinossi. “Da quando fa la giornalista ha seguito centinaia di fatti di cronaca, ma quelli indelebili nella sua memoria hanno a che fare con il crimine. Da qualche tempo anche con i legami familiari. E se c’è una cosa che le attorciglia l’anima sono le notizie che coinvolgono i ragazzini”. 

Alle porte di Pisa, a due passi da una villa medicea, viene ritrovato il corpo di una donna. La notizia arriva nella redazione del quotidiano La Piazza, dove la direttrice Elsa Guidi è alle prese con la storia di un ragazzino che all’uscita di scuola si è dileguato per non fare ritorno a casa. Risalire all’identità del cadavere e riannodare i fili di un’esistenza complicata non è cosa da poco, e per riuscirci a Elsa servirà l’aiuto del suo cronista migliore, il bel Tommaso Morotti. È in una Toscana profumata di primavera che si dipana l’indagine della “direttora” e del “Moro”: lei provoca e tormenta con un occhio al giornale e l’altro alla famiglia, lui con fiuto e ironia s’insinua nella vita della gente per restituire al suo capo e ai lettori gli indizi che condurranno alla soluzione del caso. Silvia Volpi torna con un giallo che si legge con il sorriso e scuote il cuore. Giornalista e scrittrice toscana, ha pubblicato per Mondadori Alzati e corri, direttora, la prima indagine della coppia Guidi-Morotti. Lavora al giornale Il Tirreno e Gruppo Sae come segretaria di redazione e nell’ufficio legale. Vive a Pisa con il marito e i tre figli.

 

Recensione

Elsa Guidi, direttora del quotidiano La Piazza, è una donna tutta d’un pezzo, riesce a dirigere il lavoro al giornale e seguire due figli adolescenti. Le storie che più ama seguire sono quelle di cronaca e quelle che riguardano bambini e ragazzi la toccano particolarmente.

Quando in città si perdono le tracce di un ragazzo adolescente dopo l’uscita da scuola, Elsa decide di seguire il caso e pretende che venga fatto con  grande tatto per rispettare la giovane età del minore. In contemporanea viene trovato il cadavere di una donna non lontano da una villa medicea.

Elsa non può farsi scappare neanche questa notizia così chiede al suo migliore cronista, Tommaso Morotti, di indagare e di scoprire se la notizia merita davvero attenzione. Il cronista così si adopera per scoprire chi sia la donna morta, come sia morta (è stata uccisa?), che tipo di vita conduceva.

Scopriamo così le grandi abilità di Morotti nell’interrogare le persone mettendole a proprio agio e carpire ogni informazione che possa tornare utile, tutto ciò che sa glielo ha insegnato la direttora.

Ho molto apprezzato l’ironia che caratterizza l’opera, mi sono molto divertita ad ascoltare le battute e i modi di dire tipici toscani e in particolare di Pisa e Livorno.

Io amo la Toscana e il toscano quindi sentire le battute con il giusto accento mi è piaciuto molto.
I personaggi sono interessanti, soprattutto Elsa e Tommaso che hanno maggior rilievo: Elsa ha un carattere forte, è elegante, decisa e sicura di sé mentre Tommaso è belloccio, sa come portare le persone dalla sua parte e ama il suo lavoro. La trama l’ho trovata ben sviluppata e la risoluzione delle indagini mi ha sorpresa.

L’ascolto di Il silenzio dell’erba è stato molto piacevole e scorrevole, consigliato!

 

A cura di Ilaria Bagnati

ilariaticonsigliaunlibro.blogspot.com

 

 

Silvia Volpi


è nata a Pisa ed è una giornalista. Lavora al quotidiano “Il Tirreno” come segretaria di redazione. Vive a Pisa con il marito e i tre figli.

 

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