Il sospetto




 IL SOSPETTO

di Scott Turow

Mondadori 2023

Sara Crimi (Traduttore)

Legal thiller, pag. 384

Sinossi. Lucia Gomez, capo della polizia nella città di Highland Isle, nei pressi della Kindle County, è sempre stata consapevole del fatto che per una donna che lavora nelle forze dell’ordine è fondamentale farsi rispettare. Fino a ora Lucia si è guadagnata una reputazione impeccabile mantenendosi in difficile equilibrio tra l’esercizio della sua autorità e il cameratismo. Quando tre poliziotti la accusano di aver chiesto favori sessuali in cambio di una promozione, Lucia si rivolge a un vecchio e fidato amico avvocato, Rik Dudek, chiedendogli di difenderla, insistendo che la denuncia contro di lei è stata costruita per distruggere la sua carriera e favorire i suoi nemici, dentro e fuori dalla polizia. Clarice Granum, detta Pinky, ha passato la maggior parte della sua giovinezza sperimentando ogni tipo di droga, facendosi licenziare da molti posti di lavoro, accademia di polizia inclusa. Sa perfettamente che la maggior parte della gente pensa che sia una fallita, ma ora ha finalmente trovato ciò che fa per lei: lavora come investigatrice privata per Rik, anche se la clientela del suo capo non è certo quella di alto profilo cui era abituata nello studio legale di suo nonno, il famoso avvocato Sandy Stern. Ma sia lei che Rik sono convinti che il caso di Lucia Gomez, che ha ormai attirato l’attenzione a livello nazionale, può essere la loro opportunità per entrare nella big league. Guidata dal suo sesto senso e dalle sue indubbie doti di detective, Pinky si getta a capofitto in questa vicenda delicata e scandalosa che la condurrà fino nei recessi più profondi della criminalità locale. In un crescendo di suspense e intrighi, è proprio lei la vera protagonista di questo nuovo legal thriller con il quale, ancora una volta, Scott Turow conferma le sue doti di grande scrittore, regalando al lettore una storia appassionante e uno dei suoi personaggi più convincenti.


Recensione Marina Toniolo

Curiosare e ficcanasare sono due cose che mi entusiasmano pazzamente”.

Molti anni orsono, la mia prima passione sono stati i legal thriller, cioè storie ambientate negli Stati Uniti e incentrate sul loro sistema giuridico. Romanzi di avvocati e di patologi forensi che mi hanno edotto su un mondo accattivante, fino ad allora, sconosciuto.

Scott Turow è considerato il padre del legal trhriller e ne ‘Il sospetto’ ho la prova del nove.
Il capo della polizia Lucia Gomez, donna latina che ha scalato i vertici della gerarchia, viene incriminata per abuso di potere. E’ accusata da tre suoi sottoposti – di cui due non lavorano più in polizia – di aver preteso favori sessuali in cambio di promozioni. La difesa viene affidata allo studio legale di Rik, un avvocato di città amico di Lucia. Ad aiutarlo c’è anche Pinky una ragazza di circa trent’anni perennemente in bilico tra il desiderio di restare irresponsabile e quello di maturare e quindi entrare nel mondo degli adulti. Ha evidenti doti da investigatrice e ci unisce una freschezza di pensiero che la rendono propensa a un intuito particolare. Insieme alla sua ex ragazza Tonya, poliziotta incaricata del caso Gomez, scoprirà gli intrighi di potere che avviluppano Highland Isle e conoscerà un uomo che, finalmente, potrebbe traghettarla in un porto affettivo a lungo disdegnato.

Di primo acchito Pinky, con il chiodo sul naso, i capelli punk e il giubbotto di pelle potrebbe far pensare a Lisbeth Salander. Non potrebbero essere eroine più diverse. Pinky ha un passato da tossica, dovuto alla frattura di una vertebra e alla conseguente rinuncia alle Olimpiadi. Per combattere il dolore si affida a sostanze stupefacenti e questo la porta a non entrare in polizia. Le piacciono poche persone e lei non piace agli altri poiché tende immediatamente alla provocazione. Ma sul suo lavoro è competente, preparata e onesta. Anche la sua vita privata rispecchia questa onestà di base.

E’ un personaggio a tutto tondo con molte sfaccettature e rende la lettura un vero piacere. Altrimenti, lo confesso, sarebbe un po’ arduo proseguire nelle pagine dove vengono sviscerati i meccanismi di incriminazione e di collegamento tra poteri processuali. Denso di acronimi di cui presto si perde memoria la storia si snoda tra DEA, FBI e polizia di Highland Isle. 

Non potrebbe essere scritto che con indubbia competenza quindi un plauso va anche alla traduzione puntuale e specifica.

E’ interessante notare l’evoluzione di questo genere, come i romanzi siano sempre più dettagliati e tecnici. E’ una bella sorpresa vedere, in contrapposizione, come sia anche diventato fondamentale l’inserimento, qui in dettaglio, di un’eroina ben delineata, ne’ troppo positiva ne’ troppo negativa, capace pur con limiti umani di comprendere le diverse specifiche situazioni.

Consigliato per gli estimatori e per chi si approccia volendo entrare nel mondo legale americano.

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Scott Turow


Scott Turow è uno scrittore e avvocato penalista statunitense. Si è laureato all’Amherst College nel 1970. Quell’anno riceve la Edith Mirrielees Fellowship dal centro di scrittura creativa dell’università di Standford. Dal 1972 al 1975 insegna scrittura creativa a Stanford.

Nel 1975 entra ad Harvard dove si laurea con lode nel 1978. Dal 1978 al 1986 è stato assistente del procuratore generale a Chicago. È stato uno degli avvocati dell’accusa nella causa contro William J. Scott, accusato di frode fiscale ed è considerato l’inventore del legal thriller. 
Presunto innocente (1987) lo portò ai vertici delle classifiche di vendita di tutto il mondo.
Tra i suoi romanzi: Harvard. Facoltà di legge (1977), L’onere della prova (1990), Ammissione di colpa (1993), La legge dei padri (1997), Lesioni personali (2000), Innocente (2010), Identici (2013), La testimonianza (2017).

Nel 2007 ha ricevuto il prestigioso Raymond Chandler Award, il premio letterario istituito da Irene Bignardi nel 1996 in collaborazione con il Raymond Chandler Estate dedicato alla scrittura noir che ogni anno laurea un maestro del genere.

A cura di Marina Toniolo

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