Il taglio di Dio




Recensione di Katia Fortunato


Autore: Jeffery Deaver

Traduzione: R. Prencipe

Editore: Rizzoli

Genere: Thriller

Pagine: 525

Anno di Pubblicazione: 2018

Sinossi. Diamond District, Manhattan. Jatin Patel, maestro tagliatore di diamanti, giace esanime sul pavimento del suo laboratorio. Pochi metri più in là, una giovane coppia di fidanzati. Hanno caviglie e polsi legati, la gola tagliata. La scena che la squadra di Lincoln Rhyme si trova di fronte, un sabato mattina qualunque nelle stanze della Patel Designs, ha tutti i numeri della classica rapina finita male. Ma per Amelia Sachs qualcosa non torna. I diamanti lavorati non sono stati portati via, e l’assassino si è accanito sulle vittime con una brutalità che suggerisce un movente diverso. Per sposare definitivamente la tesi che dietro all’omicidio si nasconda altro, basta leggere il messaggio sgrammaticato e delirante che il killer ha inviato alla stampa. Non è la prima volta che Rhyme deve entrare nella mente allucinata di un assassino. Se non fosse che la follia del Promittente, così si è firmato, è eguagliata da un’abilità e una lucidità fuori dal comune. Per quanto un errore l’abbia già commesso, un errore che lo potrebbe incastrare. Jeffery Deaver lancia la sua sfida, una duplice caccia all’uomo nello spietato mondo del commercio dei diamanti, e si diverte a mettere alla prova il formidabile intuito di Lincoln e Amelia con svolte improvvise e deviazioni di percorso. Nelle pagine dell’ultimo Rhyme, il suo autore ci offre qualcosa di nuovo e inaspettato, l’ingrediente segreto per un thriller perfetto.

Recensione

Datemi un libro con Lincoln e Amanda, e mi verranno gli occhi a cuoricino. Non posso recensire questo libro; sono di parte. Adoro Rhyme, adoro Deaver, adoro le storie che tira fuori da quella sua geniale testolina.

Mi piacciono le spiegazioni scientifiche, le indagini, le elucubrazioni mentali, gli altri personaggi che ruotano intorno a Rhyme e il fatto che Rhyme sia così disarmante nella sua scontrosità e nella sua apparente durezza.

Per non parlare di Amanda e della sua dolcezza, tanto contraria a Rhyme quanto complementare.

In questa avventura, a un certo punto, ho pensato: Rhyme è impazzito.

Poi tutto è andato a posto; i buoni con i buoni e i cattivi con i cattivi.

Deaver stavolta non ha badato a spese, in quanto a fantasia, e ha costruito una storia con i contro…Ha questa capacità pazzesca di farti capire che c’è sempre qualcosa in più, lo sai, te l’aspetti, lo senti e poi, ecco che Deaver ti spiazza e non puoi fare altro che chiudere il libro e pregare che si decida presto a scriverne un altro.

Deaver crea dipendenza.

Jeffery Deaver 


Ex giornalista ed ex avvocato, nel 1990 ha abbandonato la carriera legale per dedicarsi alla scrittura a tempo pieno. Scrittore di romanzi thriller, ha vinto per tre volte l’Ellery Queen Readers Award for Best Short Story of the Year; ha vinto, inoltre, il British Thumping Good Read Award ed è stato più volte finalista all’Edgar Award.

 

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