Il tempo del male




Recensione di Marco Lambertini


Autore: Arne Dahl

Editore: Marsilio

Collana: Farfalle

Traduzione: Alessandro Borini

Pagine: 416

Genere: Thriller

Anno di Pubblicazione: 2017

Nell’arco di tre anni, tre ragazze quindicenni sono scomparse in varie parti della Svezia. Nessun indizio che leghi i tre fatti e nessuna prova che siano state rapite, tranne per il Sovraintendente Berger, che in seguito ad una telefonata anonima, piomba in un appartamento vuoto dove si trovano resti del sangue dell’ultima ragazza scomparsa.

Comincia così Il Tempo del Male, di Arne Dahl che lascia per il momento le storie del Gruppo A e ci consegna un nuovo protagonista, Sam Berger, detective di punta della Omicidi di Stoccolma. Berger è ossessionato dalla convinzione che i tre casi di scomparsa siano legati e rischia di perdere tutto, compreso il lavoro, per dimostrarlo.

Poi all’improvviso la sua tenacia lo porta a una scoperta sconvolgente: una donna compare nelle foto di tutti e tre i casi. Sarà lei il serial killer, oppure è una semplice pedina nelle mani di qualcun altro? O ancora, è qualcuno che, come Berger, vuole catturare una preda feroce come il primo serial killer svedese?

Poi all’improvviso tutto cambia. Berger da cacciatore diventa preda e si trova ad essere sospettato di essere il rapitore. E poi emerge la figura di Molly Blom, detective sotto copertura della Sapo (servizi segreti svedesi), anche lei ossessionata dai rapimenti e con un passato da vittima che nessuno conosce.

Berger e Blom, che erano stati a scuola insieme, dovranno risolvere un enigma che li riporterà nel passato, a cominciare da una rimessa di barche dove il loro destino era stato segnato oltre vent’anni prima.

Questo è l’inizio fulminante del libro, che poi continua mescolando adrenalina a introspezione.

Da qui in avanti la trama è un perfetto incastro ad orologeria, proprio come il PATEK PHILIPPE CALATRAVA di Berger, e cosi l’indagine sui rapimenti, e forse omicidi, diventa qualcosa di ancora più grande e coinvolge i servizi segreti e la prima guerra in Irak.

Se il buongiorno si vede dal mattino, Berger e Blom saranno dei nuovi personaggi di culto all’interno del Giallo Nordico.

Arne Dahl


Arne Dahl, pseudonimo di Jan Arnald (Sollentuna, 11 gennaio 1963), è uno scrittore svedese. Scrittore e critico letterario, a Stoccolma collabora con l’Accademia di Svezia[1]. Scrive principalmente romanzi gialli sotto il suo pseudonimo ed è famoso soprattutto per la serie di romanzi incentrati sul “Gruppo A”, pubblicata in Italia da Marsilio. La serie, tradotta in venticinque lingue e premiata con il Palle Rosenkrantz Prisen e più volte con il Deutscher Krimipreis[1], è ambientata a Stoccolma e ha per protagonista Paul Hjelm.

 

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