Il viaggio di kordelia




Recensione di Christian Floris


Autore: Chiara Forlani

Editore: MDC Edizioni

Genere: Favolistico-storico

Pagine: 78

Anno di pubblicazione: 2021

Sinossi. Kordelia è una ragazzina tedesca che, con un pretesto, viene strappata dalla madre Helga, strega buona con poteri speciali, ma riesce a fuggire. Siamo a Ferrara, negli anni Cinquanta: dopo la seconda mondiale, lei non ha avuto più notizie del proprio padre. Comincia così un viaggio, non privo di colpi di scena e azioni rocambolesche, nel quale la protagonista proverà a trovare le risposte alle domande che cerca da tempo.

Recensione 

In questo romanzo breve, favola, magie e pagine tristi della nostra storia recente si mescolano in un connubio unico, divertente, ma con un peso specifico profondo e importante.

Con il tocco leggero e l’incanto della fiaba, la penna di Chiara Forlani delinea una storia ironica e struggente allo stesso tempo, che spalanca una finestra su un drammatico capitolo troppo presto dimenticato: la prigionia degli internati militari italiani, seguita all’armistizio del 1943.

Con le sue kappa teutoniche a trapuntare dialoghi e riflessioni, ci figuriamo subito la simpatia di Kordelia, ma anche la sua feroce determinazione, desiderosa di arrivare a una verità a lungo negata. La sua è una lotta contro i soprusi delle autorità corrotte, è una ricerca accompagnata da amici e compagni di viaggio, è una storia condita dalla tenerezza di Bubi e dal dolce gusto del cioccolato svizzero.

Chiara sa parlare ai ragazzi, ma con la coda dell’occhio guarda agli adulti, senza cadere nel didascalismo: con la sua sapiente concinnitas, il suo equilibrio narrativo che non affatica il lettore, l’ironia arguta che non risparmia lo svelamento di realtà tragiche, Il viaggio di Kordelia è anche il dipinto di un’epoca, quella faticosa della ricostruzione, quella degli strascischi infiniti di un conflitto assurdo.

Sarebbe riduttivo definirlo soltanto un libro per ragazzi. Questa storia non è scritta da Chiara, questa storia è Chiara: figlia della sua verve bonaria e decisa, scaturita dalle terre descritte nel Mulino del Po di Bacchelli. E con il piglio spiritoso e garbato di quell’altro grande scrittore che fu Giovannino Guareschi.

Il brano che io avrei voluto scrivere è:

Si rassegna subito, le basta ritrovare suo padre, capire perché ha scelto di rimanere in Germania e di non tornare da loro. Nei suoi confronti adesso prova un  miscuglio di odio e compassione

 

Chiara Forlani


Chiara Forlani risiede a Ferrara, dove è nata. Dopo un’infanzia passata a divorare libri, frequenta il liceo scientifico, ma rompe gli schemi con una laurea in storia dell’arte. La sua carriera ha visto alternarsi la passione per l’arte e le belle lettere. Dall’amore per il restauro è approdata alla scuola ospedaliera, dove ogni giorno porta un bel sorriso ai piccoli pazienti. Ama vivere in campagna, dove i suoi due cani possono correre felici. Da quando ha iniziato a scrivere, non si è più fermata. Ha pubblicato per Edizioni Montag La tasca sul cuore e Una rosa tra i capelli – Io e Boldini, oltre a vari racconti presenti in antologie.

 

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