Intervista a Flumeri & Giacometti




A tu per tu con l’autore


Ciao Elisabetta e Gabriella, vi ringrazio, anche a nome di ThrillerNord, per avere accettato di rispondere a qualche domanda sul vostro ultimo romanzo “Se la città dorme”.

Devo farvi i complimenti per questo thriller molto ben congegnato e che affronta argomenti molto delicati con molta sensibilità. Siete state ispirate da qualche fatto realmente avvenuto?

Sì, ma non ne possiamo parlare perché rischieremmo di fare spoiler.

 

“Se la città dorme” mette in evidenza un grande lavoro di documentazione e tanta attenzione ai più minimi particolari. Quando tempo avete impiegato a concluderlo in maniera definitiva?

Una storia del genere richiedeva non solo il parere di esperti ma anche una verifica di natura psicologica. E non è stato facile durante il lockdown.  Ma abbiamo avuto la fortuna di avere una consulenza diretta da parte di funzionari della Squadra Mobile di Roma e di più psicologi specializzati. Abbiamo iniziato a raccogliere il materiale e a parlare con gli esperti a settembre 2020 e per l’estate 2021 il libro era pronto.

 

Il sostituto commissario Luce Giordano è la protagonista di questo thriller che inaugura una nuova serie chiamata “Fiat Lux”. Volete presentarla ai lettori?

Volevamo metterci alla prova con una nuova serie e cercavamo una protagonista forte con delle caratteristiche particolari, che ci permettesse di affrontare un argomento per noi importante.

La domanda tematica intorno a cui abbiamo costruito la serie è : cosa si è disposti a fare per restare fedeli a se stessi? La risposta di Luce è netta: qualsiasi cosa, anche se il prezzo da pagare è altissimo. Questo la rende un personaggio controverso ma ben motivato e la sua squadra ha imparato a stimarla e ad amarla malgrado il suo passato. 

Il primo interrogativo che ci siamo poste, una volta messo a fuoco il personaggio di Luce, riguardava la sua verosimiglianza all’interno di istituzioni e forze dell’ordine. Per questo abbiamo interpellato sia un magistrato che dei funzionari della Polizia di Stato e abbiamo avuto una risposta affermativa. Forti di questo, siamo andate avanti nella costruzione del personaggio e abbiamo creato intorno a lei un universo in cui alleanze e conflitti convivono, dando vita al giusto humus per il genere di storie che vogliamo raccontare.

 

La Roma raffigurata nel romanzo è suggestiva ma inconsueta, lontana dai soliti cliché. Come nasce questa vostra scelta?

Roma è la città in cui viviamo e i quartieri di cui parliamo sono quelli in cui siamo cresciute o che abbiamo frequentato negli anni, quindi li conosciamo bene e questo ci ha molto aiutato nella scrittura. Volevamo raccontare la nostra città ma evitando la Roma delle cartoline, per mostrare ai lettori un’ambientazione diversa e che ci sembrava più consona alla narrazione.

 

Il libro ha una trama e delle svolte narrative molto coinvolgenti dal taglio cinematografico. Avete pensato anche ad una versione per il grande schermo?

Il nostro è un background da sceneggiatrici, quindi tutti i nostri libri sono molto ‘visivi’ e hanno una struttura che si adatta facilmente al piccolo e al grande schermo. Ciò detto, ne saremmo felici, aspettiamo di sapere cosa ne pensano i produttori…

  

Avete scritto moltissimi libri e creato e sviluppato tantissimi personaggi ma qual è quello che vi è più caro?

Non ce n’è uno solo, perché ognuna delle protagoniste racconta una sfaccettatura del nostro carattere in periodi diversi della vita, quindi siamo affezionate a tutte, anche se in modo diverso.

 

Questo è il primo atto di una serie. Avete già scritto il secondo?

Al momento c’è l’embrione di un’idea e speriamo di poter pubblicare la seconda avventura di Luce entro fine anno, vista l’accoglienza calorosa ottenuta dal primo libro. Ma il sostituto commissario Giordano deve pazientare un po’ perché in questo momento Emma & Kate hanno la precedenza: stiamo lavorando al nono romanzo della loro serie.

 

Quali sono i vostri autori preferiti nel genere thriller/noir, in particolare, se ci sono, nell’area nordica?

Sono tanti ed è difficile scegliere!

Ai primi posti nella lista: Ellroy, Izzo, Scerbanenco, Vargas, Katzenbach, Redondo, Freeman, Pulixi. Per quanto riguarda i nordici: Maj Sjöwall e Per Wahlöö , Håkan Nesser ( la serie di Van Veeteren), Søren Sveistrup e Jo Nesbø.

Grazie per aver ritagliato del tempo per rispondere a queste domande e ancora complimenti.

 

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