Intervista a Giorgio Pulvirenti




A tu per tu con l’autore


 

Ciao! Grazie per questa opportunità! 

Per prima cosa vorrei capire cosa ti ha spinto a scrivere un libro così prettamente romantico e come hai cercato di immedesimarti nella mente e nei sentimenti di una giovane donna.

Ciao e grazie a te per questa intervista. Beh, a essere sincero ti confesso che era da moltissimo tempo che desideravo scrivere una storia d’amore di questo genere, ovvero non la classica storia nella quale due si innamorano e vivono felici e contenti. Credo di essere stato spinto dalla voglia di scrivere cosa significhi per me l’amore, cioè non solo gioia ma anche sofferenza e a volte dolore, ma soprattutto insegnamento ed esperienza di vita, proprio come nel caso di Isabel. Per quanto riguarda il discorso dell’immedesimazione nel personaggio femminile, come ben intuirai non è stato affatto semplice. Diciamo che mi sono ispirato a una persona a me cara e questo ha facilitato la cosa…

La natura gioca un ruolo molto importante: ci sono descrizioni stupende di paesaggi dall’estate all’inverno: sei mai stato in Tirolo?

No, non ci sono mai stato ma spero di farlo a breve. Io amo in maniera incondizionata i luoghi legati al paesaggio montano. Naturalmente, per la descrizione dei paesaggi mi sono aiutato facendo riferimento ai paesaggi dell’Etna, luogo vicino casa mia e a me molto caro, che fondamentalmente sono simili a quelli del sud Tirolo per numerosi aspetti.

Come hai costruito una protagonista così forte e salda nei suoi principi? I 17 anni sono un gran periodo di transizione verso l’età adulta, perché Isabel non ha mai un attimo di cedimento se non verso la fine della storia?

Era il mio più grande desiderio scrivere di un personaggio di questo tipo. Come detto prima, mi sono ispirato a una persona a me particolarmente cara che nella vita reale ha la stessa età di Isabel e che come carattere le assomiglia pure. Desideravo far emergere la resilienza delle donne, in particolar modo di quelle appartenenti a quello spaccato di storia legate a un periodo molto difficile. Ovviamente anche Isabel è umana, e quindi anche lei vive momenti difficili dove sembra cedere, anche se alla fine riuscirà a trovare la forza per andare avanti.

E per ultimo, vorrei tanto sapere se sei più Daniel o Julian!

Bella domanda! Beh, diciamo che mi identifico in entrambi. Di Daniel prenderei più il discorso legato alla sua passione per i libri e la letteratura in genere, e naturalmente il suo cuore enorme. Di Julian prenderei la capacità di comprendere la propria compagna, il coraggio di darle fiducia. Se proprio devo scegliere, dico Daniel.

A cura di Marina Toniolo

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