Intervista a Umberto Giampà, disegnatore di “Nebula” Shockdom




A tu per tu con l’autore

A cura di

Cristina Marra


 

Un caso straordinario, incredibile, in cui è coinvolta una bambola e che comincia sull’autostrada che conduce il giovane e travolgente Aiace dalla Toscana alla Calabria, a Scarrìa, città immaginaria, per ritrovare un vecchio amico Carlo, dopo una lunga assenza. Con un dialogo divertente e surreale tra Aiace e il suo compagno di viaggio, un orsetto di pelouche, gli autori ci introducono in una storia che ruota intorno alla sparizione di una bambola assicurata per un valore altissimo, della bambina che la possiede e dei tre personaggi principali coinvolti nella vicenda, Veronica, la proprietaria dell’agenzia di assicurazioni Nebula, l’ispettrice di polizia Caterina, e Aiace, che si infila nell’indagine quasi senza rendersene conto. Il fumetto è un giallo all’italiana con tanto di crimine, indagine e soluzione del caso e punta sulla caratterizzazione dei personaggi dai caratteri forti e determinati e svelando anche alcuni tratti peculiari dei calabresi e del paesaggio. La Calabria di Nebula emerge nei dialoghi intrisi di quotidianità ed espressioni gergali e nei disegni che, ora nello sfondo, ora negli scorci raccontano una terra che stupisce e affascina Aiace.

Il soggetto di Lucio Staiano, sceneggiato da Marco Di Grazia è disegnato da Umberto Giampà,  fumettista e caricaturista , autore tra gli altri del numero 1 del fumetto “The Steam” (Noise Press) e di alcuni volumi di “Grimm tales of horror” per l’editore americano Zenescope Entertainement.

 

Umberto, “Nebula” è un giallo all’Italiana, quando è nata l’idea di questo graphic novel?

Per parlare di NEBULA devo partire dall’’inizio, ovvero dal 2015, quando il buon Lucio Staiano (editore di Shockdom), durante un incontro a Lucca Comics & Games, mi propose il progetto “disegnato da un calabrese per un editore calabrese” e rivolto davvero a tutti. Si, perché questa sua storia, che ha radici antiche (il progetto originale risale più o meno al 2000, agli albori della Shockdom, ed era concepito solo come storia digitale, non cartacea) e che Lucio ha voluto riprendere insieme allo sceneggiatore Marco Di Grazia, aveva bisogno di un inizio. La versione digitale disegnata da un Giuseppe Di Bernardo agli inizi della sua carriera (e che ha curato la bellissima cover del volume che avete tra le mani) era un’avventura già avviata, in cui i personaggi si conoscevano già, mentre con me abbiamo finalmente raccontato l’origine, quando Aiace non conosceva Veronica o Caterina, non aveva idea di cosa fosse la “Nebula Insurance”, e soprattutto non poteva immaginare in che guai si sarebbe cacciato!

 

 

La Calabria è molto presente nella storia: su quali particolari ti sei concentrato?

All’’interno di NEBULA troverete tanti clichè tipici della mia bella Calabria, sia nelle ambientazioni che nei rapporti tra le persone, con le loro abitudini, consuetudini e tradizioni. Tanti spunti che faranno piacevolmente sorridere tutti, ma proprio tutti, fino alla risoluzione del “mistero della bambola rapita e di quello che ne conseguì” (ma sarà davvero così?).

 

La storia ha un carattere un pò retro ma è nuova e originale. Sei di scuola Americana, questa storia invece che ritmi ha?

Disegnare NEBULA è stata una bella sfida, proprio perché io provengo dalla scuola americana di fumetto, e quindi ho uno stile di disegno piuttosto dinamico, plastico ed “esplosivo”. Questa storia invece è italianissima, fatta di viaggi, intrighi, strade e paesini, uffici e auto delle Forze dell’’Ordine, quindi ho concentrato tutta l’’attenzione sugli sfondi, i particolari, e in particolar modo le espressioni e le interazioni tra i personaggi, affinchè ognuno di loro avesse la propria identità ben definita e potesse rapportarsi con gli altri comprimari in maniera naturale e veritiera (passo fondamentale per il mio modo di disegnare fumetti).

 

Come procede il tuo lavoro? Pensi prima ai personaggi, ai loro volti o all’ambientazione?

La prima cosa che faccio è leggere per intero la sceneggiatura: devo capire appieno il senso della storia, lo svolgimento degli eventi, i caratteri dei personaggi ecc. Questo mi aiuta nella fase di disegno, che nel mio caso trova il suo fondamento nei personaggi e nelle loro rapporti. Ovviamente anche le ambientazioni e gli sfondi hanno la loro grande importanza, ma a mio parere i personaggi hanno sempre la priorità: in fondo, se essi risultassero “piatti” o “sterili” su carta, anche lo sfondo più bello non servirebbe a nulla nell’’economia del racconto.

 

Che personaggi sono Aiace e la poliziotta?

Beh, sono personaggi decisamente caratterizzati nei dettagli! Con questo primo viaggio del toscanaccio Aiace in terra calabra si svilupperà una storia fresca, divertente, un giallo “all’’italiana” dove ci sta davvero tutto: tanto mistero, un rapimento, una bambola misteriosa, una poliziotta rude ma bellissima (Caterina), un’’assicuratrice viziata, ma volenterosa (Veronica), e un consulente assicurativo dall’’ animo buono (Aiace) che incorpora l’’aspetto belloccio e irriverente di un Robert Downey Jr misto all’’ironia di un Leonardo Pieraccioni e compagnia bella.

 

 

I tuoi prossimi progetti?

Attualmente sto lavorando per gli Stati Uniti a un nuovo numero della collana “GRIMM TALES OF TERROR” (Zenescope Entertainment). Questa serie offre al lettore una storia diversa per ogni numero, e ogni storia si basa su famosi racconti del terrore, personaggi horror, leggende metropolitane ecc, tutti rivisitati in chiave moderna, ma sempre vicinissimi alla natura dei racconti da cui traggono spunto.

Umberto Giampà