La caduta dei giganti  




 La caduta dei giganti 


Autore: Ken Follett

Editore: Mondadori

Serie: Vol 1

Traduzione: Adriana Colombo, Paola Frezza Pavese, Nicoletta Lamberti

Genere: Narrativa storica

Pagine: 999 p., R

Anno di pubblicazione: 2016

Sinossi.

I destini di cinque famiglie si intrecciano inesorabilmente attraverso due continenti sullo sfondo dei drammatici eventi scatenati dallo scoppio della Prima guerra mondiale e dalla rivoluzione russa. Tutto ha inizio nel 1911, il giorno dell’incoronazione di Giorgio V nell’abbazia di Westminster a Londra. Quello stesso 22 giugno ad Aberowen, in Galles, Billy Williams compie tredici anni e inizia a lavorare in miniera. La sua vita sembrerebbe segnata. Amore e inimicizia legano la sua famiglia agli aristocratici Fitzherbert, proprietari della miniera e tra le famiglie più ricche d’Inghilterra. Lady Maud Fitzherbert, appassionata e battagliera sostenitrice del diritto di voto alle donne, si innamora dell’affascinante Walter von Ulrich, spia tedesca all’ambasciata di Londra. Le loro strade incrociano quella di Gus Dewar, giovane assistente del presidente americano Wilson. Ed è proprio in America che due orfani russi, i fratelli Grigorij e Lev Peskov, progettano di emigrare, ostacolati però dallo scoppio della guerra e della rivoluzione. Dalle miniere di carbone ai candelabri scintillanti di palazzi sontuosi, dai corridoi della politica alle alcove dei potenti, da Washington a San Pietroburgo, da Londra a Parigi il racconto si muove incessantemente fra drammi nascosti e intrighi internazionali. Ne sono protagonisti ricchi aristocratici, poveri ambiziosi, donne coraggiose e volitive e sopra tutto e tutti le conseguenze della guerra per chi la fa e per chi resta a casa.

“La guerra era o una folle corsa o snervante inattività.”

 Recensione di Loredana Cescutti


Ho iniziato “La caduta dei giganti” assieme a Federica, la mia amica di letture e nonostante la mole, con molta calma, per darci il tempo di leggere anche altro, lo abbiamo cominciato e, ahimè, finito.

Questo primo capitolo della “Trilogia del secolo” abbraccia il lasso di tempo che va dal 1911 al 1924. Un periodo di grandi cambiamenti storici a livello globale, che inserito dentro una guerra destinata a lasciare cicatrici in ogni singola persona coinvolta, ci accompagnerà nel fare la conoscenza di alcune fra le famiglie che in un modo o nell’altro hanno lasciato un’impronta indelebile nella vita degli altri.

La povertà, la carestia, il femminismo, le violenze, la voglia di essere e sentirsi superiori agli altri, l’esaltazione dell’amore e dell’odio…

… tutto ciò è “La caduta dei giganti, e forse anche di più.

Un libro ricco di storie umane, destinato a rimanere nella memoria dei suoi lettori. Ho trovato la scrittura di Follett estremamente scorrevole, piena di vita, ricca di emozioni, sia nel bene che nel male.

In ogni nazione chi era contro la guerra era stato sopraffatto.”

L’intreccio fra le diverse famiglie europee e americane farà da traino in questa potente storia, dove oggi si è amici e domani, perché lo stabilisce un trattato, si è nemici, annientando qualsiasi sentimento possibile.

O almeno provandoci.

Perché se è vero che la storia dovrebbe insegnare, non è tutto che tutti abbiano voglia di ascoltare.

Per fortuna, però, non tutti sono sordi e ciechi davanti alla realtà, rifiutando futili compromessi di comodo e, favorendo invece la voce del cuore.

Sono rimasta estremamente estasiata ed affascinata da questa travolgente storia e so già da ora, che la lettura dei seguiti sarà imprescindibile.

“Dove andrai tu, andrò anch’io, e dove ti fermerai, mi fermerò; il tuo popolo sarà il mio popolo e il tuo Dio sarà il mio Dio. Dove morirai tu…

… morirò anch’io e lì sarò sepolta.” (Libro di Rut – Bibbia ebraica)

Buona lettura!

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Ken Follett


Scrittore inglese. Laureato in filosofia, poi cronista in un quotidiano, è diventato uno dei più popolari autori di best-seller con “La cruna dell’ago” (Eye of the needle, 1978). Nell’infanzia è nata la sua passione per la lettura “Non avevo tanti libri, e sono sempre stato grato alla biblioteca pubblica. Senza libri gratuiti non sarei diventato un lettore accanito, e se uno non è lettore non può essere neanche scrittore” ha dichiarato. Nel settembre del 1970, appena uscito dall’università, lavora come cronista per il «South Wales Echo» di Cardiff e poi come editorialista dell’«Evening News» di Londra. Non avendo sfondato come “il giornalista investigativo fenomenale” che aveva immaginato di poter essere, Ken Follett si dedica alla scrittura di romanzi. Nel 1974 lascia il giornalismo e comincia a lavorare per una piccola casa editrice, la Everest Books. È “La cruna dell’ago” che lancia Follett come scrittore di best-seller. Pubblicato nel1978, vince il premio Edgar e vende rapidamente più di 10 milioni di copie: l’inizio di una carriera travolgente. Sulle abitudini di scrittura ha dichiarato: “Sono mattiniero. Appena mi sveglio, voglio sedermi alla scrivania. La sera invece preferisco riposarmi, mangiare, bere e fare quel genere di cose che non creano stress”. I suoi romanzi, che hanno trame ben congegnate e ricche di suspense, combinano avventura, rico- struzione storica, spionaggio e thriller: fra i molti, spesso portati con successo sullo schermo, si ri- cordano “Il codice Rebecca” (The key to Rebecca, 1980); “L’uomo di Pietroburgo” (The man from St. Petersburg, 1982); “Sulle ali delle aquile” (On wings of eagles, 1983); “I pilastri della terra “ (The pillars of the earth, 1989); “Una fortuna pericolosa” (A dangerous fortune, 1993); “Il terzo gemello” (The third twin, 1996); “Il martello dell’Eden” (The hammer of Eden, 1998, premio Ban- carella); “Codice a zero” (Code to zero, 2000); “Il volo del calabrone” (Hornet flight, 2002). “Mondo senza fine”, pubblicato nel 2007, è il seguito del popolarissimo “I pilastri della terra”. Il libro fa ritorno a Kingsbridge duecento anni dopo e mette in scena i personaggi de I pilastri. La saga di Kingsbridge prosegue con l’ultimo romanzo, “La colonna di fuoco” (2017). I protagonisti del ciclo epico successivo in tre romanzi abbracciano cinque generazioni su tre conti- nenti, nella Trilogia del Secolo. “La caduta dei giganti” (2010); “L’inverno del mondo” (2012); “I giorni dell’eternità” (2014). Del 2019 il breve scritto “Notre-Dame”, omaggio alla cattedrale prigina dopo l’incendio. Del 2020 “Fu sera e fu mattina” un viaggio epico che termina dove I pilastri della terra hanno ini- zio. Nel 2021 pubblica “Per niente al mondo” che segna una svolta nella sua carriera, a differenza delle precedenti pubblicazioni il titolo è ambientato ai giorni nostri e narra di una crisi globale.