La Confraternita dei Mancini




Recensione di Chiara Alaia


Autore: Håkan Nesser

Traduttore: C. Giorgetti Cima

Editore: Guanda

Genere: Giallo, Thriller

Pagine: 511

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi.

1991. Doveva essere una rimpatriata fra vecchi conoscenti, che da ragazzi, accomunati da una caratteristica al tempo considerata un grave difetto da correggere, avevano fondato la Confraternita dei Mancini. Durante la cena, però, un terribile incendio distrugge la pensione in cui si sono riuniti. E qualcosa non torna: i partecipanti erano cinque, ma i cadaveri sono quattro. Del quinto nessuna traccia: facile pensare che sia lui l’assassino e che sia riuscito a fuggire.

2012. Ventun anni dopo, il ritrovamento casuale di un corpo sepolto poco lontano dalla Pensione Molly rimette tutto in discussione. L’ex commissario Van Veeteren è così costretto a riprendere in mano quel caso a cui aveva già collaborato in passato, nonostante si stia godendo la meritata pensione come libraio… Le sue indagini andranno a incrociarsi con quelle del più giovane ispettore Barbarotti, che sta lavorando a un omicidio avvenuto in Svezia, e insieme i due dovranno ricomporre un puzzle molto complesso, un caso costellato di false piste e di misteri che si dipana attraverso gli anni. Un intenso thriller psicologico in cui per la prima (e forse unica?) volta Håkan Nesser fa incontrare i suoi personaggi più amati, Van Veeteren e Barbarotti, una coppia di investigatori di razza alle prese con un intricato e avvincente cold case.”

Recensione

Se in una piccola comunità vengono commessi due crimini gravi nell’arco di cent’anni, la probabilità che quegli eventi siano collegati è maggiore di quella che non lo siano.

È da questo presupposto che parte Van Veeteren, commissario in pensione, costretto a riesaminare un vecchio caso alle soglie del suo settantacinquesimo compleanno.

Il cadavere del presunto colpevole di un quadruplo omicidio, commesso nel 1991, è stato ritrovato poco lontano dal luogo del delitto (la Pensione Molly, che l’assassino aveva dato alle fiamme dopo aver avvelenato le sue vittime), rimettendo in discussione le conclusioni a cui Van Veeteren era arrivato vent’anni prima.

Un cold case che è un vero rompicapo, anche perché i testimoni ancora in vita per aiutare l’ex commissario sono rimasti in pochi, e le vicende del presente affondano le loro radici negli anni Sessanta.

Mentre Van Veeteren torna quindi a scavare con alterna fortuna nel passato delle vittime, accomunati – all’apparenza – solo dall’appartenenza in età adolescenziale alla singolare Confraternita dei Mancini, l’indagine si intreccia inaspettatamente con altro un caso di omicidio, assegnato all’ispettore Gunnar Barbarotti.

E qui, in effetti, sta il colpo di genio di Nesser, che fa incrociare per la prima volta in questo avvincente thriller psicologico, carico di suspense e di mistero, le strade dei protagonisti delle sue fortunate serie, Van Veeteren e Barbarotti, rispettivamente a quindici e sei anni dalla pubblicazione degli ultimi romanzi.

Håkan Nesser


è nato nel 1950 a Kumla, in Svezia. Dopo aver insegnato lettere in un liceo, da anni si dedica esclusivamente alla scrittura. Della serie che ha per protagonista il commissario Van Veeteren, Guanda ha pubblicato: La rete a maglie larghe, Una donna segnata, L’uomo che visse un giorno, Il commissario e il silenzio, Carambole (premio Glasnyckeln), Un corpo sulla spiaggia, La rondine, il gatto, la rosa, la morte, Il caso G, Il commissario cade in trappola e Il dovere di uccidere. Della serie dedicata all’ispettore italo-svedese Gunnar Barbarotti sono usciti: L’uomo senza un cane, Era tutta un’altra storia, L’uomo con due vite, L’uomo che odiava i martedì e Confessioni di una squartatrice. Nel catalogo Guanda sono presenti anche Il ragazzo che sognava Kim Novak e Morte di uno scrittore. Da Morte di uno scrittore e La nemica del cuore sono tratti i primi due film della trilogia Intrigo, per la regia di Daniel Alfredson.

 

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