La dama delle lagune




 La dama delle lagune


 

Autore: Marcello Simoni

Editore: La nave di Teseo

Genere: narrativa storica

Pagine: 480

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. Anno Domini 807, foce del fiume Padus. In seguito a una violenta tempesta, le lagune di Comaclum restituiscono un antico sarcofago di piombo che custodisce, al suo interno, il corpo incorrotto di una fanciulla. Un miracolo, secondo il vescovo Vitale. Un cattivo presagio, invece, per l’abate Smaragdo, che si troverà diviso tra l’obbligo morale di svelare il mistero e la necessità di proteggere un segreto legato alla sua famiglia. Il contrasto tra questi due religiosi coinvolgerà le vite di persone molto diverse tra loro, come il magister piscatorum Bonizo, il giovane orfano Eutichio, il falegname Gregorios e l’arrogante Grimoaldo, mentre tra le insulae dell’abitato inizierà ad aggirarsi l’ombra di una ragazza. Forse uno spirito inquieto, forse una fuggiasca in cerca di protezione. Proprio nel momento in cui le tensioni tra l’imperatore Carlo Magno e la lontana Bisanzio minacciano di attirare un vento di guerra sulla piccola Comaclum.

RECENSIONE A CONFRONTO

Recensione di Denise Antonietti


Nell’antica Comaculum sono in molti ad avere un segreto da custodire: storie di sangue, di antico onore da dimenticare, di omicidi, di vendette.
Tutto sembra sepolto sotto le quiete acque della laguna, finché una tempesta non riporta tutto quanto a galla insieme al sarcofago di una dama proveniente dal passato.

Un segno divino o una maledizione?Difficile dirlo. Sta di fatto però che chiunque sia stato coinvolto da vicino nell’apertura del sarcofago cade presto vittima di un male oscuro e inspiegabile. Secondo l’abate Smaragdo quella salma porta con sé la minaccia di future disgrazie, e desidera liberarsene al più presto. Il vescovo Vitale, tuttavia, non la pensa allo stesso modo: è convinto che la reliquia di una santa sia proprio quello che ci vuole per rinvigorire il culto presso la sua chiesa cattedrale.

Mentre il braccio di ferro tra religiosi, tra fede e superstizione, raggiunge il suo culmine, dense nubi minacciose si radunano a oriente, preannunciate da un misterioso straniero in visita all’abate Teodoro: un bizantino.

Come accade nella realtà, l’improvvisa minaccia di un assalitore esterno fa dimenticare le domande senza risposta che circondano il ritrovamento della misteriosa dama e del suo sarcofago, salvo poi venire riprese – e strumentalizzate – quando più risulta comodo. Anche qui, purtroppo, sappiamo che la storia continua a ripetersi.

La dama delle lagune” si può definire il perfetto ritratto di un’epoca di conflitti, di lotte intestine e alleanze fragili, in cui anche un uomo virtuoso come l’abate Smaragdo non ha altra scelta che navigare a vista per cercare di condurre il proprio gregge alla salvezzza.

Recensione di Patrizia Vigiani


Questo romanzo storico brilla grazie alla potenza dei suoi personaggi. 

Ambientato nella laguna di Comacchio, è il ritrovamento di un misterioso sarcofago a scatenare la vicenda. Ma gli eventi precipitano quando un assalto di militi stranieri catapulta i personaggi sul palcoscenico della Grande Storia: le lotte fra Bisanzio, la Repubblica di Venezia e l’Impero di Carlo MagnoÈ attraverso le vicende belliche che i personaggi sviluppano un’umanità in cui anche un lettore moderno potrà identificarsi. 

Primo fra tutti l’abate Smaragdo, nel cui animo lottano il bene e il male. Poi il giovane Grimoaldo, che ambisce agli onori militari ma decide di aborrire la guerra. Infine le protagoniste femminili, vittime di stupro, femminicidio o matrimonio forzato.Ciascuno dei personaggi, le cui vicende si alternano all’interno di una narrazione corale, nasconde un passato che si rivelerà a poco a poco secondo il meccanismo dell’agnizione. Così si svelano la storia del guerriero che ha fatto il voto di deporre le armi. O quella della nobildonna in fuga da un padre tiranno. E colui che all’inizio ci era apparso nelle vesti del buono mostrerà la sua faccia di assassino.

La lettura è avvincente, grazie a capitoli che si interrompono sul più bello, ai colpi di scena e alle anticipazioni. Vivide le devastazioni provocate dalla guerra: al lettore sembrerà di trovarsi sotto le frecce degli arcieri, di attraversare il fuoco, di vedere il sangue schizzare dalle gole sgozzate. 
La lingua è consona al periodo storico, le espressioni latine contribuiscono a conferire un’aura di autenticità.Questo romanzo ci fa rivivere un’epoca in cui i potenti erano uomini di Chiesa, i conflitti armati erano all’ordine del giorno, il popolo aveva una vita misera e breve. E riesce in questo intento grazie a personaggi convincenti, che non sono semplici marionette asservite alla messa in scena di un contesto storico, ma figure dotate di una complessità che le farà rimanere nella testa del lettore anche dopo la parola fine.

Marcello Simoni


(Comacchio, 27 giugno 1975) è uno scrittore, bibliotecario e archeologo italiano. Ha pubblicato diversi saggi storici, ha partecipato all’antologia 365 racconti horror per un anno, a cura di Franco Forte (2011). Altri suoi racconti sono usciti per la rivista letteraria «Writers Magazine Italia». Con Il mercante di libri maledetti (Newton Compton 2011), il suo primo romanzo, ha vinto il Premio Bancarella. Nel 2012 sempre con Newton Compton ha pubblicato La biblioteca perduta dell’alchimista, nel 2013 Il labirinto ai confini del mondo e L’isola dei monaci senza nome. Del 2014 è L’abbazia dei cento peccati, e nello stesso anno il suo racconto “La prigione delle anime” appare nell’antologia Delitti di Capodanno, sempre per Newton Compton. Nel 2016 esce per Einaudi Il marchio dell’inquisitore, e nel 2018 Il monastero delle ombre perdute. Tra le sue recenti pubblicazioni si ricordano: Il lupo nell’abbazia (Mondadori, 2019), La selva degli impiccati (Einaudi, 2020), Angeli e diavoli (Einaudi, 2021) e La profezia delle pagine perdute (Newton Compton, 2021).

 

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