La fidanzata d’America




Recensione di Barbara Aversa Pacifico


Autore: Giusy Cafari Panico

Editore: Castelvecchi

Genere: Narrativa

Pagine:135

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. Abruzzo, 1920. In un affresco di un’Italia sofferente, sull’orlo del fascismo, tra miseria, sogni e ideali, il ritorno in paese di un giovane prete che, per una ferita di guerra, ha dovuto abbandonare la sua folgorante carriera e il ruolo privilegiato di confessore della Regina, cambia per sempre il destino della sorella, promessa sposa a un giovane emigrante. Ada si prepara a raggiungere il suo innamorato a Filadelfia, ma quando lui è finalmente in grado di spedirle i soldi per il viaggio, nasce il dilemma. La famiglia osteggia l’unione, gli interrogati vi senza risposte sono troppi. In più il promesso sposo è imparentato con una famiglia di briganti e in America è iscritto ai sindacati e lotta per i diritti dei lavoratori. Ad Ada si prospetta una nuova possibilità. Partire o restare?

Recensione

Quando Ada incontra per la prima volta Bettuccio, impertinente corteggiatore, si sente avvampare dalla confusione. Nuove ed inedite emozioni la travolgono.

Lui, dagli occhi luminosi e sfrontati e lei, con tanta voglia di cercare se stessa nell’altro, in parte come riscatto per una vita che le ha lasciato solo vuoti incommensurabili.

Siamo in Abruzzo, è il 1920.

L’Italia soffre, le famiglie arrancano tra perdite, acredini ed amarezze.

La coppia decide di sposarsi ma Bettuccio, che si vocifera essere imparentato con una famiglia di briganti, per offrire il meglio alla sua Ada decide di partire per l’America mentre lei potrà raggiungerlo in un secondo momento. 

È un frammento di un passato tagliente come il vetro, che riflette un travagliato momento storico, pieno di domande e povero di risposte, dove si staglia la protagonista, più reale che mai, con la sua interiorità ed i suoi dilemmi esistenziali.

Evidente ed inevitabile l’accento sulla condizione femminile, così fragile ma a tratti caparbia e combattiva, nel dilemma più vivo ed attuale che mai: ribellarsi o soccombere. 

La fidanzata d’America è un doloroso e realistico scorcio di un’Italia in difficoltà, sono personaggi che prendono prepotentemente vita, la sofferenza arriva acuta così come le emozioni celate, gli affanni interiori.

È storia, è romanzo, è voglia di emancipazione. È un prezioso scrigno che ci permette di scrutare indietro nel tempo, come un vero e proprio viaggio a ritroso, che ci consente di incontrare la tormentata Ada, il suo amato fratello Nicola, la matrigna, i fratelli, le zie.

E tutto sembra incredibilmente vero come una finestra sul passato che l’autrice abilmente socchiude per noi. 

E Ada dovrà compiere le sue scelte: restare, oppure andare. 

Ed in questo interrogativo si apre un mondo di emozioni, di conflitti e pensieri intrisi di un mondo  squisitamente femminile ma incastrato in una realtà dove il maschile riesce, quasi sempre, a prevaricare.

E nonostante si possa sempre restare, pur andando via… 

A cura di Barbara Aversa Pacifico

instagram.com/missparklingbooks

Giusy Cafari Panico


Giusy Cafari Panico è direttrice artistica dell’unico Museo della Poesia presente in Europa il Piccolo Museo della Poesia Incolmabili Fenditure di Piacenza, inaugurato nel maggio del 2014, ed è direttrice della collana di poesia “Oltre” per la Casa editrice Pegasus. Ha pubblicato diversi libri: 1995 km. Da Santiago (Lir Edizioni 2007), Confini (Domino Edizioni,2009), L’ombrellone a tredici colori, Undici viaggi insoliti, Dodici spicchi di luna (Lir Edizioni, 2010) ed è presente con la silloge “La luna è una moneta” nella prima antologia del “Realismo Terminale” fondato da Guido Oldani edita da Mursia nel 2017 “Luci di Posizione”. Ha scritto tre pièces teatrali insieme all’attore e regista Corrado Calda. Numerosi sono i premi vinti nel suo percorso letterario e poetico Giusy Cafari Panico è presente in numerose raccolte di narrativa e antologie poetiche di prestigiose case editrici quali Mursia, Nottetempo, Delos Book, Giulio Perrone.

 

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