La gazza




LA GAZZA 


Autore: Elizabeth Day

Traduzione: Chiara Ujka

Editore: Neri Pozza

Pagine: 400

Genere: Narrativa

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. La porta grigia, i mattoni del colore delle nocciole tostate, la strada alberata e silenziosa per Londra, il quartiere ben frequentato: una casa perfetta per Marisa, illustratrice di libri per ragazzi, il rimedio a tutto ciò che nella sua vita chiede di essere riparato. Come lo è Jake, naturalmente, confortante come una pietra calda sul palmo della mano. Certo, quando la signora dell’agenzia immobiliare ha aperto la vetrata sul giardino, un uccello è volato dentro. Una gazza bianca e nera, che ha sbattuto contro le pareti prima di sfrecciare fuori, mandando in frantumi un vaso. Per Marisa, però, quell’apparizione improvvisa ha prodotto soltanto una lieve punta di disagio. Nessun segno infausto può offuscare il suo sogno di vivere con Jake e formare con lui una famiglia. Nei mesi successivi trascorsi in quella casa, la vita si svolge perciò, per la giovane illustratrice, come una vera e propria commedia romantica in cui le basta un semplice sguardo di Jake per capire che quell’uomo, così poco espansivo nei gesti e nelle parole, è la persona con cui condividere il resto dei suoi giorni. Finché un mattino arriva Kate, l’inquilina destinata a occupare la stanza di sopra, dato che i soldi non bastano mai. Bruna e disinvolta – l’esatto opposto di Marisa nell’aspetto –, trentaseienne critica cinematografica, Kate fa subito suo lo spazio comune della casa, abbandona le scarpe all’ingresso, si intrufola in ogni angolo, lascia lo spazzolino da denti accanto al loro anziché nel bagno di sopra, rivolge indelicate domande sul loro desiderio di avere un figlio, lancia sguardi insistiti a Jake. La sua invadenza si fa via via insopportabile per Marisa. Jake tenta di rassicurarla, ma nemmeno la notizia della sospirata gravidanza riesce a distogliere Marisa dalla sensazione sgradevole di avere un ospite ingrato in casa. Qualcosa non va in Kate: quella donna coltiva qualche oscuro disegno e non si fermerà finché non l’avrà realizzato. Dopo il successo de Il party, Elizabeth Day ritorna con un romanzo psicologico che ha ottenuto grande consenso di critica e di pubblico in Inghilterra. Un’opera che parla di maternità desiderata, di relazioni disfunzionali, dell’irreparabile danno del dolore, della realtà che prende la forma dell’ossessione. Con due voci narranti che si contendono la scena in un gioco di prospettive dal finale sorprendente.

Recensione

One for sorrow / Two for joy / Three for a girl / Four for a boy / Five for silver / Six for gold / Seven for a secret never to be told”:

una nursery rhyme che vede nella gazza, o in più di una, un simbolo di sventura o di gioia, messaggera di una bambina o di un bambino in arrivo, presagio di ricchezze e depositaria di confidenze da non rivelare.

Ma la gazza è, soprattutto, un uccello diurno intelligentissimo e curioso, dotato di memoria, immaginazione e autoconsapevolezza, comprende il concetto di lutto ed è legato al proprio territorio, al punto da considerare gli altri animali una minaccia. Ed è una ladra: è astuta, stregonesca, tutto ciò che luccica l’attira.

La gazza ritratta da Elizabeth Day ruba gli affetti, si intrufola nel nido altrui e mira a portar via ciò che c’è di più lucente e prezioso, a estirparlo e dargli un nuovo posto. Ma attenzione: è un animale furbo, che sa riconoscere la propria immagine allo specchio e per questo manipola e confonde, nei suoi occhi brillanti si agitano pensieri oscuri e macchinazioni invisibili a un primo sguardo, sotto il piumaggio pulito e semplice batte un organo complesso, delicato ed esplosivo come una bomba a orologeria. Gioca col tempo e con le parole, becca con violenza e precisione e un attimo dopo trilla allegra salutando il sole che sorge… facendoti dubitare di ciò che hai visto e sentito, del tuo stesso equilibrio e sanità mentale.

La gazza è un romanzo-trappola: ti cattura con le sue voci umane e credibili e ti precipita in un vortice di sospetti e domande, mentre i timori delle protagoniste, i loro pensieri e le loro ossessioni diventano i tuoi. Chi sta tradendo? Chi è la vittima e chi il famelico e inarrestabile predatore? Fino a che punto ci si può spingere per avere un figlio e chiamarlo nostro, quando ogni bambino, ogni bambina è soltanto in prestito, una creatura da accogliere e nutrire d’amore e strumenti prima di farla volare sicura nel mondo?

Kate e Marisa, agli antipodi eppure accomunate da una sensibilità abissale, animate da un amore feroce, sono due lati di una stessa medaglia, interconnesse e indispensabili l’una all’altra come la luce e l’ombra, incarnazioni del divino femminile: energie intense e travolgenti, forze creatrici e devastanti, compagne, madri in un modo unico e personale, fenici in grado di risorgere dalle ceneri dei traumi del passato e di una realtà mutevole, inaffidabile e spesso nemica e proprio per questo capaci di gesti immensi, senza possibilità di ritorno. Di chi fidarci?

La risposta è tutt’altro che semplice e il destino delle due donne – e forse anche il nostro – ruota attorno a qualcuno che non è ancora nato, qualcuno atteso in modo spasmodico, amato (e forse temuto) visceralmente.

La gazza è un romanzo psicologico sorprendente, una trama affascinante che ci invita a guardarci dentro, a esplorarci nel profondo, a scavarci nel sangue e ancora più giù, fino al DNA e ai vissuti, ai segreti che non vorremmo tramandare.

Acquista su Amazon.it:

Elizabeth Day


Elizabeth Day è autrice di quattro romanzi. Il suo acclamato debutto Scissors, Paper, Stone, ha vinto il Betty Trask Award ed è stato il libro dell’anno per l’Observer. Il suo terzo libro, Paradise City, è stato nominato uno dei migliori romanzi del 2015 dall’Evening Standard. Collabora a numerosi giornali, tra i quali il Telegraph, il Times, il Guardian e l’Observer.

A cura di Francesca Mogavero