La misteriosa morte




dello scrittore Egidio Valdés


Recensione di Cristina Bruno


Autore: Domenico Notari

Editore: Newton Compton

Genere: poliziesco

Pagine: 256

Anno di pubblicazione: 2021

Sinossi. Una scia di macabri ritrovamenti sconvolge Salerno: libri contenenti dita mozzate, a mo’ di segnalibro, vengono ritrovati in diversi luoghi della città. Filippo Donnarumma, commissario capo della Mobile, intuisce subito che la scelta dei libri e degli autori – Tolstoj, Stanislao Nievo e due scrittori salernitani contemporanei – deve avere un significato, o almeno contenere un indizio. Le indagini rivelano ben presto che le dita appartengono a un’unica persona, uno scrittore noto per il suo cinismo, per la sua arroganza e antipatia. I sospettati e i moventi per il suo omicidio non mancano di certo: non si è mai fatto scrupolo di rovinare colleghi, critici e librai pur di accrescere la propria…

Recensione

Filippo Donnarumma, commissario capo a Salerno, si trova coinvolto in un’indagine bizzarra. Uno dopo l’altro vengono ritrovate in sequenza quattro dita di una mano sinistra. Ma quel che è più strano è che sono usate come segnalibro.

I quattro libri appartengono ad autori diversi: Lev Tolstoj, Stanislao Nievo e due autori locali ovvero Lucio Cambiani ed Egidio Valdés. Qual è il misterioso messaggio che si cela dentro le pagine dei romanzi? Trovarlo significa venire a capo dell’enigma e scoprire così il colpevole e le sue contorte ragioni. Per Donnarumma è una bella sfida…

Il romanzo è ambientato una Salerno dalla doppia anima, pacifica ed educata di giorno, ma trasgressiva e violenta di notte. Una città che profuma di mare, di magnolie e bouganville, dove è affascinante passeggiare e magari fermarsi a gustare una coviglia. Ma è anche la città dove spaccio, usura e attività criminali disegnano contorni neri e pesanti. In questo contesto si muove Donnarumma, lo “scopritore” di talenti femminili.

Ammaliato dal fascino muliebre si perde nel cercare di carpire il segreto celato dietro ogni volto di donna che incontra, compresa la sua fidanzata Teresella.

Il suo intuito lo esercita non solo nelle sue avventure galanti, ma anche e soprattutto nelle indagini coadiuvato dai fedeli Caporaso e Farina, da Gagliardi medico legale neoborbonico che parla con la r moscia da gagà e Sica puntiglioso tecnico della scientifica, mentre al PM D’Amato è affidato lo spiacevole compito di complicargli la vita. Le abitudini del commissario lo rendono velocemente familiare: la coviglia alla nocciola, la chitarra (“gitana senza genealogia”), il pettine ricordo d’infanzia sono tutti piccoli elementi che raccontano il personaggio e servono a costruirne l’immagine. Non ultimo l’accostamento a O’Guarracino, il pesce perennemente innamorato con il quale Filippo si identifica. Anche se dopotutto Donnarumma starebbe bene associato anche a un’altra famosa canzone napoletana: O’Sarracino

Il contesto dell’indagine è particolare ed è legato al mondo dei libri. Scrittori e librerie sono lo sfondo e l’occasione per ironizzare sui meccanismi del successo, le promozioni, le invidie, la smania di emergere che popolano il mercato editoriale. I personaggi di Cambiani, Valdés, Lodati sono i rappresentanti di una schiera di scrittori, o sedicenti tali, pronta a tutto per sfondare, per conquistare una fetta di notorietà e, possibilmente, di guadagno.

L’ironia riempie le pagine del libro palesandosi sotto la forma dei simpatici ritratti dei personaggi, dello stile di scrittura disinvolto e del dialetto salernitano che fa capolino qua e là. Le espressioni dialettali, pur facilmente comprensibili, sono anche spiegate per esteso in un piccolo glossariettofinale.

Un romanzo leggero, piacevole da leggere e che riesce a catturare il lettore e creare l’attesa per una nuova avventura.

A cura di Cristina Bruno

https://www.cristinabruno.it/

Domenico Notari


architetto e scrittore, vive a Salerno. Ha pubblicato racconti su «Nuovi Argomenti», «Linea d’ombra», «Achab», «Webster Review», «TriQuarterly», «Viola». È autore del documentario a puntate Salerno, un archivio della memoria, per Radio RAI, e dei romanzi 9, la rabbia del rivale e L’isola di terracotta. Ha fondato il laboratorio di scrittura L’officina del racconto. Ha insegnato Scrittura creativa all’Università di Salerno. Con Newton Compton ha pubblicato Breve storia del Regno di Napoli La misteriosa morte dello scrittore Egidio Valdés.

 

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