La porta del male





Recensione di Priscilla D’Angelo


Autore: Guillermo del Toro, Chuck Hogan

Traduzione: F.Iannelli

Editore: Tre60

Genere: Thriller-Horror

Pagine: 336

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. New Jersey, 2020. La vita dell’agente dell’FBI Odessa Hardwicke subisce una svolta inaspettata quando si trova costretta a puntare la pistola contro il suo collega, Walt Leppo, diventato inspiegabilmente violento durante l’arresto di un killer spietato. A subire la sua aggressione è una bambina di nove anni, unica sopravvissuta sulla scena del crimine. Odessa agisce d’impulso per salvarla ma la sparatoria, motivata come legittima difesa, la scuote nel profondo. Ciò che più la preoccupa, tuttavia, è la presenza oscura che è certa di aver visto sollevarsi come una nebbiolina dal corpo del collega in fin di vita… Seguendo le piste di un nuovo caso apparentemente irrisolvibile, Odessa si mette sulle tracce di John Blackwood, un individuo misterioso che sostiene di essere vivo da secoli. Potrebbe essere un mitomane o un pazzo sfrenato. Ma forse questo caso non si può risolvere con una normale indagine. Forse Blackwood è l’unica difesa contro un male indicibile.

Recensione

Con Guillermo del Toro si va sul sicuro. Oltre ad essere un regista magistrale, è scrittore di celebri volumi horror, tra cui la saga La Progenie, con protagonisti i vampiri, trasmettitori di un virus che sterminerà la maggior parte della popolazione.

Qui non si parla di vampiri, bensì di un’antica forza oscura ancora più letale e spaventosa: vengono chiamati i Famelici, ma anche i vuoti, gli eterni affamati, nati (nel folclore mesopotamico) tra gli Udug Hull, gli spiriti maligni; sono creature del caos e prosperano nel corpo umano, godendodel dolore fino a che il loro veicolo non verrà ucciso nella maniera più barbara, e poi trapassano andandosi ad insediare in altri corpi.

Un Famelico, Obediah, incapace di provare paura o qualsiasi altro sentimento che non fosse la fame, sarà il responsabile di una serie di turbolenti suicidi-omicidi che colpiranno inconsapevolmente New Jersey.

L’agente dell’FBI Odessa Hardwicke si trova accidentalmente coinvolta in uno dei casi di possessione della creatura, che prende improvvisamente il corpo del suo collega Leppo spingendolo ad uccidere una bambina; per difesa Odessa gli spara e quel che vede successivamente le fa torcere le budella, ossia un fumo nero lasciare il corpo e sparire.

Per mancanza di consistenti prove a suo favore, Odessa viene sospesa e costretta a svolgere l’incarico di ripulire l’ufficio di un agente in pensione, Earl Salomon. Andrà a trovarlo in ospedale per restituirgli gli averi e da quel momento la sua vita prenderà una nuova piega.

Tutti i pezzi, sia quelli inerenti alla sparatoria sia riguardante la catena degli improvvisi omicidi, verranno piano piano a galla, ma non sarà sola.

In questo viaggio alla scoperta del magico, del profano, del culto folcloristico dei Famelici, sarà presente anche la figura di John Blackwood.

È bastata una richiesta d’aiuto scritta in una lettera e imbucata in una cassetta particolare in una via particolare a “destare” l’uomo dall’aldilà e a venire in soccorso a Odessa.

Perché lui sa come tutto ebbe inizio e come potrebbe finire.

Perché lui, nel 1582, fu complice di un tentativo di seduta spiritica che fece aprire un varco dando libero accesso ai Famelici nel mondo dei vivi.

Odessa, Earl e John collaboreranno per affrontare faccia a faccia il male e il finale sarà sorprendente!

La porta del male è un romanzo dai toni horror e fantascientifici.

L’autore è stato capace di delineare perfettamente i personaggi e gli avvenimenti, utilizzando due linee temporali per spiegare la storia di Blackwood: il 1582, anno in cui avvenne il maleficio e il 1962, anno in cui Earl Salomon e Blackwood si incontrarono per sconfiggere uno dei Famelici.

È un romanzo inquietante, altamente spaventoso e avvincente.

Super consigliato!

 

 

Guillermo del Toro


regista pluripremiato di numerosi film acclamati dalla critica (tra cui Il labirinto del fauno, Hellboy: The Golden Army e Pacific Rim), è anche autore di romanzi, tra cui ricordiamo la trilogia The Strain, scritta insieme a Chuck Hogan, divenuta una serie TV di successo su FOX, e la saga Troll Hunters, scritta insime a Daniel Kraus, che ha ispirato l’omonima serie TV su Netflix. Il suo ultimo film, La forma dell’acqua (The Shape of Water), ha vinto nel 2017 il Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia, e l’Oscar come miglior film nel 2018, oltre a due Golden Globe. Nel 2018 è uscito anche il libro La forma dell’acqua (TRE60), scritto in collaborazione con Daniel Kraus. Nel 2019 scrive con Cornelia Funke Il labirinto del fauno, pubblicato in Italia da Mondadori.

 

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