La portalettere di Parigi




Sinossi. La bella e ricca Naneé è nata con uno spirito avventuroso. Per lei imparare a volare e pilotare un aereo significa essere libera. Ma quando i carri armati tedeschi attraversano il confine ed entrano a Parigi, Naneé sa che il suo cuore non può fare altro che unirsi alla Resistenza. Soprannominata “la portalettere” perché consegna informazioni ai clandestini, Naneé usa il suo fascino e la sua abilità per dare un riparo ai fuggitivi e portarli in salvo. Il fotografo Edouard Moss è fuggito dalla Germania con la figlia piccola, ma è stato internato in un campo di lavoro francese. Quando incontra Nanée, le loro vite si intrecciano indissolubilmente dando vita a un amore romantico e pericoloso, in un mondo infuocato dalla guerra… Ispirato alla vita reale dell’ereditiera di Chicago Mary Jayne Gold, che lavorò con il giornalista americano Varian Fry per far uscire clandestinamente artisti e intellettuali dalla Francia, La portalettere di Parigi è la storia struggente di una donna indomita la cui forza e coraggio sono un faro di speranza in un’epoca di terrore. Dopo il successo di “L’ultimo treno per la libertà”, Meg Waite Clayton rivisita gli oscuri primi giorni dell’occupazione tedesca in Francia in questo romanzo avvincente, una storia d’amore e di pericolo e di eroismo incomparabile.

 LA PORTALETTERE

di Meg Waite Clayton

Harper Collins 2024

Claudia Marseguerra ( Traduttore )

Narrativa, pag.464

 Recensione di Giulia Manna

Perchè ho scelto questo libro?
Come alcuni di voi sanno, amo leggere e amo le serie tv. Lo scorso anno, mi colpì particolarmente una serie televisiva che si chiama Transatlatic (rencensione per Thrillernord qui TRANSATLANTIC (thrillernord.it) ) e che per diverso tempo è stata tra le più viste su Netflix. 

Ripercorreva la storia di due personaggi che mi hanno sempre affascinata e incuriosita, quella di Mary Jayne Gold e di Varian Fry. Se non ne sapete nulla di queste due persone, trovate un po’ di tempo per conoscere la loro storia, perché merita parecchio. 

Mary Jayne Gold era una ricca donna americana. Quando è scoppiata la seconda guerra mondiale, avrebbe potuto tornare in America, invece assieme a Varian Fry e altre persone, si è unita alla Resistenza cercando di salvare quante più vite possibile. Tra coloro che riuscirono a salvare, ci furono grandi nomi come Max Ernst, Marc Chagall, Hannah Arendt e Marcel Duchamps.

La storia di Naneé è ispirata proprio alla storia vera di Mary Jayne Gold, una donna da cui abbiamo molto da imparare. 

Altro motivo per cui ho scelto questo libro è che ho già avuto modo di leggere “L’ultimo treno per Londra” della stessa autrice, ispirato a un’altra storia vera passata un po’ in sordina. Anche quella lettura mi ha preso l’anima. Meg Waite Clayton riesce a trasformare le storie vere, in ottimi romanzi.

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Meg Waite Clayton


è una scrittice americana. Laureato presso la facoltà di legge dell’Università del Michigan, Clayton ha anche conseguito una laurea in Storia e Psicologia. Ha lavorato come avvocato presso lo studio legale Latham & Watkins di Los Angeles. Ha iniziato a scrivere seriamente dopo essersi trasferita in un allevamento di cavalli fuori Baltimora, nel Maryland, dove è ambientato il suo primo romanzo. Ora vive nella San Francisco Bay Area.Il primo romanzo di Clayton, The Language of Light, è stato finalista nel 2002 al Bellwether Prize for Fiction, ora PEN/Bellwether Prize for Socially Engaged Fiction. Il suo romanzo Le sorelle del mercoledì è diventato un bestseller e una scelta popolare del club del libro. Il suo “After the Debate” su Forbes online è stato elogiato dalla Columbia Journalism Review come “la migliore storia in assoluto sui problemi delle donne derivante dal secondo dibattito presidenziale”. The Race for Paris è stata una menzione d’onore per la narrativa storica ai Langum Prizes nel 2015.