La ragazza dal vestito blu




Recensione di Chiara Forlani


Autore: Alena Schröder

Editore: Sperling & Kupfer

Traduzione: Dorina Gelmi

Genere: Narrativa

Pagine: 338

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. «La ricerca emozionante di un dipinto che è al tempo stesso la ricerca di se stessi.» Der Freitag Berlino, 2017. La ventisettenne Hannah sta finendo il dottorato all’università, ma ha la sensazione che la sua vera vita non sia ancora iniziata. Sua nonna Evelyn, invece, a quasi cento anni ha condotto un’esistenza piena e non si è mai tirata indietro di fronte al dolore. Una lettera spedita da uno studio legale israeliano, però, cambia tutto. Evelyn sarebbe l’erede di un bene artistico trafugato durante il regime nazista e ora perduto: un quadro di Vermeer raffigurante una ragazza vestita di blu che ammira il crepuscolo alla finestra. Dopo questa rivelazione, sono tanti gli interrogativi che si affollano nella mente di Hannah, ma la nonna si rifiuta di rispondere. Così, la ragazza inizia una ricerca personale sulle tracce del dipinto, che la condurrà agli anni Venti e alla sua bisnonna Senta, la madre di Evelyn: una giovane donna testarda e intrappolata in un matrimonio senza amore che all’improvviso decide di lasciare tutto, anche sua figlia, per essere libera. Tuttavia, tempi bui sono in arrivo in Germania e in Europa, ed essere liberi richiederà sacrifici ancora più grandi. Un romanzo della memoria, una saga famigliare tutta al femminile, ispirata alla storia vera dell’autrice.

Recensione

Il romanzo racconta le vicende di Hannah, la nipote di un’anziana piuttosto scorbutica che vive in una casa di riposo. Mentre è in visita alla nonna, tra le pagine di una rivista la ragazza scopre una lettera del tutto inaspettata: si tratta della comunicazione di uno studio legale, che chiede di occuparsi dell’eredità di alcune opere d’arte molto importanti, in passato trafugate dai nazisti. In particolare, un quadro del grande pittore Jan Vermeer.

La narrazione si svolge su due piani: la vita della nipote e le sue ricerche, che si svolgono nel periodo attuale, e la ricostruzione del passato della nonna.

La sua bisnonna  Senta Goldmann era sposata con il signor Julius Goldmann. Il padre del signor Goldmann, quindi il suocero della sua bisnonna, era un commerciante di oggetti d’arte, qui a Berlino, in Lützowplatz. Negli anni Venti Lützowplatz era un posto importante per l’arte, vi avevano sede numerose gallerie e negozi d’arte.”

Senta, la bisnonna, in passato aveva abbandonato il marito e la figlia per trasferirsi in città e creare la propria indipendenza, trovando un lavoro che le aveva donato il benessere. Manteneva i contatti con la figlia e spediva ingenti cifre per il suo mantenimento, ma non si era mai liberata del senso di colpa per la scelta fatta.

Nella sua testa Senta vide la figlia in una piccola bara, il visino serio, gli occhi vacui puntati sulla sua mamma, responsabile di tutto.”

Questi i pensieri e le allucinazioni di una madre che ha fatto la scelta difficile di affrancarsi dalla condizione di moglie-schiava, in un’epoca, gli anni Trenta, in cui le donne obbedivano prima al padre e poi al marito, senza mai ribellarsi. La nonna di Hannah, nonostante sia anziana, prova ancora risentimento nei confronti della madre, e non vuole occuparsi di niente che la riguardi, perciò è la nipote a doversi fare carico di tutta la questione.

La ricerca sul passato, svolta da Hannah, procede con l’aiuto di un giovane docente universitario che vorrebbe conquistare il suo cuore, anche se la ragazza è attratta da un altro. Le vicende sentimentali dei due giovani, perciò, si intrecciano alle ricerche storiche, e in alcuni punti del libro hanno la prevalenza sulla vicenda narrata. In ogni caso, Hannah arriva presto a scoprire una tremenda realtà:

Come sono morti i tuoi antenati ebrei? Campo di concentramento?” chiese Kai, la guardia di sicurezza. “Rastrellamento? Ghetto?” “Campo di sterminio di Treblinka.”

Nel corso della narrazione, i legami familiari e sentimentali, relativi sia al passato che al presente, prendono il sopravvento sul mistero dell’eredità, ma la questione principale a poco a poco si svela.

Vede, i nazisti non hanno confiscato le cianfrusaglie per passione. Quelli avevano bisogno di valuta estera, dovevano infatti finanziare una guerra. Molti oggetti d’arte venivano venduti all’estero, altre cose venivano immagazzinate, e forse giacciono nel deposito di un museo, altri quadri forse sono appesi sopra il divano di qualcuno”:

questa parte del libro ricorda vagamente “Monuments Men”, il film che ricostruisce il salvataggio di molti capolavori d’arte dalle mani dei nazisti che li avevano confiscati. In passato non c’erano regole che imponessero la restituzione di opere rubate, se qualche personaggio importante avesse messo gli occhi sul famoso dipinto di Vermeer, avrebbe potuto continuare a goderselo indisturbato, magari appeso in salotto.

Non intendo svelare i colpi di scena presenti nel libro né gli sviluppi della vicenda nel dettaglio, per non rovinare al lettore il piacere della scoperta. Non dirò nemmeno se il famoso quadro di Vermeer verrà o meno ritrovato. La ricerca storica sul passato della famiglia e sui rapporti con il nazismo è lunga e fin troppo dettagliata. Hannah e la nonna che vive nella casa di riposo arrivano finalmente a un chiarimento. L’anziana rivela la sua delusione nei confronti di Senta, la propria madre, che era stata una donna straordinaria, era diventata addirittura una raffinata scrittrice, ma non aveva saputo creare un rapporto di vero affetto con la figlia.  Le vicende sentimentali si definiscono, in un crescendo di consapevolezza, tra delusioni e rivelazioni.

La ragazza dal vestito blu è una vera saga familiare, che si dipana dal passato al presente. Una storia complessa e dettagliata che consiglio a chi ama le storie al femminile, scritte con un pizzico di leggerezza. Unico neo, alcuni refusi e un uso della lingua non sempre immersivo, non so se dovuti alla traduzione o già presenti nel testo originale.

A cura di Chiara Forlani

https://www.chiaraforlani.it/

Alena Schröder


classe 1979, ha studiato Storia e Scienze Politiche in Germania e negli Stati Uniti. Dopo alcuni anni di esperienza come redattrice, ora lavora come giornalista freelance e autrice a Berlino. La ragazza dal vestito blu è il suo primo romanzo pubblicato in Italia.

Acquista su Amazon.it: