La ragazza dei colori




Recensione di Sara Zanferrari


Autore: Cristina Caboni

Editore: Garzanti

Genere: narrativa

Pagine: 304

Pubblicazione: 30 settembre 2021

Sinossi. Il blu del cielo regala allegria, il verde dei prati conforto. Stella ci credeva davvero. Credeva davvero che i colori avessero il potere di cambiare le emozioni e la vita delle persone. Ma per lei non è più così. E si sente perduta. Fino al giorno in cui, nella casa dell’anziana prozia Letizia, trova una valigia in cui sono custoditi dei disegni. I tratti sono semplici, infantili, ma l’impatto visivo è potente. Il giallo, il rosso e il celeste sono vivi, come scintille pronte a volar via dalla carta. Stella ha quasi paura a guardarli. Perché, per la prima volta dopo tanto tempo, i colori non sono più solo sfumature di tempera, ma sensazioni, racconti, parole. Stella deve scoprire chi li ha realizzati, solo allora tutto tornerà come prima. Ma Letizia, l’unica che può darle delle risposte, si chiude in un ostinato silenzio. Continuandole sue ricerche, però, Stella scopre un episodio che affonda le sue radici nel periodo più difficile della storia nazionale, quando poveri innocenti rischiavano la vita solo a causa della loro origine. Quando la solidarietà di un intero paese riuscì ad avere la meglio sull’orrore, salvando la vita a centinaia di bambini ebrei. Quello che Stella non poteva immaginare è il senso di colpa che quei disegni hanno celato per decenni. Un senso di colpa che grava come un macigno sulle spalle di Letizia. Spetta a lei ricostruire cosa è successo davvero. Perché Stella ha imparato che il buio non dura per sempre e che il sole splende ogni giorno più forte che mai. Cristina Caboni è come una ricamatrice che tesse le sue tele usando le emozioni come fili. Le sue parole sono come perle che rendono i tessuti unici e sfavillanti. Ogni romanzo si guadagna le classifiche e l’interesse della stampa. Una nuova storia piena di speranza e fiducia nel futuro. Una storia in cui i colori invadono il mondo e ci insegnano a trovare noi stessi. Una storia che riporta alla luce un episodio dimenticato della storia italiana durante il periodo fascista e ci ricorda che i bambini sono più forti di tutto.

Recensione

Molte volte la bellezza è data proprio dal contrasto. I colori risultano per vivacità quando sono complementari. […] Mi piacciono i colori. Tutti ne siamo condizionati. Sono ovunque. Abiti, cibo, oggetti. I colori ci circondano. Ci siamo immersi. Il cibo più amato è rosso, quello meno appetitoso, verde.

Era come se all’improvviso ciò che aveva tenuto a bada avesse trovato il modo di affluire in superficie, diventando incontenibile.

La ragazza dei colori è Stella, la protagonista di questa nuova storia di Cristina Caboni. Una giovane, sensibile donna che è indissolubilmente legata ai colori e alla pittura.

Stella, che a seguito di una serie di, per altro ingiuste, circostanze perde il lavoro, perde tutto e decide così di tornare alla villa degli zii a Bardolino, sul lago di Garda, seguendo una sorta di “invito” sotto forma di biglietto del treno e di altri indizi disseminati sul suo cammino dallo zio morto da poco.

Tornerà lì, in quella casa dove si è sempre sentita amata e protetta, e pensa di restarci solo per poco, prima di lasciare davvero tutto, forse l’Italia, in cerca di quel qualcosa che ancora non ha trovato.Ma la valigia dei disegni che lo zio ha messo, per caso o volutamente, sulla sua strada, cambieranno tutti i suoi piani in un modo tanto inaspettato quanto incredibile.

Farà anche un altro incontro, per strada, conoscerà un medico bizzarro e misterioso, Alexander, che apparentemente nulla a che spartire col puzzle preparato dallo zio per Stella, ma scopriremo un passo alla volta quale sarà la parte a lui affidata in tutta la storia.

Storia di cui non voglio di proposito svelare nulla, perché a mio parere vale la pena fare come ho fatto io: accostarsi a questo romanzo senza conoscerne assolutamente nulla, scoprendolo a poco a poco, seguendo come Stella gli indizi disseminati per noi dall’autrice, e venire così a conoscenza di questo bel capitolo della nostra Storia (ovviamente qui romanzato).

Seguendo, soprattutto, i colori, compagni fedeli di Stella, della sua amica Barbara, dei misteriosi autori dei disegni della valigia; i colori veri protagonisti, come per Stella, della vita di tutti noi, nel passato, nella Storia, così come nel presente e nel futuro di ogni essere umano.

I colori, evocativi di emozioni, di pensieri, di ricordi. Strumenti d’Arte che è insita in ciascun uomo, a modo suo, ed è portatrice di senso e di gioia profonda, a volte di vera e propria salvezza da un orrore altrimenti inenarrabile e impossibile da superare.

Ne La ragazza dei colori troverete molto amore, solidarietà, ricerca, speranza, a volte dolore, coraggio, forza, tutta la gamma delle emozioni con la loro potenza disarmante e tutti i dubbi che abbiamo nell’accoglierle quando arrivano.

Se avete amato la potenza evocativa di Caboni con i profumi, non potrete che adorare ora quella dei colori.

A cura di Sara Zanferrari

 poesiedisaraz.wordpress

 

Cristina Caboni


(Cagliari, 1968) vive con il marito e i tre figli in provincia di Cagliari, dove si occupa dell’azienda apistica di famiglia. Ha esordito come scrittrice nel 2014 con Il sentiero dei profumi, pubblicato da Garzanti e divenuto poi un best seller anche in diversi altri paesi. Nel 2020 ha pubblicato il suo seguito “Il profumo sa chi sei”. Ha pubblicato inoltre “La custode del miele e delle api, Il giardino dei fiori segreti – Premio Selezione Bancarella 2017 –, La rilegatrice di storie perdute e La stanza della tessitrice. Tutte le opere della Caboni sono state pubblicate anche all’estero.

 

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