La ragazza del KGB




Recensione di Ilaria Murgia


Autore: Jennie Rooney

Editore: Piemme

Traduzione: Velia Februari

Genere: Fiction

Pagine: 420

Anno di pubblicazione: 2018

Sinossi. È una fredda mattina di gennaio quella in cui vengono a prendere Joan Stanley nella sua piccola casa alla periferia di Londra. Chi l’avrebbe mai detto. Joan è stata una mamma amorevole, una deliziosa nonna, un’amante del giardinaggio, e perfino un’occasionale allieva del corso di pittura con l’acquerello. E poi, quella mattina, qualcuno bussa alla porta. D’altra parte doveva aspettarselo. Perché, anche a ottantacinque anni, al passato non si sfugge. Perché Joan Stanley – la deliziosa nonnina inglese – ha un segreto inimmaginabile: è stata per anni una spia britannica del KGB.

Recensione

La ragazza del KGB è il secondo romanzo di Jennie Rooney, la quale per la stesura del suo libro ha preso spunto dalla vera storia di Melita Norwood, agente segreta al servizio del KGB scoperta solo nel 1999, all’età di ottantasette anni.

La protagonista principale è Joan Stanley, una nonnina che nasconde un passato a dir poco eccezionale. La donna per anni ha tenuto nascosto tutto ciò che riguardava la sua vita durante gli anni della guerra, tanto che neanche il figlio sa chi è realmente. All’apparenza Joan è solo una innocua vecchietta e quando l’MI5 (ente per la sicurezza e il controspionaggio del Regno Unito) si presenta alla sua porta capisce che ormai non può più ricoprire quel ruolo che si era costruita in tanti anni.

La storia di Joan ci viene svelata a poco a poco dalla stessa protagonista, la quale, durante l’interrogatorio da parte dei due agenti Hart e Adams, ripercorre la sua storia dai tempi in cui era una giovane studentessa di Cambridge che, più per amore che per convinzione politica, seguiva riunioni nelle quali si simpatizzava per l’Unione Sovietica, fino al suo lavoro come impiegata grazie al quale ebbe accesso a documenti segreti legati alla ricerca atomica.

Quella che ci racconta Jennie Rooney è la storia di una donna e delle conseguenze delle sue scelte, scelte che portano responsabilità e che la segneranno per tutta la vita, ma è anche la storia di un grande amore che riesce a superare tutto, anche le bugie più impensabili.

I punti in comune tra la realtà e la fantasia dell’autrice sono veramente pochi, se state cercando quindi una biografia della spia di più lungo corso del KGB, questo libro non fa per voi.

Se però state cercando un romanzo ben scritto, che intreccia la politica con l’amore, allora non posso che consigliarvelo. Dal romanzo inoltre è stato tratto un film con Judi Dench e Sophie Cookson dal titolo Red Joan.

A cura di Ilaria Murgia

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Jennie Rooney


Nata a Liverpool nel 1980, si è laureata all’università di Cambridge. Ha vissuto in Francia per qualche anno insegnando inglese, ma è tornata in Inghilterra, a Londra, per fare l’avvocato. La voce dei nostri silenzi, il suo primo libro, è stato acclamato dalla critica come uno dei migliori romanzi inglesi dell’anno.