La schiava bianca




Recensione di Manuela Moschin


Autore: Silvana Giacobini

Editore: Cairo

Genere: Thriller

Pagine: 300

Anno di pubblicazione: 20 giugno 2019

Sinossi. Nell’incendio di un palazzo fatiscente di Venezia muore Susanna Balbi, ragazza bellissima vittima di un sequestro anomalo. Forse a convincere i rapitori che i genitori affidatari siano in grado di pagare un ingente riscatto è stata la splendida festa organizzata per il suo diciottesimo compleanno, in cui indossava un costume settecentesco da favola. Dieci anni dopo a vestire quello stesso abito è la scrittrice Margot Amati, ospite di uno sfarzoso ballo in maschera, a cui è stata personalmente invitata dalla consorte del marchese Pietro Gradenigo di Soranzo dei Cavalieri. All’evento che intende rievocare i fasti di una Dolce Vita veneziana ormai lontana, partecipano ricchi industriali, principesse arabe, imprenditori, magnati della finanza, la crema della società internazionale. Margot, nota sui media come la «Ragazza in Giallo» per aver coadiuvato la polizia in indagini complesse, scopre che l’invito ha un secondo fine: smascherare l’autore delle lettere anonime, firmate l’Occhio della Fenice, che minaccia di morte la marchesa e suo figlio. Nel frattempo la città lagunare è colpita da una serie di delitti che sembrano legati da un filo conduttore che solo Margot riesce a cogliere. Niente e nessuno è come appare, dai genitori di Susanna al marchese Pietro e sua moglie Nancy. Chi c’è dietro quei crimini inspiegabili? È una folle vendetta? E poi: che cosa si nasconde nella corsa all’acquisto di Palazzo Soranzo dei Cavalieri?

Recensione

Una storia ben congegnata nella quale, all’inizio, l’autrice non lascia trasparire nulla di così estremamente complicato. Poi, proseguendo, la trama si avvia incessantemente in un susseguirsi di episodi sconcertanti che lasciano il lettore desideroso di proseguire in questa lettura intrisa di misteri.

La narrazione si dipana, essenzialmente, nella soluzione di un enigma legato al sequestro di Susanna Balbi, una ragazza rimasta vittima di pesanti persecuzioni. Da questi terribili episodi sono state affrontate tematiche piuttosto toccanti come la prostituzione, lo sfruttamento e l’abuso sessuale, il rapimento, il maltrattamento, la droga, gli inganni, il traffico di schiavi e di organi.

Il libro, tuttavia, non tratta soltanto situazioni orrende, poiché, essendo ambientato nell’affascinante Venezia, il lettore viene accompagnato nelle calli e nei Palazzi con una disinvoltura ammirevole:

“Aveva insistito affermando che era il profumo dell’arte che si respirava all’interno del palazzo – e si riferiva al meraviglioso affresco del Tiepolo al piano nobile – …” e ancora:

“Venezia era baciata dal sole. Dalla finestra aperta sul Canal Grande, una sinfonia di odori e profumi, su cui prevaleva l’asprigno speciale delle acque, le solleticava le narici.”

Da appassionata d’arte direi che l’autrice è stata davvero lodevole, poiché ha inserito nel racconto continui rimandi a opere d’arte presenti nella città lagunare. Tiepolo, Gauguin, Rosalba Carriera e molti altri sono stati citati con grande enfasi e professionalità, impreziosendo il libro di interessanti descrizioni. Piccole chicche relative alla storia della città hanno reso, dunque, la narrazione un piacevole vademecum.

Personalmente, avendo origini veneziane, non mi è stato difficile riconoscere i vari luoghi riportati dalla narratrice. Persino Mestre e altre zone limitrofe, sono stati menzionati in modo preciso e particolareggiato. Complimenti quindi a Silvana che ha creato una trama encomiabile arricchita da continui colpi di scena.

Riporto un piccolo passaggio che ho apprezzato:

“La stanza aveva il fascino ipnotico di una distesa di neve che sembrava inghiottirla invece che confortarla.”

A cura di Manuela Moschin

larteraccontataneilibri.blogspot

 

Silvana Giacobini


Silvana Giacobini, romana di nascita e milanese di adozione, è sposata e ha una figlia. È stata direttore di Gioia, ha progettato e diretto Chi, e ha diretto Diva e donna, che ha ideato per Cairo Editore. Ha collaborato inoltre con vari quotidiani e condotto trasmissioni per la Rai e per Mediaset. Ha scritto i romanzi La signora della città e Un bacio nel buio (Mondadori, 1994 e 1999), da cui sono stati tratti gli omonimi film per la tv; il libro di ritratti Celebrità (Mondadori, 2001); il romanzo breve Diana, l’ultimo addio (apparso a puntate su Il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno) e la raccolta di poesie I fiori sul parabrezza (Rai-Eri, 2003). Del 2007 è Chiudi gli occhi (Cairo-Rai Eri), il primo romanzo con Chiara Bonelli protagonista, che si è aggiudicato il Premio internazionale Il Mulinello per la narrativa, il Premio Colapesce, il Premio Personalità Europea e il Premio speciale della Giuria «Un libro per l’estate». Oltre il Premio Cimitile e il Premio Letterario Nazionale Albori, si sono aggiunti altri riconoscimenti quando nel 2009 è uscito Conosco il tuo segreto (Cairo-Rai Eri), il secondo della serie con Chiara Bonelli. Entrambi i romanzi sono tradotti in Germania (Aufbau) e Repubblica Ceca (Metafora). Del 2010 è Sophia Loren, una vita da romanzo (B.C. Dalai Editore) tradotto in Spagna presso Ediciones B. Per Cairo ha pubblicato Chiudi gli occhi (2007), Conosco il tuo segreto (2009), La settima anima (2011) e Il leone di terracotta (2013) . I suoi libri sono tradotti in Germania, Spagna, Repubblica Ceca e Polonia.

 

Acquista su Amazon.it: