La settima luna




LA SETTIMA LUNA


Autore: Piergiorgio Pulixi

Editore: Rizzoli

Genere: Narrativa gialla

Pagine: 408

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. La notizia è di quelle che richiedono un brindisi speciale. Su una terrazza incastonata nel Supramonte, in uno degli hotel più incantevoli della Sardegna, il vicequestore Vito Strega sta festeggiando la nascita della nuova unità investigativa sui crimini seriali. Con lui ci sono le inseparabili ispettrici Eva Croce e Mara Rais. Finalmente tutto sembra andare per il verso giusto. Ma una telefonata li riporta alla realtà e i tre devono salutare il cielo terso e il sole dell’isola. Nelle terre paludose del Parco del Ticino è stato ritrovato il corpo di una ragazza. Quando l’ispettrice Clara Pontecorvo arriva sul posto, stenta a credere ai propri occhi: la vittima ha le mani legate dietro la schiena e indossa una maschera bovina. Mancava solo questo per Clara, che ha già un grosso problema: è alta 1,98, non trova mai dei vestiti adatti a lei. Tantomeno un uomo. L’istinto le dice che quella scena del crimine potrebbe essere la riproduzione di un altro delitto avvenuto anni prima in Sardegna. E nessuno, meglio di Strega, Rais e Croce, conosce quel caso, che aleggia ancora nelle loro vite come un’ossessione.

Recensione di Marina Toniolo

Clara Pontecorvo è la new entry in questo quarto libro di Pulixi sui Canti del Male. È una giovane ispettrice toscana, con una peculiarità che salta agli occhi di tutti: la sua altezza. Nonostante l’imponenza della sua figura, o forse a causa di questa, è dotata di una forte ironia e di schiettezza. Sarà lei, scoperto il cadavere di Teresa Poletto, a fare il collegamento con l’omicidio rituale risolto dalla squadra di Vito Strega e chiamerà in causa il team per far luce sulla vicenda.

Strega riflettè sulla sensazione della collega. Anche Mara Rais aveva detto la stessa cosa: il caso di Dolores Murgiaaveva risvegliato sas animas malas, aveva affermato”. 

Troppe sono le coincidenze con il vecchio caso, ma dei due assassini uno è morto e l’altro è ancora in carcere. Si trovano di fronte ad un emulatore?

Romanzo giallo ottimamente scritto che risulta intuitivo anche per chi, come me, affronta per la prima volta Pulixi.

Anzi, di più, ho preso una cotta istantanea per questo ispettore filosofo, gentiluomo fino al midollo ma con una rabbia interna latente. Vito Strega è di una dignità disarmante, un uomo al quale affidarsi anima e corpo ed in fondo è quello che fanno Eva Croce e Mara Rais.

Lui è sì il superiore, ma è soprattutto parte di loro, come se fossero una famiglia. Alla quale si aggiunge la voce veneta di Pavan, ispettore pieno di verve e di humor eppure capace di dimostrarsi gelido durante un interrogatorio.

La vicenda si svolge nelle campagne del Ticino, al confine tra Lombardia e Piemonte. Una terra desolata, una brughiera piena di acquitrini in inverno e riarsa d’estate. Una terra ostile che, con la nebbia e la pioggia invernale fa da controcanto al sole e al cielo azzurro della Sardegna, terra meravigliosa carica di storia e di leggende.

C’è solo un piccolo particolare che stona nella storia, una lacuna minuscola che mi lascia perplessa. Al lettore più attento il compito di trovarla!

I dialoghi sono incalzanti e molto divertenti in special modo gli scambi di battute tra gli ispettori che riflettono l’origine delle persone:

Pontecorvo è toscana, Rais è sarda, Croce milanese, Pavan veneto e Guarino è napoletana. Un mix esplosivo e geniale che rende la narrazione ancora più accattivante.

La settima luna’ pone l’accento sui mali odierni quali l’eccessiva esposizione mediatica e l’egocentrismo che domina la natura umana. Teresa Poletto vuole giustizia. È una ragazza irreprensibile e la sua morte profana il senso di moralità dell’intero paese i cui segreti vengono portati a galla.

Strega dirige l’indagine come un direttore d’orchestra sapendo che la voce della ragazza morta si aggiunge al suo personale “canto degli innocenti”: un coro lancinante di vittime che lo angustiano giorno e notte.

E possiamo essere certi che l’ultima parola l’avrà lui.

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Piergiorgio Pulixi


Piergiorgio Pulixi, Cagliari 1982, fa parte del collettivo di scrittura Sabot creato da Massimo Carlotto, di cui è allievo. Insieme allo stesso Carlotto e ai Sabot ha pubblicato Perdas de fogu (Edizioni E/O 2008), e singolarmente il romanzo sulla schiavitù sessuale Un amore sporco, inserito nel trittico noir Donne a perdere (Edizioni E/O 2010). È autore della saga poliziesca di Biagio Mazzeo iniziata col noir Una brutta storia (Edizioni E/O 2012), miglior noir del 2012 per i blog Noir italiano e 50/50 Thriller e finalista al Premio Camaiore 2013, proseguita con La notte delle pantere (Edizioni E/O 2014), vincitore del Premio Glauco Felici 2015, e Per sempre (Edizioni E/O 2015). Nel 2014 per Rizzoli ha pubblicato anche il romanzo Padre Nostro e il thriller psicologico L’appuntamento (Edizioni E/O), miglior thriller 2014 per i lettori di 50/50 Thriller. Nel 2015 ha dato alle stampe Il Canto degli innocenti (Edizioni E/O) vincitore del Premio Franco Fedeli 2015, primo libro della serie thriller I canti del male. Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati sul «Manifesto», «Left», «Micromega» e «Svolgimento» e in diverse antologie. I suoi romanzi sono in corso di pubblicazione negli Stati Uniti, in Canada e nel Regno Unito. Altre pubblicazioni: Lo stupore della notte (Rizzoli, 2018), L’isola delle anime (Rizzoli, 2019) e Per mia colpa (Mondadori, 2021).

A cura di Marina Toniolo

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