La signora di Reykjavik




Recensione di Marina Toniolo


 


Autore:
Ragnar Jónasson

Traduzione: Valeria Raimondi

Editore: Marsilio Editori

Genere: Narrativa gialla

Pagine: 240

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. Primo volume della Trilogia di Hulda. Hulda, «la donna nascosta», cela un segreto già nel nome. Ruvida e ribelle, è tra i migliori investigatori della polizia di Reykjavík: a sessantaquattro anni, però, competenza e abnegazione non sono sufficienti, visto che ai piani alti c’è chi è ansioso di mandarla in pensione. Ma Hulda ha dato tutto alla carriera e la prospettiva di dover lasciare il lavoro a cui ha dedicato la sua vita la fa infuriare. Quanto si farà sentire la solitudine? Inevitabilmente, la porta si spalancherà ai vecchi demoni che lei ha sempre ridotto al silenzio. E allora le sue fughe tra le aspre montagne dell’Islanda, per respirare a pieni polmoni la durezza della sua isola, non basteranno più. Ottenuto il permesso di dedicarsi a un’ultima indagine, un cold case a sua scelta, Hulda sa perfettamente qual è il caso che vuole riaprire. Dieci anni prima, una giovane donna, arrivata dalla Russia con la richiesta di asilo politico, era stata trovatamorta in una baia non lontana dalla capitale. Le indagini, ingarbugliate e chiuse sbrigativamente da un collega, non avevano portato a una vera soluzione, e ora Hulda vuole dare voce a chi è stato dimenticato troppo in fretta. Vuole la verità. E ha quindici giorni di tempo per trovarla

Recensione

Ci sono autori autori islandesi che scrivono gialli meno “impegnati”, meno “duri” di molti loro colleghi. E’ il caso di Jónasson che ci regala un bel libro scorrevole ma non scontato con una protagonista a dir poco inusuale.

Hulda è una investigatrice alla soglia del pensionamento; è quasi indisponente, unica donna in una sezione maschile e ha sofferto l’isolamento lavorativo dei suoi colleghi. E’ sorprendentemente in forma per la sua età e questo è merito delle lunghe escursioni nelle lande islandesi piene di rilievi e di paesaggi lunari. Posti bellissimi, incontaminati, isolati e, per via della faglia che scorre giusto a metà isola, anche molti pericolosi.

Hulda ha una storia da raccontare ma si scopre piano piano leggendo il libro. Com’è usuale per gli scrittori nordici ci sono 3 piani temporali che si susseguono svelando dettagli e raccontando storie nella storia.

Hulda è chiamata a un prepensionamento anticipato, ma il capo le concede ancora qualche giorno per “tenersi occupata” e può indagare su qualsiasi caso archiviato ma non risolto. Per lei è una manna scesa dal cielo: ha il terrore di essere esclusa dalla vita sociale, di rimanere sola. Solo l’amicizia con un escursionista dà qualche speranza di condivisione nel futuro.

Hulda comincia a indagare su una ragazza russa richiedente asilo, trovata morta l’anno prima in una sperduta baia battuta dal vento. Commettendo errori e affidandosi alla grande esperienza come investigatrice capisce che le indagini condotte dal suo collega sono state molto superficiali. Con tenacia e testardaggine cerca di colmare le lacune, mentre, con i salti temporali, osserviamo la storia di una ragazza madre negli anni 50 e l’escursione di una ragazza nei territori invernali colmi di neve e di insidie.

Si entra perfettamente in sintonia con il personaggio di Hulda: non è uno stereotipo ma è molto, molto reale. Ha un carattere semplice eppure duro e complesso, dovuto al background della sua storia personale. E’ una investigatrice che prova pietà e che concede una seconda possibilità alle persone anche se ciò le si ritorce contro.

C’è un quesito che rimane presente:

la giustizia personale vale la pena? O dopo si deve convivere con il peso delle azioni commesse?

Il finale è aperto: essendo questo il primo libro su Hulda e essendoci una conclusione a dir poco spiazzante, sono ansiosa di leggere il secondo.

Lo stile è molto fluido, tutti i personaggi sia reali che inanimati sono perfettamente dosati. Ottima lettura di intrattenimento.

A cura di Marina Toniolo

https://ilprologomarina.blogspot.com/

Ragnar Jónasson 


Ragnar Jónasson (Reykjavík1976) è uno scrittore e giornalista islandeseNasce a Reykjavík. Oltre ad essere uno scrittore esercita la professione di avvocato, di giornalista e di traduttore. Inoltre, insegna Diritto d’autore presso l’Università di Reykjavík. Come traduttore, diviene noto per le sue traduzioni delle opere di Agatha Christie in islandese. Come scrittore, diviene noto a livello internazionale per la serie Dark Iceland (in italiano, Misteri d’Islanda), con protagonista il detective Ari Thor. È membro della UK Crime WritersAssociation, ed è cofondatore di Iceland Noir. Vive a Reykjavík.

 

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